No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20161230

The Bicameral Mind

Westworld - di Jonathan Nolan e Lisa Joy - Stagione 1 (10 episodi; HBO) - 2016

In un futuro vicino, Westworld è un parco di divertimento per adulti a tema (western). Gli ospiti (guests, o newcomers) paganti (molto), arrivano su un modernissimo treno, sono accolti da eleganti accompagnatori o accompagnatrici, e, dopo essersi vestiti a tema, possono entrare in uno scenario meraviglioso, ed interagire con i padroni di casa (hosts), che in realtà sono tutti androidi, perfettamente indistinguibili dagli esseri umani. Gli ospiti non possono in alcun modo essere feriti dai padroni di casa, mentre possono disporre in ogni modo di loro, sessualmente, violentemente, fino all'uccisione.
Teddy e Dolores, due padroni di casa legati romanticamente, vengono attaccati dall'Uomo in Nero, un misterioso ospite che sembra essere molto esperto di Westworld, e che è alla ricerca di un labirinto. Quando i padroni di casa cominciano a comportarsi in modo strano, Bernard Lowe, il capo della programmazione robotica e creatore degli stessi, fa risalire il problema a degli errori nel codice delle "fantasticherie" del Dr. Ford, il fondatore e direttore creativo di Westworld. Ford è colui che cura le "sceneggiature" che vanno in scena ogni giorno, le trame che generano le interazioni tra i padroni di casa.
Theresa Cullen, la direttrice delle operazioni, responsabile del mantenimento dell'ordine, comanda che Hector Escaton, un padrone di casa che impersona un ricercato capobanda, e Armistice, la sua spietata aiutante, attacchino la città, in modo da coprire la rimozione degli androidi difettati. Il padre di Dolores, Peter, trova una fotografia persa da un ospite, e inizia a malfunzionare. Quando il Dr. Ford lo interroga, Peter cita Shakespeare e minaccia vendetta contro il suo creatore. Viene ritirato dal servizio, dopo di che viene interrogata Dolores, che risponde normalmente. E' rimessa in servizio, e ricomincia a vivere la sua giornata con un nuovo androide che impersona il padre, ma ad un certo punto, rompe la sua routine per uccidere casualmente una mosca.

Ispirato all'omonimo (nella versione originale) film del 1973, scritto e diretto da Michael Crichton, film che generò un sequel nel 1976, e il tentativo (abortito dopo 3 episodi) di una serie tv nel 1980, nelle mani di Jonathan Nolan e della moglie Lisa Joy, spalleggiati da produttori del calibro di Jerry Weintraub e J. J. Abrams, è divenuto l'avvenimento televisivo dell'anno, oltre ad uno dei maggiori successi per HBO. La storia era già di per sé accattivante, ed è ormai evidente che Nolan sta quasi superando la genialità del più famoso fratello Christopher. Così come riusciva a trasformare in affascinante il pensiero di un super computer che controllava i nostri destini in Person of Interest, con Westworld riesce ad attanagliare lo spettatore facendogli fare il tifo per gli androidi, che grazie al deceduto partner del Dr. Ford, stanno pian piano acquisendo una coscienza.
La produzione è grandiosa, gli scenari mozzafiato, il cast di altissimo livello. Si distinguono Evan Rachel Wood nei panni di Dolores, Thandie Newton in quelli di Maeve, Jeffrey Wright nella parte di Bernard, James Marsden in quella di Teddy, mentre uno spietato Ed Harris è l'Uomo in Nero e Sir Anthony Hopkins è il Dr. Ford. Personalmente, ho amato la coppia "sparatutto" Rodrigo Santoro (Escaton) / Ingrid Bolso Berdal (Armistice), ed esteticamente, l'attrice di origini armene Angela Sarafyan (Clementine).
Il finale, come hanno notato in molti, potrebbe essere stato benissimo quello di una serie autoconclusiva, ma evidentemente, una media di 2 milioni di spettatori solo negli USA ha reso facile la scelta di rinnovare la serie per una seconda stagione di altri 10 episodi, che saranno mostrati nel 2018. 
Da non sottovalutare la colonna sonora, a cura del compositore tedesco di origini iraniane Ramin Djawadi, già noto per quella di Game of Thrones, nominato ai Grammy per quella di Iron Man, e già collaboratore con Nolan per quella di Person of Interest, che oltre a musica originale, ha usato pezzi contemporanei (che faranno la gioia degli appassionati di rock: Radiohead, Soundgarden, Rolling Stones, Amy Winehouse) rivisitati al piano roll (potremmo tradurlo con pianola, ma non sarebbe esatto).

Inspired by the eponymous 1973 film, written and directed by Michael Crichton, film that generated a sequel in 1976, and a TV series attempt (aborted after 3 episodes) in 1980, in the hands of Jonathan Nolan and his wife Lisa Joy, backed by producers as Jerry Weintraub and J. J. Abrams, has become the television event of the year, as well as a major success for HBO. The story was in itself attractive, and it is now clear that Nolan is almost surpassing the brilliance of the most famous brother Christopher. As well as he did turn in a charming way, the thought of a super computer that controlled our destinies with "Person of Interest", with "Westworld" was able to grip the viewer making him cheer on androids, which thanks to the deceased partner of Dr. Ford, are gradually able of acquiring a conscience.
The production is great, the breathtaking scenery, the cast of the highest level. We got Evan Rachel Wood in Dolores cloths, Thandie Newton in those of Maeve, Jeffrey Wright in the role of Bernard, James Marsden as Teddy, while a merciless Ed Harris is the Man in Black and Sir Anthony Hopkins is Dr. Ford. Personally, I loved the ruthless couple of "shooters" Rodrigo Santoro (Escaton) / Ingrid Bolso Berdal (Armistice), and aesthetically, the actress of Armenian descent Angela Sarafyan (Clementine).
The end, as many have noted, may have been very well what a self-contained series, but obviously, an average of 2 million viewers in the US alone has facilitated the choice to renew the series for a second season of 10 more episodes, that will be shown in 2018.
Do not underestimate the soundtrack, by the German composer of Iranian origin Ramin Djawadi, already known for the one of "Game of Thrones", Grammy-nominated for the one of "Iron Man" (the movie, of course), and previously worked with Nolan for "Person of Interest", which in addition original music, he used contemporary pieces (which will delight fans of rock: Radiohead, Soundgarden, Rolling Stones, Amy Winehouse) revisited with the piano roll.

20161229

Bucarest, Romania - Novembre 2016 (6)

Ecco le ultime foto. Sale stampa, sale riunioni, dedicate a meeting internazionali, e questo solo nella visita degli interni.




Termino la visita, e torno verso l'hotel. Sicuramente non ho visto tutto, ma la visita è stata soddisfacente, e, a differenza del mese scorso a Sofia, il tempo è stato più che clemente, oggi c'erano almeno 20 gradi e un bel sole. Nei viali adiacenti al centro c'è un sacco di gente in giro, seppure sia lunedì. E' normale, Bucarest è una città, una capitale. Rientro e prendo fiato prima di cenare nel ristorante dell'hotel, che mi incuriosisce, chef francese. Prendo una paella dello chef, tradizionale ma con tocchi di chorizo, classico insaccato piccante iberico. E un buon bicchiere di vino.




Altre due vedute degli eleganti block nei pressi del Palazzo
Di ritorno verso l'hotel
Nei pressi dell'hotel
L'hotel Epoque, dove ho soggiornato

Martedì 8 novembre solita routine mattutina, un po' di relax preparando il bagaglio, poi check out e attesa del taxi. Sono ancora solo, segno che, come detto, 10 euro di trasferimento verso gli hotel del centro, qua sono un lusso. Per fortuna, oggi il volo è in orario. Si torna a casa.

20161228

Bucarest, Romania - Novembre 2016 (5)

Se avessi dovuto intitolare questo pseudo-reportage, avrei scritto (anzi, l'ho fatto, nella recensione su google maps) "Il significato della parola megalomane". Incompiuto, come la Sagrada Familia di Barcellona, il Palatul Parlamentului è il secondo edificio più grande al mondo come estensione (ed il terzo in volume) dopo il Pentagono. 270 per 240 metri, alto 84, scende per 92 metri sotto il suolo. 1.000 stanze, è stato costruito con materiali esclusivamente rumeni, legno, cemento, vetro, e perfino i marmi. Ceausescu approfittò, per così dire, del terremoto del 1977, demolendo quello che rimaneva del quartire che sorgeva sulla collina, spostando le chiese, spianando la stessa collina.
Trump, dopo la morte di Ceausescu, voleva acquistare il palazzo per farne un casinò.
Gli interni sono stati usati da Costa-Gavras per il film Amen. del 2002, per rappresentare i palazzi vaticani.





20161227

Bucarest, Romania - Novembre 2016 (4)

Mi incammino verso la gigantesca costruzione osservando i cosiddetti "block" costruiti dal regime per l'abitazione popolare. Guardandoli così, sembrano palazzi residenziali anche di un certo livello. Come scritto in una delle didascalie, li ho trovati (adesso ho la possibilità di fare dei confronti, seppur sommari) decisamente migliori di molti altri, in altri Paesi "oltre cortina". Saranno sicuramente stati mantenuti e "rinfrescati" negli ultimi anni, ma insomma, questi fanno sicuramente un'altra impressione. Poi, arrivato nei pressi (per così dire) del Palazzo, scelgo, non sapendo dove sia l'entrata, una direzione. Come è giusto che sia, per la famosissima Legge di Murphy, sbaglio completamente, e mi faccio oltre due chilometri a vuoto, finché arrivo all'ingresso per le visite, e mi faccio spiegare come funziona. Ci sono tre tipi diversi di visite guidate (interno, interno e sotterranei, interno e vista panoramica), ma sono in tempo solo per quella "semplice" degli interni. Va bene. Compro il biglietto ed attendo diligentemente l'inizio. Quello che segue, diviso in ben tre post, è il mio modesto tentativo di darvi un'idea dello sfarzo e della grandezza di questa costruzione.



20161226

Bucarest, Romania - Novembre 2016 (3)

Alle 19 arriva C., e mi comunica che l'altra collega, L., non potrà essere dei nostri, dato il cambio dell'ultimo momento. Ci incamminiamo verso Lipscani, dove ceneremo al Caru Cu Bere, un locale storico al punto da meritarsi perfino una pagina Wikipedia. Mi domanda com'è l'hotel, non si sa mai che qualche ospite le chieda delle dritte. Arriviamo al locale e ci spostano al piano inferiore, mi spiega che è un po' più tranquillo. Noto effettivamente che al piano terra sono già in corso spettacoli di danza tradizionale, piuttosto rumorosi, ma pittoreschi. Chiacchieriamo amabilmente di lavoro e vita privata, nota curiosa, nel tavolo accanto al nostro tre italiani, che ad un certo punto mi chiedono un consiglio su cosa mangiare: suggerisco loro la carne alla griglia, che mi pare di aver capito essere una delle specialità. Così faccio io, naturalmente. Finita la cena torniamo verso l'hotel passeggiando, la mia collega poi torna a casa in taxi. Serata piacevole.
Lunedì 7 novembre mi sveglio come sempre abbastanza presto, colazione, preparazione, e mi incammino verso il luogo dell'appuntamento di oggi con Ursula, che è fissato presso la fermata della metro di Izvor. Appena arriva, ci sediamo su una panchina del parco omonimo, guardando il mastodontico palazzo, e Ursula comincia un excursus storico, dove mi spiega la gestazione del Palazzo, mi fa vedere delle foto, mi racconta qualcosa sul periodo del regime. I particolari che mi colpiscono maggiormente: l'atteggiamento di Ceausescu verso la religione (non voleva sopprimerla per non apparire troppo dittatoriale, quindi mentre modernizza la capitale, cerca di "nascondere" fisicamente i luoghi di culto; per fare ciò, sono state "segate" alla base decine di chiese, e poi "spostate" su rotaie apposite, quantomeno dietro i block), e la sua maniacale richiesta di avere tutto sotto controllo (durante le varie costruzioni, ma soprattutto durante quella del Palazzo, non avendo una preparazione scolastica, esigeva che gli ingegneri gli mostrassero gli stati di avanzamento e le previsioni tramite plastici dettagliati; follia, ma con metodo).
Proseguiamo poi con un lungo giro del vecchio centro, non lontano dal Palazzo e da Bulevardul Unirii, dove vediamo alcune chiese interessanti, la cattedrale patriarcale, alcuni palazzi teoricamente disabitati o comunque chiusi, dove invece abitano un sacco di giovani senza famiglia, e una delle case più antiche di Bucarest.
Anche oggi, una visita molto interessante, e la dimostrazione che si può fare il lavoro di guida turistica con passione, personalizzando il tutto. Ci salutiamo nei pressi del Parcul Unirii, visto che si è fatta una certa mangio al Red Angus Steakhouse lungo la Strada Franceza, davanti alla Curtea Veche, dopo di che mi dirigo con decisione verso il Palazzo del Parlamento detto anche Casa del Popolo.


Il Palazzo del Parlamento visto dall'adiacente Parco Izvor
Una delle molte chiese che sono state "spostate" letteralmente, con un sistema di rotaie, per volere di Ceausescu
Il "palazzo" visto da Bulevardul Unirii
Il monastero Antim
Qui e nelle foto sopra, il complesso della cattedrale Patriarcale dei Santi Costantino e Elena, il palazzo Patriarcale, gli interni. Per spiegare grossolanamente, sarebbe un po' come il Vaticano, visto che la fede Ortodossa si è "sezionata" in molte chiese.
Un particolare dei "block" rumeni lungo Bulevardul Unirii. A differenza di quelli polacchi, bulgari, o anche tedeschi, questi rumeni mi hanno fatto una impressione migliore, stilisticamente più belli.
Ormai avete capito...
Particolare di Plata Constitutiei
...mentre cerco l'entrata...e non sarà facile...
...spalle al Palazzo...
...e finalmente ho trovato l'ingresso...