No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20131229

1922/1923

Downton Abbey - di Julian Fellowes - Stagione 4 (8 episodi + 1 speciale di Natale; ITV) - 2013

Febbraio 1922, sei mesi dopo lo speciale di Natale della stagione 3, A Journey to the Highlands, durante il quale la famiglia Crawley rende visita ai MacClare a Duneagle, appunto in Scozia, e al termine del quale l'amato Matthew, impaziente di vedere il suo primogenito appena nato, si schianta fuori strada con l'auto, morendo.
Lady Mary sta ancora rimpiangendo il marito, incapace di trovare un senso alla sua vita dopo la sua dipartita. La cosa influisce parecchio anche sulla sua maternità: la vedremo infatti di rado con il piccolo George in braccio. Downton ha ancora i suoi problemi, nonostante l'eredità di cui beneficiò Matthew l'abbia salvata, e di conseguenza Lord Grantham è in costante dibattito con Tom sulla gestione. Lady Mary è fuori dai giochi vista la sua apatia, al padre non pare vero, mentre Tom intravede in lei un'alleata, visto quanto era devota a Matthew, forte sostenitore del cambiamento e della gestione oculata, per mezzo di continue innovazioni. Ecco quindi che l'ex autista si rivolge a Carson, certo della sua influenza su Lady Mary, per scuoterla e riportarla alla vita reale.
Molesley è rimasto senza il suo impiego, in seguito alla morte di Matthew, e la contessa madre Violet cerca di rimediare in qualche modo. Miss O'Brien, come un fulmine a ciel sereno, lascia Downton per partire verso l'India, al servizio di Lady Flintshire; alla ricerca di un veloce rimpiazzo, la scelta di Lady Cora viene "pilotata" verso Edna, l'ex cameriera che nel frattempo ha studiato per diventare ladies' maid; Carson e mrs Hughes, ben al corrente di quello che era accaduto con Tom, lo mettono immediatamente in guardia.

E' inutile negarlo, seppure mi sia scoperto piuttosto "conservatore" in questo tipo di dipendenze, ma Downton Abbey ha perso un po' della sua forza dirompente, forza infusagli dalla classe che fotografa, aiutata naturalmente da grandi interpretazioni, ottima scrittura e dialoghi di alto livello. Questa quarta stagione spesso si avvita in storylines tutto sommato piuttosto inutili, irrisolte o risolte male, oppure ne riprende altre troppo ripetitive, che alla lunga stancano anche il telespettatore più attaccato alla storia e ai suoi personaggi.
Certo, rimane a deporre a suo favore il fascino dell'epopea, quello di una serie che ha già abbracciato oltre 10 anni di storia inglese e una Guerra Mondiale, decennio all'interno di un secolo che ha cambiato radicalmente la vita politica e sociale di una nazione e di un popolo sicuramente attaccato oltremodo alle proprie radici, visto dall'interno di una classe sociale privilegiata, e di conseguenza continuamente destabilizzata da un cambiamento così epocale. E, naturalmente, il bello deve ancora venire. Ci si augura un poco più di coraggio per il prosieguo, visto che gli ascolti inglesi sono non solo rimasti stabili, ma addirittura leggermente saliti, e che la serie è stata rinnovata per una quinta stagione, che andrà in onda a partire dal settembre 2014.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Io ho molto amato la stagione 4, non come la precedente ma trovo che sia diventata molto "cinematografica", la qualitá della fotografia, dei costumi, della direzione degli attori ha raggiunto livelli eccellenti.
Forse dopo un pó tutte le serie sono destinate al declino..

Anna dai capelli Rossi

jumbolo ha detto...

diciamo che il declino è sempre dietro l'angolo, insieme alla ripetitività. la qualità "visiva" secondo me è sempre stata molto alta.