No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.
20240131
१४ शिखर: असम्भव केही छैन (14 vette: niente è impossibile)
14 Peaks: Nothing Is Impossible - Di Torquil Jones (2021)
Giudizio sintetico: da vedere (3,5/5)
Il documentario inizia nell'aprile 2019, con Purja che tenta di scalare l'Annapurna, statisticamente l'Ottomila più pericoloso. Purja si unisce allo scalatore canadese Don Bowie che ha fallito più volte sull'Annapurna. Tuttavia, Purja incoraggia Bowie a provare con la sua squadra e riescono a raggiungere la vetta il 23 aprile, con Bowie che dice "Questo ragazzo credeva che ce l'avrebbero fatta, e ci sono riusciti". Il giorno seguente, Purja ritorna sulla montagna per salvare uno scalatore (in seguito identificato come lo scalatore malese Wui Kin Chin) e ci riesce (anche se Chin morirà giorni dopo a Singapore). Il salvataggio significa che Purja ha perso la sua "finestra meteorologica" per il Dhaulagiri, ma la sua squadra raggiunge in cima con il maltempo il 12 maggio. Purja poi raggiunge la vetta del Kanchenjunga il 15 maggio in un'unica scalata di 22 ore superando tutti i campi. Mentre scendono dalla vetta, a 8.450 metri e ancora nella zona della morte, Purja e la sua squadra incontrano due alpinisti indiani feriti (successivamente identificati come Kuntal Karar e Biplab Baidya); aspettando 12 ore un aiuto che non arriva mai, uno muore tra le braccia di Purja, mentre l'altro soccombe al campo 4. Purja inoltre si becca un HACE aiutando un terzo alpinista disperso.
Una storia incredibile, un personaggio difficile da comprendere, ma tutto da seguire. Rimarrete esterrefatti e affascinati, anche se, come me, non vi piace la montagna.
An incredible story, a character difficult to understand, but everything to follow. You will be amazed and fascinated, even if, like me, you don't like mountains.
20240130
Su un'isola
On an Island - Sivert Høyem (2024)
L'amato (da me, e non solo) Sivert, dopo la reunion dei Madrugada, un paio di tour europei e un ottimo nuovo disco, instancabile, ha trovato il tempo anche di comporre e far uscire il suo settimo disco solista qualche giorno fa. Se conoscete il tipo, saprete che non dovete aspettarvi rivoluzioni musicali o particolari epifanie. Se non lo conoscete, beh, vi siete persi per molti anni una grande, grandissima voce. E una classe cristallina, dinnanzi alla quale mi inchino per l'ennesima volta, e gli perdono qualche ingenuità (una sorta di plagio della prima parte di Teardrop dei Massive Attack in The Rust), perché in fondo, è tutto a fin di bene.
The beloved (by me, and not only) Sivert, after the Madrugada reunion, a couple of European tours and an excellent new album, tireless, also found the time to compose and release his seventh solo album, out only a few days ago . If you know the type, you'll know that you shouldn't expect musical revolutions or particular epiphanies. If you don't know him, well, you've been missing out on a great, great voice for many years. It is a crystalline class, before which I bow for the umpteenth time, and I forgive him some naivety (a sort of plagiarism of the first part of Massive Attack's Teardrop in The Rust), because ultimately, it's all for the good.
Jerry
Seinfeld - Di Larry David e Jerry Seinfeld - 9 stagioni (180 episodi; NBC) - 1989/1998
Una sitcom definita (anche dai protagonisti stessi) "uno show sul niente": quattro amici e un appartamento a Manhattan, uno di loro è uno stand up comedian di moderato successo.
Una serie fortunatissima, per buonissimi motivi (si ride molto), scritta dallo stesso Jerry Seinfeld insieme a Larry David, che è andata avanti per nove stagioni, nell'arco di nove anni a di 180 episodi, con un cast scoppiettante e con una lista lunghissima di guest star. Vale la pena.
A very successful series, for very good reasons (we laugh a lot), written by Jerry Seinfeld himself together with Larry David, which ran for nine seasons, over nine years with 180 episodes, with a crackling cast and a list very long list of guest stars. Is worth the effort.
20240129
Nella notte
Into the Night - Di Jason George - Stagioni 1 e 2 (6 episodi ciascuna; Netflix) - 2020/2021
La prima stagione segue un gruppo di persone il cui aereo viene dirottato mentre sono a bordo di un volo notturno da Bruxelles. Terenzio, il dirottatore, è un soldato italiano della NATO che si fa strada sull'aereo e chiede un decollo anticipato. Le poche persone a bordo dell'aereo diventano quindi alcuni dei sopravvissuti a un evento globale mortale causato dall'esposizione alla luce solare. L'aereo si dirige verso ovest nel tentativo di sopravvivere a questa catastrofe che uccide tutti gli organismi viventi durante le ore diurne. Il gruppo, guidato da Mathieu, il pilota, e Sylvie, un passeggero che in passato era un pilota di elicottero militare, deve lavorare insieme per mantenere il sole dietro di loro. Il gruppo deve affrontare la carenza di carburante, il cibo irradiato, obiettivi nascosti e altri problemi nella corsa per raggiungere un bunker militare sotterraneo. Nella seconda stagione, i sopravvissuti rimasti si assicurano la strada verso un bunker della NATO in Bulgaria, dove cercano rifugio dai raggi mortali del sole. Continuando la loro ricerca di sopravvivenza con i militari nel bunker, tentano di gestire un conflitto crescente e trovare una soluzione alla ridotta disponibilità di risorse.
Esempio di produzione europea a tutto tondo, ispirata a The Old Axolotl, libro digitale di fantascienza dello scrittore polacco Jacek Dukaj, questa serie non mi è affatto dispiaciuta. Idea interessante, budget non altissimo ma svolgimento apprezzabile. Ha generato perfino uno spin-off turco, del quale parleremo in seguito.
An example of an all-round European production, inspired by The Old Axolotl, a digital science fiction book by Polish writer Jacek Dukaj, I liked this series enough. Interesting idea, budget not very high but appreciable execution. It even spawned a Turkish spin-off, which we'll talk about later.
20240128
La valle
Live in the Valley - Whitechapel (2024)
Una volta, l'album dal vivo era un rito, come pure un momento importante per una band, non solo metal. Adesso i social hanno ridotto, almeno mi pare, l'interesse verso operazioni del genere, visto che anche senza vedere una band in concerto, si può avere un'idea abbastanza precisa del valore e dell'approccio live, appunto, di una band. Quattro righe inutili per dirvi che la band di Knoxville, Tennessee, ha da poco fatto uscire questo disco live, che vede 13 tracce, quasi tutte dagli ultimi due album, e tra l'altro, con una tracklist quantomeno strana, visto che tutti gli estratti da The Valley sono all'inizio (ben sei), quelli dall'ultimo Kin immediatamente dopo e, ancora una volta, tutti insieme (cinque), e si termina con uno sguardo al passato con This Is Exile (dal secondo album in studio, dal titolo omonimo) e la chiusura con The Saw Is the Law, dal quinto Our Endless War. Un disco che comunque conferma la solidità di una band che ha conservato l'approccio deathcore, ma ha dato via via spazio al cantato pulito della grande ugola di Phil Bozeman, introducendo sempre più aperture melodiche che magari avranno fatto loro perdere qualche fan, ma hanno loro spalancato le porte per allargare non solo bacino d'utenza, ma anche possibilità di crescita stilistica.
Once upon a time, the live album was a ritual, as well as an important moment for a band, not just metal. Now social media have reduced, at least it seems to me, the interest in operations of this kind, given that even without seeing a band in concert, one can have a fairly precise idea of the value and live approach of a band. Four useless lines to tell you that the band from Knoxville, Tennessee, recently released this live album, which features 13 tracks, almost all from the last two albums, and among other things, with a strange tracklist to say the least, given that all the extracts from The Valley are at the beginning (six), those from the latest Kin immediately after and, once again, all together (five), and they close the work with a look at the past with This Is Exile (from the second studio album , with the same title) and the closing with The Saw Is the Law, from the fifth Our Endless War. A record that nevertheless confirms the solidity of a band that has preserved the deathcore approach, but has gradually given space to the clean vocals of Phil Bozeman's great voice, introducing more and more melodic openings that may have made them lose some fans, but have opened the doors to them to broaden not only the user base, but also the possibility of stylistic growth.
დასაწყისი (Inizio)
Beginning - Di Déa Kulumbegashvili (2020)
Giudizio sintetico: da vedere (4/5)
Yana, la moglie di un leader religioso Testimone di Geova, David, rimane delusa dalla sua vita all'interno di una comunità religiosa patriarcale dopo che la sua Sala del Regno è stata presa di mira e bruciata da estremisti violenti. Questo evento è il punto di partenza del film, che si concentra sulla vita interiore di Yana e sul deterioramento emotivo dopo che David apparentemente non capisce cosa sta cercando di esprimere e dice ripetutamente che qualcosa non va in lei. David denuncia l'attentato alla polizia, polizia che lo spinge a cancellare il filmato di sicurezza dell'incidente. Decide di presentarsi agli anziani della chiesa e chiedere loro un finanziamento per la costruzione di una nuova Sala del Regno, lasciando Yana sola con il figlio Giorgi.
Un debutto nel lungometraggio roboante, purtroppo passato troppo sotto silenzio, seppur sia stato proiettato in diversi Festival internazionali importanti, e la critica lo abbia esaltato (stavolta, a ragione). La regista è georgiana, nata in Russia e di origini ossete. Il film è di quelli che piaccioni a noi: dialoghi rarefatti, facce indimenticabili, ma affronta temi scottanti senza sconti. Recuperatelo.
A bombastic feature film debut, unfortunately passed too much under silence, even though it was screened at several important international festivals, and the critics praised it (this time, rightly so). The female director is Georgian, born in Russia and of Ossetian origins. The film is one of those that we like: rarefied dialogues, unforgettable faces, but it tackles burning issues without discounts. Recover it.
20240127
Ammaccata
Giudizio sintetico: si può vedere ma anche no (2,5/5)
Quattro anni dopo aver perso un incontro importante, l'ex combattente della UFC Jackie "Pretty Bull" Justice vive con il suo ragazzo e manager, Desi, nel centro di Newark. Guadagnandosi da vivere come donna delle pulizie, Jackie fa affidamento sull'alcol per affrontare la noia della vita quotidiana. Desi spinge Jackie a ricominciare a combattere, ma lei rifiuta, incolpandolo con rabbia per aver gestito male la sua carriera. Desi porta Jackie a un incontro clandestino illegale, sperando di ingaggiare un nuovo combattente. Riconosciuto, la "Lupa mannara" la provoca per farla combattere. Quando Jackie finalmente perde la pazienza, inchioda la Lupa mannara e gli dà una testata, lasciandola priva di sensi. Catturando l'attenzione di Immaculate, un promotore locale dell'Invicta Fighting Championships, lega MMA tutta al femminile, recluta Jackie e la mette in contatto con Bobbi "Buddhakan" Berroa e Pops, i suoi migliori allenatori, per tornare in forma e farla tornare ai combattimenti.
Debutto alla regia di Halle Berry, una storia classica di ritorno al successo e di riscatto personale, tutto incentrato sulla sua figura, atletica e, appunto, piena di lividi. Si può fare di più.
Halle Berry's directorial debut, a classic story of a return to success and personal redemption, all centered on her figure, athletic and, indeed, full of bruises. More can be done.
20240126
Salvatrici
Saviors - Green Day (2024)
La musica, in fondo, può essere semplice, anche se fatta da bravi musicisti (una cosa della quale mi sono accorto vedendoli dal vivo, dico del fatto che siano bravi). I Green Day, questo, lo hanno capito da tempo, e in questo incarnano ancora uno spirito punk, pur usando delle variazioni su temi rock e blues. Mentre un po' alla volta si avviano ai 40 anni di attività, il fatto che ancora oggi, e lo dimostra questo nuovo Saviors, riescano a far uscire dischi che divertono, con liriche non banali, basterebbe per dire che nonostante le vicissitudini personali soprattutto di Billie Joe, stanno invecchiando piuttosto bene. Si possono criticare per mille motivi: perché non sono punk, perché dal vivo fanno troppo spettacolo "mainstream", ma quello che per me conta è quel che ho scritto prima. E cioè, ho ascoltato il disco, e mi sono divertito.
Music, after all, can be simple, even if made by good musicians (one thing I realized when I saw them live, I mean the fact that they are good). Green Day have understood this for some time, and in this they still embody a punk spirit, despite using variations on rock and blues themes. While little by little they are approaching 40 years of activity, the fact that even today, and this new Saviors proves it, they manage to release records that entertain, with non-trivial lyrics, would be enough to say that despite the personal vicissitudes especially of Billie Joe, they're aging pretty well. They can be criticized for a thousand reasons: because they aren't punk, because they put on too much of a "mainstream" show live, but what matters to me is what I wrote before. And that is, I listened to the record, and I enjoyed it.
지옥 (Inferno)
Hellbound - Di Choi Kyu-sok - Stagione 1 (6 episodi; Netflix) - 2021
La storia è ambientata negli anni tra il 2022 e il 2027 in Corea del Sud. Un volto ultraterreno chiamato angelo inizia improvvisamente a materializzarsi per fornire profezie chiamate decreti che condannano determinati individui all'Inferno in uno specifico momento futuro, a pochi secondi o anni di distanza. Tre enormi mostri soprannaturali appaiono quasi nello stesso momento per sbranare e incenerire il corpo della persona in una sorta di spettacolare dimostrazione di forza chiamata, appunto, dimostrazione. Due organizzazioni in combutta, la New Truth Society simile a una setta e il gruppo Arrowhead simile a una gang, ottengono potere giocando sulle paure delle persone.
Basata sulla omonima webtoon, personalmente mi è piaciuta molto di più di Squid Game, serie alla quale è stata accostata perché proveniente anch'essa dalla Sud Corea, e perché anch'essa ha riscosso molto successo su Netflix. C'entrano poco, in realtà, l'una con l'altra, visti i temi, ed è in un certo qual senso rinfrescante, finalmente, vedere una serie apocalittica che non arrivi dai soliti USA. Sottotraccia, ma neppure troppo, un'aspra critica sia alle religioni, sia alle sette. Ci sarà una seconda stagione.
Based on the webtoon of the same name, I personally liked it much more than Squid Game, a series to which it was compared because it also comes from South Korea, and because it too was very successful on Netflix. In reality, they have little to do with each other, given the themes, and it is in a certain sense refreshing to finally see an apocalyptic series that doesn't come from the usual USA. Subtly, but not too much, a harsh criticism of both religions and sects. There will be a second season.
20240125
The Prophecy of the Armadillo
La profezia dell'armadillo - Di Emanuele Scaringi (2018)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Zero, giovane disegnatore che vive nel quartiere romano di Rebibbia, si mantiene facendo ripetizioni private. Le giornate passano e sembrano buttate via, tra le chiacchiere e le uscite con l'amico Secco, le visite a sua madre sempre in ansia per lui, e l'insoddisfazione per non riuscire a realizzarsi come, appunto, disegnatore. La morte del suo primo amore adolescenziale, per anoressia, lo costringe a crescere.
Trasposizione cinematografica del primo libro a fumetti dell'ora famosissimo autore romano Zerocalcare, il film prova appunto a far vivere sullo schermo l'ironia dolce e insicura di uno dei prodotti migliori che il nostro paese abbia visto nascere e crescere negli ultimi anni, senza riuscire a convincere fino in fondo. Ma si apprezza, soprattutto per l'armadillo al quale presta voce Valerio Mastandrea.
Film adaptation of the first comic book by the now very famous Roman author Zerocalcare, the film tries to bring to life on the screen the sweet and insecure irony of one of the best products that our country has seen born and grown in recent years, without succeeding to convince completely. But it is appreciated, especially for the armadillo to which Valerio Mastandrea lends his voice.
20240124
Dogo
Club Dogo - Club Dogo (2024)
Premesse: mi sono divertito andando a leggere quel poco che avevo scritto sui Dogo (nel 2009, Dogocrazia, non mi era piaciuto) su questo blog; inoltre ho ascoltato il disco su richiesta di mio nipote, che nel frattempo è cresciuto (rispetto a quando ve ne parlavo eoni fa) ed è divenuto un fan di trap e hip hop (e va bene così). A dispetto dei miei giudizi passati, il ritorno dei Club Dogo a 10 anni di distanza da Non siamo più quelli di Mi fist, è un disco di hip hop bello massiccio, e al tempo stesso molto orecchiabile, con ottimi flow e bei ganci sonori. Perfino il featuring con Elodie (Soli a Milano; gli altri due sono Nato per questo con Marracash, probabilmente la mia preferita, e Milly con Sfera Ebbasta) è ottimo (lei ha una gran voce, a dispetto della sua produzione, davvero per me inascoltabile). Quello che, sempre a mio giudizio, rimane davvero inaffrontabile, sono le liriche. Non per niente, di conscious o di political hip hop in Italia, ma pure negli US, ce n'è ancora troppo poco.
Premises: I had fun reading the little I had written about the Dogo (I didn't like it in 2009, Dogocrazia) on this blog; I also listened to the album at the request of my nephew, who in the meantime has grown up (compared to when I told you about him eons ago) and has become a fan of trap and hip hop (and that's okay). Despite my past judgements, Club Dogo's return 10 years after Non siamo più quelli di Mi fist, is a beautiful, solid hip hop record, and at the same time very catchy, with excellent flows and nice sound hooks. Even the featuring with Elodie (Soli a Milano; the other two are Nato per questo with Marracash, probably my favourite, and Milly with Sfera Ebbasta) is excellent (she has a great voice, despite her production, really unlistenable for me). What, again in my opinion, remains truly unbearable, are the lyrics. Not for nothing, there is still too little of conscious or political hip hop in Italy, but also in the US.
Laugh
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Manca un giorno solamente al funerale di Mauro, morto nella fabbrica di una piccola cittadina sul mare, poco lontana da Roma, una fabbrica che ha dato lavoro a tre generazioni di abitanti della stessa cittadina. E' morto da una settimana, e da una settimana Carolina è rimasta sola con il loro figlio di dieci anni, ed il suo dolore, un dolore che non riesce a far diventare pianto, cosa che la preoccupa un po', perché sa benissimo che la comunità intera, per il funerale, si aspetta una vedova inconsolabile.
Un bel tocco per il lungometraggio di esordio di Valerio Mastandrea alla regia (anche co-sceneggiatore), e impressionante la prova della protagonista Chiara Martegiani (compagna nella vita dello stesso regista). Peccato non abbia ricosso lo stesso successo del debutto alla regia della sua amica Paola Cortellesi (dove, come sapete, Mastandrea recita), perché il tema è grave quanto quello affrontato dal film della Cortellesi. Forse perché questo Ride è meno "sfarzoso", oppure perché, purtroppo, alle morti sul lavoro ci siamo abituati.
A nice touch for Valerio Mastandrea's debut feature film as director (also co-screenwriter), and an impressive performance from the protagonist Chiara Martegiani (the director's life partner). It's a shame that it didn't have the same success as the directorial debut of his friend Paola Cortellesi (where, as you know, Mastandrea stars), because the topic is as serious as the one addressed by Cortellesi's film. Perhaps because this Ride is less "lavish", or because, unfortunately, we have become accustomed to deaths at work.
20240123
A casa per Natale
Hjem til jul - Di Per-Olav Sørensen, Fredrik Høyer , Miriam Larsen, Mattis Herman Nyquist e Julie Skaufel - Stagioni 1 e 2 (6 episodi ciascuna; Netflix) - 2019/2020
Johanne è un'infermiera trentenne che lavora in un ospedale in Norvegia. Durante la cena dell'Avvento, si sente costretta dalla sua famiglia ad avere una relazione. Lei mente e dice loro che ha un fidanzato e che lui l'accompagnerà alla cena di Natale. Johanne quindi cerca di trovare un fidanzato tramite speed dating, appuntamenti su Internet e altri mezzi. Esce con diversi uomini, tra cui Jonas, 18 anni, e Bengt Erik, molto più vecchio. Ha anche un breve incontro sessuale con Eira, una delle sue colleghe.
Serie norvegese dal tocco leggerissimo, che regala sorrisi e si rivela un passatempo tutto sommato piacevole. Ne sono stati fatti remake in Italia e in Sud Africa.
Norwegian series with a very light touch, which brings smiles and proves to be an overall pleasant pastime. Remakes have been made in Italy and South Africa.
20240122
EffeCiCinqueEnne
FC5N - Greg Puciato (2024)
Ha fatto bene, uno dei miei cantanti preferiti, a far uscire questo EP composto da un intro e quattro pezzi, tutti già editi. Ha fatto bene perché tutti e cinque erano già presenti come materiale bonus sul suo live del 2020 (uscito nel giorno di Natale) dal titolo Fuck Content, che per qualche strano meccanismo mentale, non avevo mai ascoltato oppure avevo totalmente rimosso (più probabile la seconda), e invece, tralasciando il minuto abbondante dell'intro You, Staring at Me, Staring at You, le seguenti Absence as a Presence, Don't Wanna Deal, Crazy All Around e la conclusiva, per me bellissima, Lying at the Bottom of the Sky, sono brani che confermano la validità di Greg Puciato anche da solista, con un metal schizofrenico venato da mille influenze e sfaccettature, ma con una vena melodica imbattibile, che lasciano spazio ad una voce sempre più matura e poliedrica.
One of my favorite singers did well to release this EP consisting of an intro and four songs, all already published. He did well because all five were already present as bonus material on his 2020 live album (released on Christmas Day) entitled Fuck Content, which due to some strange mental mechanism, I had never listened to or had totally removed (more likely the latter), and instead, leaving out the full minute of the intro You, Staring at Me, Staring at You, the following Absence as a Presence, Don't Wanna Deal, Crazy All Around and the final, extremely beautiful for me, Lying at the Bottom of the Sky, are songs that confirm the validity of Greg Puciato also as a soloist, with a schizophrenic metal tinged with a thousand influences and facets, but with an unbeatable melodic vein, which leave room for an increasingly mature and multifaceted voice.
La persona peggiore del mondo
Giudizio sintetico: da vedere (4/5)
Julie è una studentessa di medicina di Oslo che si trasferisce prima a psicologia e poi a fotografia. Poco più che ventenne, inizia una relazione con Aksel Willman, un fumettista di 15 anni più grande di lei. Dilettandosi anche nella scrittura, trascorre un fine settimana con Aksel a casa dei suoi genitori. Aksel ventila l'idea di mettere su famiglia con Julie, ma Julie è incerta. Mentre torna a casa da un evento editoriale per Aksel, Julie si imbuca ad un ricevimento di matrimonio e incontra Eivind, un barista. Sebbene entrambi abbiano una relazione, trascorrono la notte insieme condividendo scherzi e intimità, ma senza rapporti sessuali. Si scambiano solo i nomi e ognuno ritorna alla propria vita.
Opera conclusiva della trilogia di Oslo, questo è uno dei film più belli che mi sia capitato di vedere negli ultimi anni. Difficile spiegare esattamente perché, quello che vi posso dire è che il regista non ha ricette di vita o di felicità, ma mette in scena una storia che invita lo spettatore a riflettere su scelte di vita e di coppia, in modo semplice e mai banale.
Final work of the Oslo trilogy, this is one of the most beautiful films I have seen in recent years. It's difficult to explain exactly why, what I can tell you is that the director has no recipes for life or happiness, but he stages a story that invites the viewer to reflect on life and couple choices, in a simple and never trivial way.
20240121
Il potere del cane
The Power of the Dog - Di Jane Campion (2021)
Giudizio sintetico: da vedere (4/5)
Nel 1925, nel Montana, i ricchi fratelli Phil e George Burbank, proprietari di un ranch, incontrano la vedova e proprietaria di una locanda Rose Gordon durante una spedizione di bestiame. Il buon cuore di George si innamora subito di Rose, ma il rozzo e instabile Phil la detesta, credendo che lei voglia solo i soldi di George. Phil sminuisce anche il di lei figlio adolescente Peter, che deride definendolo debole ed effeminato. George e Rose si sposano e lei si trasferisce nel ranch di Burbank mentre Peter frequenta la facoltà di medicina. George organizza una cena con i suoi genitori e il governatore e spinge Rose ad esibirsi al pianoforte. George rivela che Phil era un brillante studente di lettere classiche a Yale, in contrasto con la sua natura rude. Rose non è in grado di esibirsi a causa del precedente ennesimo attacco da parte di Phil. Umiliata e sconvolta dal comportamento di Phil, Rose inizia a bere, diventando un'alcolizzata quando Peter torna a casa per una pausa da scuola. Phil e i suoi uomini provocano Peter e lui si isola nella sua stanza, dove seziona un coniglio che ha catturato.
Film che cresce nel tempo, dopo la visione, l'ultimo, per il momento, film della bravissima e pluripremiata anche con degli Oscar regista neozelandese è, insieme, un western revisionista ma anche un dramma psicologico, nonché un film gay. Un cast dove non solo i protagonisti, ma anche gli attori di contorno fanno a gara a chi è più bravo, e una tensione palpabile ne fanno un film da vedere senza dubbio.
A film that grows over time, after the viewing, the latest, for the moment, film by the talented and multiple Oscar-winning New Zealand director is, at the same time, a revisionist western but also a psychological drama, as well as a gay film. A cast where not only the protagonists, but also the supporting actors compete to see who is better, and a palpable tension makes it a film worth seeing without a doubt.
20240120
It Is Useless To Talk About Love
E' inutile parlare d'amore - Paolo Benvegnù (2024)
La solita classe immensa, per il nono album in studio del cantautore nato a Milano. Liriche un po' poetiche, un po' surreali, ma che non mancano di ammiccare e riflettere amaramente sulla pochezza della musica che ha successo a dispetto del poco riconoscimento per quella davvero valida, e una capacità di trovare melodie bellissime che, spesso, ti si piantano in testa come poche. Un ventaglio di suoni ed atmosfere alternative rock davvero interessanti, con influenze di livello. Un paio di collaborazioni deliziose. Insomma, Paolo Benvegnù non delude mai.
The usual immense class, for the ninth studio album of the Milan-born singer-songwriter. Lyrics that are a little poetic, a little surreal, but which do not fail to wink and reflect bitterly on the paucity of music that is successful despite the little recognition for the truly valid one, and an ability to find beautiful melodies that, often, they stick in your head like few others. A range of really interesting alternative rock sounds and atmospheres, with top-notch influences. A couple of delicious collaborations. In short, Paolo Benvegnù never disappoints.
In guerra
En guerre - Di Stéphane Brizé (2018)
Giudizio sintetico: da vedere (4/5)
I lavoratori della fabbrica Perrin di Agen protestano contro l'annuncio della chiusura annunciato dalla loro direzione. Laurent Amédéo (Vincent Lindon) è il leader sindacale a capo della protesta. I lavoratori fanno affidamento su un accordo concluso due anni prima per il mantenimento del rapporto di lavoro per cinque anni in cambio di un prolungamento dell'orario di lavoro a parità di retribuzione (40 ore, retribuite 35) e di una rinuncia ai bonus, mentre che la direzione dell'azienda, parte di un gruppo tedesco, cita l'insufficiente redditività della fabbrica di fronte alla concorrenza e i bassi tassi di margine, esortandoli a eliminare senza indugio la produzione.
Grande film, questo che rappresenta la seconda parte della trilogia sul lavoro di Brizé. Come per La Loi du marché, che come detto ieri, rappresenta la prima parte, Lindon (ancora una volta mozzafiato) è l'unico attore professionista del cast. Xavier Mathieu, che aveva avuto delle esperienze recitative in precedenza ma che in realtà è un sindacalista, oltre a far parte del cast (anche stavolta), ha contribuito come consulente alla stesura della sceneggiatura. Film tesissimo.
Great film, this that represents the second part of the Brizé's trilogy on work. As with La Loi du marché, which as mentioned yesterday, represents the first part, Lindon (once again breathtaking) is the only professional actor in the cast. Xavier Mathieu, who had previously had acting experience but who is actually a trade unionist, in addition to being part of the cast (this time too), contributed as a consultant to the writing of the screenplay. Very tense film.
20240119
La legge del mercato
La Loi du marché - Di Stéphane Brizé (2015)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Dopo quindici mesi di disoccupazione, Thierry, sulla cinquantina, è ancora alla ricerca di un lavoro e passa di delusione in delusione. Con sua moglie, deve gestire un budget sempre più ristretto man mano che i risparmi finiscono. Cercano a tutti i costi di salvare l'essenziale: il loro appartamento e l'aiuto necessario per gli studi del figlio Matthieu, un adolescente affetto da paralisi cerebrale. Thierry finisce per trovare lavoro come guardia di sicurezza in un supermercato. È responsabile del monitoraggio dei clienti e dei propri colleghi e si trova quotidianamente esposto a situazioni socialmente difficili. Si pone un dilemma morale.
Prima parte della trilogia sul mondo del lavoro, durissimo film intepretato dall'attore feticcio del regista Brizé, Vincent Lindon, e da tutta una serie di attori non professionisti, molti veri sindacalisti francesi, è un grande esempio di cinema impegnato, nella scia del primo Ken Loach.
The first part of the trilogy on the world of work, a very tough film starring director Brizé's fetish actor, Vincent Lindon, and a whole series of non-professional actors, many real French trade unionists, is a great example of committed cinema, in the wake of the first Ken Loach.
20240118
OMNI Corporation
OMNI, Pt. 2 - Project 86 (2023)
Dodicesimo album in studio per la band di Orange County, California, alla quale mi sono "avvicinato" solo con l'album precedente grazie alla segnalazione di uno che ascolta molta più musica di me (quindi sempre da tenere di conto), e che durante 28 anni di attività ha modificato più volte il proprio orientamento stilistico, sempre però all'interno del metal. Seconda parte di un concept che, ovviamente, è cominciato con OMNI, Pt. 1 poco meno di un anno fa, risente forte l'influenza soprattutto dei Meshuggah, ma l'ho trovato un po' più prevedibile e meno variegato del precedente. Nonostante questo, molto "robusto".
Twelfth studio album for the band from Orange County, California, to which I "approached" only with the previous album thanks to the recommendation of someone who listens to much more music than me (therefore always to be taken into account), and who during In 28 years of activity it has changed its stylistic orientation several times, but always within metal. Second part of a concept that, obviously, began with OMNI, Pt. 1 just less than a year ago, is strongly influenced above all by Meshuggah, but I found it a little more predictable and less varied than the previous one. Despite this, very "robust".
Ragazzi dell'Est
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Marek, un giovane immigrato ucraino a Parigi, lavora nella strada davanti alla Gare du Nord con i suoi amici, altri 'duri' dell'Est europeo. Viene avvicinato da Daniel, un uomo d'affari francese sulla cinquantina, che gira imbarazzato alla stazione, e accetta di fargli visita a casa sua il giorno dopo. La sera successiva, Daniel è innervosito nel trovare un ragazzo di 14 anni alla sua porta, che dichiara di essere "Marek". Il ragazzo lo supera entrando nell'appartamento e lo rimprovera per averlo presumibilmente invitato, minorenne, a casa sua per fare sesso. Poco dopo bussano di nuovo e il ragazzo fa entrare altri due giovani dell'Est europeo. Ben presto, con orrore di Daniel, a loro si unisce il resto della banda, incluso "Boss", il loro leader russo. Daniel resta impotente mentre gli uomini organizzano un'invasione a tutti gli effetti. Mentre si disperdono nel suo appartamento ben arredato, servendosi delle sue cose, Boss prende in giro Daniel per la sua impotenza e la sua omosessualità repressa, prima di suggerirgli che è stato lui a invitarli. Presto lancia una festa chiassosa nel soggiorno di Daniel, mentre gli altri giovani spogliano l'appartamento delle sue cose.
Secondo lungometraggio da regista per Campillo, anche stavolta spiazzante, ma stavolta soprattutto perché in bilico tra generi diversissimi. Molto interessante.
Second feature film as director for Campillo, once again surprising, but this time above all because it is balanced between very different genres. Very interesting.
20240117
(Il sole) خورشید
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Il dodicenne Ali e i suoi tre amici fanno piccoli lavori e piccoli crimini per sopravvivere e sostenere le loro famiglie. La svolta degli eventi potrebbe arrivare quando ad Ali viene affidato il compito di trovare un tesoro sotterraneo nascosto. Tuttavia, per poter accedere al tunnel dove è sepolto il tesoro, Ali e la sua banda devono prima iscriversi alla vicina Sun School, un istituto di beneficenza che cerca di educare i bambini di strada e i bambini lavoratori.
Ultimo film, al momento, per l'ottimo regista iraniano (l'ennesimo di una grande scuola, che ci ha regalato grandissimi film), ancora sulla "giovinezza perduta", nel quale l'espediente della scuola dove i ragazzi devono intrufolarsi fa da contraltare con lo sfruttamento senza scrupoli.
Last film, at the moment, for the excellent Iranian director (yet another from a great school, which has given us great films), still about "lost youth", in which the expedient of the school where the kids have to sneak is a counterweight with unscrupulous exploitation.
20240116
Death Metal al quadrato
DDEEAATTHH MMEETTAALL - Escuela Grind
Un nuovo EP di Escuela Grind era proprio quello che mi ci voleva per cominciare l'anno musicale, ve lo dico chiaro. La band, che curiosamente o no, adotta la parità assoluta tra generi a livello di componenti (2 donne, 2 uomini), pesta sempre fortissimo e non vuole rallentare. Quattro tracce tiratissime punteggiate dal possente growling di Katerina Economou, con ciliegina sulla torta finale, Meat Magnet, con ospite Barney Greenway dei Napalm Death, con i quali sono andati in tour ultimamente. Non importa che vi dica che genere suonano, lo capite dal loro nome e dal titolo dell'EP.
A new Escuela Grind EP was just what I needed to start the musical year, I'll tell you that clearly. The band, which curiously or not, adopts absolute equality between genders in terms of members (2 women, 2 men), always hits very hard and does not want to slow down. Four very tight tracks punctuated by the powerful growling of Katerina Economou, with, on the final, the icing on the cake, Meat Magnet, with guest Barney Greenway of Napalm Death, with whom they have been touring recently. It doesn't matter if I tell you what genre they play, you can tell from their name and the title of the EP.
False Prophet
Falso profeta - Carlos Ballarta (2021) - Netflix
Il comico messicano Carlos Ballarta usa il suo tagliente umorismo nero per sfidare le visioni culturali e religiose dell'America Latina.
Come ogni stand-up comedian che si rispetti, il comico messicano provoca polemiche per le sue battute taglienti, politicamente scorrette, e perfino macabre: questo special ne è la dimostrazione, si ride a denti stretti e si impara qualcosa, cambiando, per una volta, il punto di vista.
Like any self-respecting stand-up comedian, the Mexican comedian causes controversy for his sharp, politically incorrect and even macabre jokes: this special is proof of this, you laugh through gritted teeth and learn something, changing, for once , the point of view.
20240115
Zitto! Attento a quello che dici.
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
La trama è divisa in cinque capitoli. Dicembre 1980. Yvan de Wiel è un banchiere svizzero che deve recarsi in Argentina con la moglie Inés durante il Processo di Riorganizzazione Nazionale per sostituire uno dei soci, improvvisamente scomparso, accusato di evasione fiscale, e recuperare i clienti che se ne sono andati dalla banca.
Interessante, questo debutto nel lungometraggio di finzione del giovane regista svizzero. Produzione internazionale, ambientato come detto, nell'Argentina della dittatura, il film è glaciale e ipnotico, magistralmente intepretato, nella parte principale, dal belga-italiano Fabrizio Rongione, già visto moltissime volte sempre in film di qualità.
This debut in the full length fiction by the young Swiss director is interesting. An international production, set as mentioned in dictatorship Argentina, the film is glacial and hypnotic, masterfully interpreted in the main role by the Belgian-Italian Fabrizio Rongione, already seen many times, always in quality films.
20240114
Fondazione
Foundation - Di David S. Goyer e Josh Friedman - Stagioni 1/2 (10 episodi ciascuna; Apple TV+) - 2021/2023
Nell'anno 12.067 E.I. (Era Imperiale), la intellettualmente prodigiosa Gaal Dornick viaggia dal suo pianeta natale accademicamente repressivo di Synnax a Trantor, capitale dell'Impero Galattico, per studiare con il famoso Hari Seldon, il creatore del sottocampo matematico predittivo della Psicostoria, come ricompensa per aver risolto un problema congetturalmente complesso. Entrambi vengono arrestati con l'accusa di tradimento; Seldon perché il suo modello prevede l'imminente collasso dell'Impero dovuto in parte alla stagnazione causata da quattro secoli di dominio da parte dei cloni dell'Imperatore Cleon I, e Dornick perché l'Impero vuole che lei screditi la Psicostoria. Dornick invece conferma il modello di Seldon durante il processo e li condanna entrambi, ma vengono risparmiati dal Fratello Giorno (Imperatore Cleon XII) dopo che lo Starbridge, l'ascensore spaziale di Trantor, viene distrutto da apparenti terroristi dei regni periferici in lotta di Anacreon e Thespis. Il fratello Giorno esilia Seldon e Dornick nel mondo periferico di Terminus, dove costruiranno la "Fondazione", un deposito di conoscenza umana che Seldon sostiene ridurrà l'età oscura dopo la fine dell'Impero da trentamila anni a un solo millennio.
Sontuosa serie fantascientifica ispirata alla serie di romanzi del grande Isaac Asimov, è sicuramente fatta per appasionati del genere, ma devo ammettere che personalmente, ho fatto molta fatica a seguirla: troppo complessa ed estremamente lenta nell'incedere. Probabilmente la seconda stagione è migliore della prima, e la serie stessa è stata rinnovata per una terza.
A sumptuous science fiction series inspired by the series of novels by the great Isaac Asimov, it is certainly made for fans of the genre, but I must admit that personally, I had a lot of difficulty following it: too complex and extremely slow in pace. The second season is probably better than the first, and the series itself has been renewed for a third.
20240113
Fratelli del vento
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
In una zona imprecisata delle Alpi, negli anni '60, Keller e suo figlio Lukas vivono in montagna, soli, dopo la morte di María, madre di Lukas e moglie di Keller, in un incendio della casa di famiglia. Keller, gravemente afflitto dalla morte della moglie, non riesce a vivere in armonia e buona intesa con il figlio, che si rifugia sempre più nella natura, evitando il contatto con i suoi coetanei. Niente sembra consolare Lukas, finché un giorno, durante una delle sue passeggiate nella foresta, trova un pulcino di aquila reale che, buttato fuori dal fratello maggiore, è caduto dal suo nido d'aquila.
Ennesimo film per il regista spagnolo del quale vi ho già parlato, stavolta diretto a quattro mani con il collega austriaco Otmar Penker, molto bello e suggestivo esteticamente, un po' troppo semplice dal punto di vista della storia.
Yet another film for the Spanish director whom I have already told you about, this time directed together with his Austrian colleague Otmar Penker, very beautiful and aesthetically suggestive, a little too simple from a story point of view.
20240112
Il re delle tigri ritorna
Tiger King 2 - Di Eric Goode e Rebecca Chaiklin (2021) - Docuserie in 5 episodi - Netflix
La seconda stagione di questa serie-documentario copre le conseguenze immediate della prigionia di Exotic, oltre ad esplorare ulteriori teorie sulla scomparsa di Don Lewis. Si parla anche della "caduta" di altri collezionisti di grandi felini, Tim Stark e Jeff Lowe. Il finale della stagione presenta un omaggio a Erik Cowie, un dipendente della G.W. Zoo morto nel settembre 2021.
Dopo essermi divertito con la prima stagione, già l'episodio aggiuntivo mi aveva insospettito. La seconda stagione conferma che, visti i risultati ottenuti, Netflix e la produzione stava cercando di spremere al massimo la "questione". Ma dopo un po', ci si stufa di osservare quanto si può essere stupidi e meschini, tanto è vero che avevo completamente rimosso il fatto che c'è stata anche una terza stagione. Fermatevi pure alla prima.
After having enjoyed the first season, the additional episode already made me suspicious. The second season confirms that, given the results obtained, Netflix and the production were trying to squeeze the "issue" as much as possible. But after a while, you get tired of seeing how stupid and mean you can be, so much so that I had completely forgotten the fact that there was even a third season. Stop by the first one you too.
20240111
Tear Along the Dotted Line
La serie segue Zero, un fumettista romano ansioso e socialmente imbarazzato che riflette sul suo percorso di vita e su un potenziale amore mentre si reca nella città di Biella con i suoi amici Sarah e Secco e il suo armadillo-coscienza. Negli episodi iniziali Zero imita le voci dei suoi amici poiché è lui stesso il narratore e interpreta tutti i ruoli principali. Inizialmente Sarah e Zero si incontrano in modo apparentemente casuale, e man mano che il viaggio prosegue, Zero inizia a ricordare diversi episodi della sua vita e i suoi rapporti personali con gli amici più cari, in particolare Alice, per la quale aveva una cotta quando era più giovane.
Una serie animata che è stata una sorpresa anche per chi già conosceva Zerocalcare, capace di competere senza timore con produzioni provenienti da altre nazioni, piena di vita e di sentimenti profondi. Si ride, ma si piange pure molto. L'ho amata tantissimo.
An animated series that was a surprise even for those who already knew Zerocalcare, capable of competing without fear with productions from other nations, full of life and deep feelings. We laugh, but we also cry a lot. I loved it very much.
20240110
Tra i lupi
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Marcos, 7 anni, e suo fratello maggiore fanno i pastori per aiutare i genitori, mezzadri di un ricco proprietario terriero nella regione montuosa spagnola della Sierra Morena. Un attacco da parte di un lupo provoca la morte di 5 capre. Già molto indebitato, il padre di Marcos teme di essere cacciato dal lavoro e dalla casa e risolve il problema affidando il giovane figlio al padrone, che lo manda come aiutante pastore in una parte molto remota della montagna dove Atanasio, un vecchio pastore solitario che vive in una grotta si prende cura di un gregge.
Ispirato alla vera storia di Marcos Rodríguez Pantoja, il film dell'esperto documentarista spagnolo risulta interessante proprio perché la storia è particolarissima, per il resto risulta un po' deficitario nella recitazione, e, a dispetto come detto, della storia, non lascia un gran ricordo.
Inspired by the true story of Marcos Rodríguez Pantoja, the film by the expert Spanish documentary maker is interesting precisely because the story is very particular, for the rest it is a bit deficient in acting, and, despite, as mentioned, the story is peculiar, it does not leave much to remember.
20240109
Piccola Anna
Annette - Di Leos Carax (2021)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Dopo un rapido corteggiamento, il provocatorio cabarettista Henry McHenry dichiara pubblicamente il suo fidanzamento con il soprano di fama mondiale Ann Desfranoux. Poco dopo, Ann dà alla luce la loro figlia Annette, rappresentata da una marionetta di legno. Il matrimonio diventa difficile quando Henry inizia a prendersi cura di Annette mentre la carriera di Ann prospera e la porta all'estero. Più tardi, Ann sogna sei donne che si fanno avanti con accuse di abusi passati per mano di Henry e incubi su Henry che quasi la uccide. Tornato a casa, la carriera di Henry inizia a prendere una brutta piega, esacerbata da un tracollo sul palco, e arriva a risentirsi per il continuo successo di Ann. I due programmano una crociera privata con l'obiettivo di ricucire la loro relazione. Tuttavia, la crociera finisce in un disastro quando Ann cade in mare durante una notte tempestosa dopo che Henry la costringe ubriaca a ballare il valzer con lui. Dopo aver realizzato che sua moglie è morta, Henry e Annette raggiungono un'isola utilizzando una scialuppa di salvataggio. Lì, entrambi si addormentano, quando il fantasma di Ann appare all'improvviso e dà la sua voce alla piccola Annette come forma di vendetta, in modo che possa perseguitare Henry.
Sempre sopra le righe il regista francesce, in questo caso ci regala un musical sognante ma denso di significati, con un cast particolarissimo, non tanto nei protagonisti, ma nelle parti marginali, dense di cantanti professionisti. Film riuscito fino ad un certo punto, perché spesso troppo macchiettistico.
Always over the top, the French director, in this case gives us a dreamy musical but full of meaning, with a very particular cast, not so much in the protagonists, but in the marginal parts, full of professional singers. A successful film up to a certain point, because it is often too much of a caricature.
20240108
L'origine dei fantasmi
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
I defunti di recente di un'anonima cittadina francese ritornano improvvisamente alla vita, uscendo tranquilli da un cimitero in un corteo silenzioso. Il consiglio comunale, guidato dal sindaco, progetta di ospitare i ritornati e di aiutarli a reintrodurli nella società. Il sindaco informa il consiglio che l'evento è durato circa due ore in tutta la Francia, riportando in vita circa 70 milioni di persone a livello nazionale, di cui più di 13.000 solo nella loro città, tutte morte negli ultimi 10 anni. Tuttavia, il reinserimento pone delle sfide. Coloro che ritornano soffrono di effetti simili a quelli che possono essere osservati dopo una grave commozione cerebrale, come disorientamento, disturbi del sonno e vagabondaggio. Gli ex professionisti tra i rimpatriati vengono spostati a lavori umili quando diventa chiaro che, sebbene possano svolgere compiti meccanici, non possono più impegnarsi nella risoluzione spontanea dei problemi o nella pianificazione, e che anche la loro apparente coscienza può essere un’illusione. Questo comportamento si aggiunge alla crescente sensazione che coloro che ritornano siano diversi da loro stessi pre-morte. Tuttavia, mentre i rimpatriati generalmente "funzionano" lentamente durante il giorno, un medico di nome Gardet (Frédéric Pierrot) si è insospettito nei confronti dei rimpatriati dopo aver osservato alcuni di loro partecipare clandestinamente a riunioni animate, condotte nel cuore della notte, durante le quali i loro sintomi sembrano migliorare. scomparire.
Non male come idea, questa variazione sul tema zombie da parte del regista francese, che dopo qualche anno è stata sfruttata per una serie TV francese, che ha poi avuto un remake statunitense. Non un filmone, ma ci sono alcuni spunti interessanti.
Not a bad idea, this variation on the zombie theme by the French director, which after a few years was exploited for a French TV series, which then had an American remake. Not a big film, but there are some interesting ideas.
20240107
Oslo, 31 agosto
Oslo, 31. august - Di Joachim Trier (2011)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Anders è un tossicodipendente in fase di recupero in una clinica di riabilitazione di Oslo. Alla prima uscita dal centro di riabilitazione, incontra una vecchia fidanzata e poi tenta il suicidio riempiendosi le tasche e avviandosi dentro un lago. Incapace di andare fino in fondo, torna al centro di riabilitazione, dove non menziona il suo tentativo di suicidio nella terapia di gruppo. Il 30 agosto gli viene concesso un giorno di permesso per sostenere un colloquio di lavoro nel centro della città. Va a trovare il suo amico Thomas, sua moglie Rebecca e i loro due figli. Mentre è lì, ammette che dopo aver incontrato la sua vecchia fidanzata Malin, non ha provato nulla e non ha mai amato un'altra ex fidanzata, Iselin, con cui Thomas cerca di tornare ad una relazione di coppia. Anders gli rivela lentamente che sta avendo pensieri suicidi. A 34 anni si sente troppo vecchio per ricominciare da capo e non è entusiasta del colloquio per il quale sta candidandosi come assistente di redazione. Vede Thomas felice, ma Thomas parla delle sue difficoltà nella vita, incluso l'essere troppo stanco per mantenere la passione con sua moglie, il tempo limitato per concentrarsi sulla sua carriera e la mancanza di vere amicizie man mano che invecchia. I due si separano in buoni rapporti e Thomas implora Anders di non fare nulla di terribile ma non prima di averlo invitato a una festa organizzata dalla loro comune amica Mirjam.
Seconda parte della Trilogia di Oslo, Trier sembra utilizzare più o meno gli stessi protagonisti del film precedente per scendere ancora più in profondità negli abissi dell'inquietudine, della dipendenza e della malattia mentale, con un livello di empatia altissimo, e regalandoci personaggi indimenticabili.
Second part of the Oslo Trilogy, Trier seems to use more or less the same protagonists of the previous film to descend even deeper into the abyss of restlessness, addiction and mental illness, with a very high level of empathy, and giving us unforgettable characters.
20240106
Ripresa
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
I migliori amici Erik e Phillip, entrambi 23enni, hanno scritto libri e fantasticano che i loro romanzi diventeranno dei cult. Tuttavia, quando entrambi presentano i manoscritti, quello di Erik viene rifiutato. Quella di Phillip, invece, viene subito accettato e un anno dopo diventa una star della scena letteraria norvegese. Sei mesi dopo, Erik e i suoi amici vanno a prendere Phillip in un ospedale psichiatrico per riportarlo a casa dopo le cure a seguito di un tentativo di suicidio. Si scopre che Phillip soffre di psicosi, che i medici ritengono sia stata innescata dalla sua vorticosa storia d'amore con Kari, una ragazza che ha incontrato e di cui si è innamorato ad un concerto punk underground. Ancora senza un editore, Erik non ha rinunciato al suo sogno e continua a provare a farci pubblicare, mentre Phillip rifugge da ogni menzione per la sua scrittura; al contrario, cerca invece di ricongiungersi con Kari, che su consiglio dei suoi psichiatri non lo vede da sette mesi.
Primo lungometraggio per il regista danese/norvegese, che è anche la prima parte della Trilogia di Oslo, completata poi da Oslo, August 31st (2011) e The Worst Person in the World (2021), e che denota un'ottima mano, ma soprattutto, una sensibilità profonda espressa con una sorta di minimalismo scandinavo davvero interessante, che dipinge l'inquietudine di una società benestante e, nonostante questo, mai soddisfatta.
First feature film for the Danish/Norwegian director, which is also the first part of the Oslo Trilogy, later completed by Oslo, August 31st (2011) and The Worst Person in the World (2021), and which denotes an excellent hand, but above all, a profound sensitivity expressed with a truly interesting sort of Scandinavian minimalism, which depicts the restlessness of a wealthy and, despite this, never satisfied society.
20240105
The Meat
La carne - Di Marco Ferreri (1991)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
La vita tutto sommato monotona e pochissimo interessante di Paolo Bellerio, impiegato comunale e musicista amatoriale, che lavora nel nightclub dell'amico Nicola, divorziato con due figli che vivono con la ex moglie, viene sconvolta quando, nello stesso locale, conosce Francesca, bella, giovane, sensuale, una donna che trasuda sesso, che è reduce da una relazione con un guru indiano ed ha abortito da pochissimo. Tra i due scocca una scintilla passionale devastante, e dopo aver rifornito frigo e dispensa, si rinchiudono letteralmente nella casa al mare di lui, per fare l'amore ed interrompersi solo per mangiare. Quando Paolo capisce che Francesca, prima o poi, se ne andrà perché "migrante", si convince che l'unico modo per trattenerla...
Un Ferreri avviato verso il tramonto (La carne è il suo terzultimo lungometraggio), ma sempre capace di dipingere caricature sempreverdi: la storia di questo film è attualissima, e fa riflettere, pur nella sua dimensione grottesca.
A Ferreri heading towards the sunset (La carne is his third to last feature film), but always capable of painting evergreen caricatures: the story of this film is very current, and makes us reflect, despite its grotesque dimension.
20240104
Movies 2023
Retour à Séoul
Dalva
20.000 especies de abejas
Past Lives
The Old Oak
Le Bleu du caftan
El Conde
Sick of Myself
R.M.N.
Plan 75
Return to Dust
God's Creatures
Algunas bestias
No Bears
Il faro delle orche
El faro de las orcas - Di Gerardo Olivares (2016)
Giudizio sintetico: si può vedere ma anche no (2,5/5)
Lola ha un figlio affetto da autismo di nome Tristán per il quale la vista delle orche, a quanto pare, rappresenta uno stimolo che potrebbe avere un significato in relazione alla sua patologia. Con l'intenzione di migliorare le condizioni del figlio, Lola decide di portare Tristán in Argentina, alla presenza di Beto, un ranger della fauna selvatica (guardafaunas, una sorta di guardia forestale) che lavora sulla costa della Patagonia argentina e che anche lui, a modo suo, mantiene con loro un rapporto speciale con questi animali.
Ho guardato questo film, dopo che ho scoperto la sua esistenza su Netflix, perché qualche anno prima avevo visto un documentario di Al Jazeera sul vero Beto, una storia davvero impressionate, al contrario di questo film, davvero una profonda delusione. Smielato, mal recitato, scritto con i piedi.
I watched this film, after I discovered its existence on Netflix, because a few years earlier I had seen an Al Jazeera documentary on the real Beto, a truly impressive story, unlike this film, truly a profound disappointment. Cheesy, poorly acted, written with feet.
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