Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
1 Durante un viaggio in taxi di ritorno da un servizio fotografico, la modella Meiko viene a sapere del nuovo amore della sua migliore amica Tsugumi. Dopo che Tsugumi è stata lasciata, Meiko prende il taxi per tornare in ufficio, dove affronta il suo ex fidanzato, Kazuaki, che ha capito essere la stessa persona di cui parlava Tsugumi. Gli racconta le cose che Tsugumi le ha detto, incluso il fatto che Kazuaki non riusciva a dimenticare la sua ex ragazza. Dopo aver litigato, lui la abbraccia e Meiko scappa via.
2 La lezione di un professore viene interrotta da uno studente che supplica a gran voce e si prostra davanti a un altro professore, chiedendogli di non bocciarlo, perché ciò comprometterebbe il suo futuro come conduttore del telegiornale. Il professore, l'insegnante di francese Segawa, risponde solo con freddezza. Lo studente, Sasaki, si trova più tardi nel suo appartamento con la sua amica di letto, la madre sposata Nao, e apprende dal telegiornale che Segawa ha vinto il prestigioso Premio Akutagawa per un romanzo da lui scritto. Sasaki costringe Nao a sedurre il professore per creare uno scandalo.
3 Nel 2019, un virus ha fatto sì che i computer divulgassero inavvertitamente i loro dati, costringendo tutti a tornare a usare telegrammi e posta. Natsuko partecipa alla riunione di classe del liceo, scoprendo di non sentirsi a suo agio né di ricordare i nomi delle sue compagne di classe. Più tardi, alla stazione ferroviaria, riconosce una compagna di classe a cui era molto legata e viene invitata a casa sua. Le due si abbandonano ai ricordi e Natsuko le chiede se è davvero felice. Rendendosi conto che Natsuko sta per sfogare i suoi sentimenti, la compagna ammette di aver dimenticato il suo nome. Le due scoprono di essersi scambiate per ex compagne di classe, senza nemmeno aver frequentato la stessa scuola. (Wikipedia)
Il regista giapponese è senza dubbio un cosiddetto "indagatore dell'anima" (o dell'animo umano), e la sua mano è sempre in bilico tra dramma e situazioni tutto sommato anche buffe. Questo film ad episodi non sfugge alle suddette definizioni, seppure mi abbia lasciato sensazioni positive e divertenti. Leggero ma non meno profondo.
The Japanese director is undoubtedly a so-called "investigator of the soul" (or of the human soul), and his hand is always balanced between drama and situations that are all in all even funny. This film in episodes does not escape the aforementioned definitions, even if it left me with positive and funny feelings. Light but no less profound.
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