Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Nel 1793, nel pieno della Rivoluzione francese, il giovane ufficiale Napoleone Bonaparte assiste alla decapitazione di Maria Antonietta con la ghigliottina. Più tardi, quello stesso anno, il leader rivoluzionario Paul Barras affida a Napoleone l'assedio di Tolone; egli assalta la città e respinge le navi britanniche con l'artiglieria. Dopo la deposizione e l'esecuzione di Maximilien Robespierre alla fine del Regime del Terrore, i leader francesi, tra cui Napoleone, tentano di ripristinare la stabilità. Utilizzando nuovamente l'artiglieria, Napoleone reprime l'insurrezione realista del 13 Vendémiaire del 1795. Napoleone corteggia la vedova aristocratica Giuseppina di Beauharnais e i due si sposano. Nonostante la loro vigorosa vita sessuale, non hanno figli. In Egitto, prevale di nuovo nella Battaglia delle Piramidi nel 1798, ma torna di corsa a casa quando scopre che Giuseppina ha un amante di quasi dieci anni più giovane, Hippolyte Charles. Il Direttorio lo critica per aver abbandonato le sue truppe, ma lui li condanna per la loro cattiva guida della Francia e, con diversi collaboratori come Talleyrand, Fouché, Sieyès e Ducos, li rovescia con il colpo di Stato del 18 brumaio e diventa Primo Console. (Wikipedia)
Classico film derivato da manie di grandezza, questa sorta di biopic di Napoleone (del quale mi sono ripromesso perfino di vedere la versione Director's cut disponibile su Apple TV+) presenta pregi e difetti. Si apprezza il respiro epico, la direzione di un cast grandioso e vastissimo, un po' meno il tentativo di psicanalizzare un personaggio probabilmente impossibile da analizzare, se non con maggiore ironia.
A classic film derived from delusions of grandeur, this sort of biopic of Napoleon (of which I even promised myself to see the Director's cut version available on Apple TV+) has its pros and cons. We appreciate the epic scope, the direction of a grandiose and vast cast, a little less the attempt to psychoanalyze a character probably impossible to analyze, if not with greater irony.

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