No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20070101

bark at the moon


Luna de Avellaneda – di Juan José Campanella 2004

giudizio sintetico: da vedere assolutamente

Argentina, dopo la crisi del 2001. Avellaneda è una cittadina immediatamente fuori Buenos Aires. Il Club Sociale e Sportivo Luna Llena de Avellaneda (luna piena di Avellaneda), punto di aggregazione ormai da moltissimi anni, viaggia in cattive acque. La crisi ha fiaccato tutti, i soci sono sempre meno, e a peggiorare ulteriormente la situazione arriva una multa milionaria da parte dell’amministrazione comunale, a causa delle presentazioni dei bilanci. Román Maldonado è nato nella palestra del club nel 1959, durante una festa di carnevale, nel periodo di maggior splendore del club, e da allora ne è socio a vita. Continua con forza a lavorare lì, ma la sua vita, come quella degli altri intorno a se, come la vita del club, sta andando in malora. Alejandro, un socio che adesso è membro dell’amministrazione comunale, interpellato per intercedere a proposito della multa, propone una sola via d’uscita: un compratore è disposto a rilevare l’intero club per farne un casinò, e dare così 200 posti di lavoro ai soci del club. Román, alle prese con una profonda crisi coniugale, trova la forza di opporsi fino in fondo al progetto, rispolverando il suo passato da attivista sociale, e la sua indimenticata arte oratoria.

Cominciamo col dire che questo film non è stato distribuito in Italia, nonostante il precedente film dello stesso regista lo fosse stato, e fosse stato anche candidato all’Oscar 2001 nella categoria “film di lingua non inglese”; non ultimo, il film in questione, Il figlio della sposa (erronea traduzione dell'originale El hijo de la novia, il figlio della fidanzata), uscito in pochissime copie e in sordina, era un film assolutamente straordinario, per delicatezza e contenuti. Il fatto che questo Luna de Avellaneda sia stato completamente ignorato è il segno di una cecità incredibile. Andiamo avanti. Luna de Avellaneda è un altro film eccezionale. Ha un’intensità sentimentale travolgente, e, pur seguendo schemi molto semplici, riesce ad essere toccante senza essere mieloso, a dipingere perfettamente la realtà (i club sono, ancora oggi, soprattutto nei piccoli centri, importanti punti di aggregazione) e la crisi argentina, l’orgoglio della sua gente, senza mai andare sopra le righe. Unite a questo il fatto che in diversi momenti, riesce ad essere pure divertente, e aggiungete l’uso di un cast di attori di buonissimo livello, e il gioco è fatto. A dispetto dei 143 minuti di durata (compresa la chiosa a metà dei titoli di coda, spassosissima e imperdibile, ormai un classico di Campanella, così come nel Figlio della sposa), il film appassiona, commuove fino ai singhiozzi, avvince, affascina. I protagonisti respirano di un afflato reale, vivono conflitti tangibili nella vita di tutti i giorni, sono reali. Ricardo Darín, forse l’attore argentino più famoso in patria e all’estero, nella parte del protagonista Román, ci dà un’ulteriore prova grandiosa, a conferma che in giro per il mondo ci sono attori straordinari che non riescono ad avere il giusto riconoscimento. Campanella è un regista che si è fatto le ossa negli USA, con la serie tv Law And Order, ma nonostante ciò ha mantenuto una propria sensibilità nell'uso della macchina da presa e nella costruzione delle scene, oltre ad aver appreso i fondamentali per realizzare prodotti di alto livello.

In definitiva, un film di una delicatezza estrema, con una eccezionale sensibilità sociale, uno sguardo su un’altra realtà che, però, ci è molto più vicina di quanto possa sembrare. Un film da vedere ad ogni costo, anche se non ne esiste la versione italiana, e nel dvd non ci sono i sottotitoli in italiano. Chi mastica il castigliano troverà piccole difficoltà con il dialetto argentino, chi conosce l’inglese potrà usufruire dei sottotitoli, ma sono certo che chiunque coglierà in pieno il senso della storia. Un film che vale uno sforzo.

Realmente imperdibile.

3 commenti:

P.zza XX ha detto...

di primo acchito, quello nella foto mi pareva taricone.....

jumbolo ha detto...

e hai ragione da vendere, gli somiglia. ma ti assicuro, avendo visto un sacco di film con darin, che è un grande attore. molto conosciuto in sudamerica e in spagna, diciamo che in sudamerica è uno da spot pubblicitari famosi, spesso fa parti da compagno.

jumbolo ha detto...

vedi commenti su the prestige :))