20250713

Rivelare

Showing Up - Di Kelly Reichardt (2022)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)


Lizzy è una scultrice e assistente amministrativa artistica di sua madre presso la sua alma mater, l'Oregon College of Art and Craft. Sta anche lavorando a una mostra delle sue opere, sculture in argilla raffiguranti donne in movimenti gioiosi o angosciati. La padrona di casa e vicina di casa di Lizzy, Jo, un'artista rivale, si scontra spesso con lei. Per giorni, Lizzy continua a ricordare a Jo di riparare lo scaldabagno di Lizzy, ma Jo dà la priorità a tutto il resto, come appendere un'altalena di pneumatici in giardino e le sue due prossime mostre. Per avere abbastanza tempo per finire le sue sculture, Lizzy si prende il martedì libero dal lavoro. Nel cuore della notte, il gatto di Lizzy mutila un piccione che è volato in casa. Lizzy getta il piccione fuori, ma Jo lo scopre e lo salva la mattina dopo, prima di scaricare su Lizzy il compito di prendersene cura. Lizzy è inizialmente risentita, ma poi inizia a legarsi con l'uccello. Finisce per portarlo dal veterinario, con una spesa di 150 dollari. Quando Jo finalmente si avvicina per prendere l'uccello, Lizzy le fa sapere che l'ha distratta e le ha impedito di smaltarsi. (Wikipedia)

Al momento ultimo lavoro della regista statunitense, Showing Up è all'apparenza una commedia un po' assurda, che inizialmente doveva essere un biopic sulla vita della pittrice canadese Emily Carr, poi si è allontanato dal soggetto quando la regista e la troupe si sono resi conto che in patria, l'artista era molto conosciuta. Un'altra grande prova di Michelle Williams nei panni della protagonista, contornata da un cast di lusso, una asimmetrica riflessione sull'essere artisti. Film, come il resto della sua produzione, che invita lo spettatore ad andare oltre a quello che si vede sullo schermo.

Currently the latest work by the American director, Showing Up is apparently a slightly absurd comedy, which was initially supposed to be a biopic on the life of Canadian painter Emily Carr, then moved away from the subject when the director and crew realized that in her homeland, the artist was very well known. Another great performance by Michelle Williams in the role of the protagonist, surrounded by a luxury cast, an asymmetrical reflection on being an artist. A film, like the rest of her production, that invites the viewer to go beyond what is seen on the screen.

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