No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20140204

dopo la discoteca

After the Disco - Broken Bells (2014)

Non so se, come ha detto Mike Usinger di Alternative Press, After the Disco, il secondo disco dei Broken Bells è "la colonna sonora perfetta per la mattina dopo", presumibilmente dopo una notte di baldorie. Quello che so è che i primi ascolti me lo avevano fatto liquidare sommariamente come un'accozzaglia piuttosto debole di canzoncine innocue, mentre quelli ripetuti da domenica pomeriggio alla fancazzista hanno rivelato un'anima delicata ma sofisticata, canzoni sinuose ma insistenti come trapani a colonna, e soprattutto una strana, stranissima miscela di alternative rock con le chitarre tenute a bada e di attitudine dance di classe. Vi basti ascoltare il singolo Holding On for Life, che pare un omaggio ai migliori Bee Gees senza se e senza ma (qua allegato il video, con protagonisti i due giovani ma già affermati attori Anton Yelchin e Kate Mara con i suoi occhioni da cerbiatta; seguiranno le versioni extended, un piccolo film, nei prossimi giorni).
Insomma, dopo il loro debutto omonimo del 2010, Brian Burton aka Danger Mouse e James Mercer dei The Shins tornano e sembrano avere intenzioni serie. Come dissero inizialmente "melodico ma sperimentale", After the Disco ha tutte le intenzioni di insinuarsi nei vostri orecchi. Personalmente, l'highlight è la traccia 9, intitolata No Matter What You're Told, una filastrocca dalla base elettronica ovattata con echi caraibici e dal ritornello irresistibile. E' presto per dirlo, ma potrebbe essere uno dei dischi più interessanti del 2014.

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