20250620

يا خيل الله (!O cavalli di dio)

Les Chevaux de Dieu - Di Nabil Ayouch (2012)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)

In una baraccopoli vicino a Casablanca, una famiglia povera cerca di sopravvivere, con un padre depresso e una madre sopraffatta dagli impegni quotidiani. Tarek, il più piccolo dei bambini, soprannominato "Yachine" (in riferimento al suo idolo, il calciatore russo Lev Jašin), è sotto la protezione di Hamid, il figlio maggiore, un piccolo delinquente di quartiere. Un altro fratello è nell'esercito e il quarto è quasi autistico. Durante la sua permanenza in prigione, Hamid venne convinto a sostenere la causa degli islamisti radicali. Alla fine convinse Yachine e i suoi amici, Nabil e Fouad, ad unirsi a lui. Un imam, Abou Zoubeir, assicura la loro preparazione fisica, spirituale e mentale. Un giorno annuncia loro che sono stati scelti per diventare martiri di Allah. Si preparano quindi ad una serie di attacchi suicidi pianificati a Casablanca.

E' da tenere d'occhio, questo regista franco-marocchino, anche sceneggiatore (tra l'altro degli ultimi due film di Maryam Touzani, Adam e Le Bleu du caftan). Ha all'attivo molti lungometraggi, ma quei pochi che sono riuscito a recuperare mi hanno favorevolmente impressionato. Anche questo non fa eccezione, sia dal punto di vista della storia, sia da quello della realizzazione.

This French-Moroccan director, also a screenwriter (among others of Maryam Touzani's last two films, Adam and Le Bleu du caftan), is one to keep an eye on. He has many feature films under his belt, but the few I have managed to recover have made a good impression on me. This one is no exception, both in terms of the story and the realization.

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