Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Gary Hook, una nuova recluta dell'esercito britannico, viene inviato a Belfast nel 1971, durante i primi anni dei Troubles. Sotto la guida dell'inesperto Sottotenente Armitage, il suo plotone viene schierato senza equipaggiamento protettivo in una zona instabile dove cattolici irlandesi (in gran parte repubblicani) e protestanti dell'Ulster (in gran parte lealisti) convivono. L'unità fornisce supporto alla Royal Ulster Constabulary durante le ispezioni delle case alla ricerca di armi da fuoco, scandalizzando Hook per il duro trattamento riservato ai civili cattolici. Una folla si raduna per protestare contro la perquisizione; ai soldati, a cui era stato ordinato di non indossare l'equipaggiamento antisommossa, viene ordinato di tenere a bada la folla, ma quest'ultima diventa violenta quando assiste al pestaggio dei proprietari di casa da parte della RUC per strada. (Wikipedia)
Da molti ritenuto uno dei migliori film per capire il conflitto nordirlandese, il debutto nel lungometraggio del regista francese, di origini algerine, ma cresciuto in Inghilterra, e soprattutto a Londra, fin dall'età di due anni, è un bel film di azione con un'anima, che lascia intravedere grandi potenzialità (la parsimonia nei suoi lavori seguenti è, a mio giudizio, un fattore positivo, non ha fretta di "arrivare"). Grande e "largo" il cast, fatto di (allora) giovani attori promettenti, ottimamente diretto e valorizzato.
Considered by many to be one of the best films to understand the Northern Irish conflict, the feature film debut of the French director, of Algerian origins, but raised in England, and especially in London, since the age of two, is a beautiful action film with a soul, which reveals great potential (the parsimony in his subsequent works is, in my opinion, a positive factor, he is in no hurry to "arrive"). The cast is large and "wide", made up of (then) promising young actors, excellently directed and valorized.

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