No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20220430

Giochi alfa

Alpha Games - Bloc Party (2022)


Li avevo persi di vista dopo i primi due album, Silent Alarm del 2005 e A Weekend in the City del 2007, quando la critica scommetteva che avrebbero rivoluzionato la musica rock (e a me non convincevano per niente): sapete com'è andata a finire. Qui sono al loro sesto disco, con una formazione cambiata per metà (già dal disco precedente), che (a detta loro) provano a tornare all'energia dei loro esordi. Come già dicevamo per i Fontaines D.C., i Clash aleggiano (giustamente, aggiungerei) un po' sopra tutta la musica alternativa inglese, ma i Bloc Party aggiungono influenze elettroniche dance di quelle buone e una composizione che riesce ad essere spesso ruffiana e accattivante. Ma a lungo andare, risultano (almeno per me) sempre troppo leggeri ed evanescenti.
I had lost sight of them after the first two albums, 2005's Silent Alarm and 2007's A Weekend in the City, when critics were betting they would revolutionize rock music (and they didn't convince me at all): you know how it ended. Here they are on their sixth disc, with a half-changed line-up (already from the previous disc), which (according to them) try to return to the energy of their beginnings. As we already said for the Fontaines D.C., the Clash hover (rightly, I would add) a little above all the English alternative music, but Bloc Party add electronic dance influences of the good ones and a composition that manages to be often catchy and captivating. But in the long run, they are (at least for me) always too light and evanescent.

Borat: successivo film

Borat Subsequent Moviefilm: Delivery of Prodigious Bribe to American Regime for Make
Benefit Once Glorious Nation of Kazakhstan - Di Jason Woliner (2020)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)

Dopo quattordici anni di lavori forzati in un gulag per il disonore inflitto al suo paese nella sua precedente avventura, il giornalista kazako Borat Sagdiyev viene rilasciato dal premier del suo paese, Nursultan Nazarbayev, con la missione di consegnare il ministro della Cultura kazako (e attore porno più famoso del Kazakistan) Johnny the Monkey al presidente Donald Trump nel tentativo di riscattare la nazione. Incapace di avvicinarsi a Trump dopo aver defecato nei pressi del Trump International Hotel and Tower nel film precedente, Borat decide di dare la scimmia al vicepresidente Mike Pence. Prima di partire, scopre che il suo vicino e acerrimo nemico, Nursultan Tulyakbay, ha rubato la sua casa, rapito la sua famiglia, e che sua figlia di quindici anni, Tutar, vive nel suo fienile.

Irriverente è dir poco, a proposito di Sacha Baron Cohen ed il suo personaggio kazako, e, nonostante le parti kazache siano chiaramente false ed esagerate, fa molto riflettere il fatto che quelle USA siano tutte veritiere. Grasse risate, e pure un po' amare.

Irreverent is to say the least, about Sacha Baron Cohen and his Kazakh character, and, although the Kazakh parts are clearly false and exaggerated, it makes us think that the US ones are all truthful. Big laughs, and even a little bitter.

20220429

Ossidiana

Obsidian - Northlane (2022)


Curioso caso di omonimia (il sesto disco degli australiani si intitola esattamente come il sedicesimo dei Paradise Lost, del 2020), consiglio di cominciare l'ascolto del nuovo lavoro dei Northlane con la traccia numero 11, Inamorata. Se non vi "disturba" questa canzone dalle melodie meravigliose, che potrebbe (ovviamente in un mondo perfetto) diventare il tormentone dell'estate 2022, potete tranquillamente proseguire l'ascolto delle altre 12 tracce, che dimostrano il continuo impegno a fare qualcosa che li diversifichi dagli altri. La ricerca della melodia, dell'orecchiabilità senza cedere sulla rocciosità del suono, è il filo conduttore del disco, e, fatte le dovute differenze, il particolare che li accomuna sia ai loro "ispiratori" (ricordatevi la storia del loro nome) Architects, e ai loro amici Bring Me the Horizon (che stanno spingendo molto di più sul versante pop, si veda il loro ultimo singolo featuring Sigrid). A me piace, quindi bravi!
Curious case of homonymy (the sixth album of the Australians is called exactly like the sixteenth of Paradise Lost, of 2020), I suggest you start listening to the new work of Northlane with track number 11, Inamorata. If you are not "disturbed" by this song with wonderful melodies, which could (obviously in a perfect world) become the catchsong of summer 2022, you can safely continue listening to the other 12 tracks, which demonstrate the continuous commitment to do something that differentiate themselves from others. The search for melody, for catching without giving in on the hardness of the sound, is the common thread of the record, and, with due differences, the particular that unites them to their "inspirers" (remember the story of their name) Architects, and to their friends Bring Me the Horizon (who are pushing a lot more on the pop side, hear their latest single featuring Sigrid). I like it, so good!

In alto

Aloft - Di Claudia Llosa (2015)

Giudizio sintetico: si può perdere (2/5)


Nana Kunning, una madre in difficoltà di due figli piccoli, porta i suoi figli in un luogo isolato. Lei, insieme ad altri genitori e figli, è lì per essere visitata dall'Architetto, un guaritore che costruisce piccole strutture delicate con dei rami e poi porta i pazienti al loro interno. L'architetto riceve tramite una lotteria e il figlio di Nana, Gully, che ha un tumore al cervello inoperabile, non viene scelto per essere visitato. Prima che l'architetto possa toccare il paziente vincitore, un ragazzo cieco, il falco di Ivan (l'altro figlio di Nana) distrugge la struttura. La folla furiosa si rifiuta di dare un passaggio a Nana e ai suoi figli a meno che non abbandonino l'uccello. Quando Ivan rilascia il falco, uno degli uomini in coda spara e uccide il falco.

Passo falso per la regista peruviana, autrice di due film a mio parere molto belli (La teta asustada e Madeinusa), e qui alle prese con un cast internazionale, abbastanza sprecato per una storia confusa e mai abbastanza ironica. Il talento c'è, e spero saprà riprendersi in futuro.

Misstep for the Peruvian female director, author of two very beautiful films in my opinion (La teta asustada and Madeinusa), and here struggling with an international cast, wasted enough for a confused and never ironic enough story. The talent is there, and I hope it will recover in the future.

20220428

Canzone del panico

Panic Song - Greet Death (2022)


EP nuovo per la band di Flint, Michigan, quattro tracce alla loro maniera: grande sensibilità melodica, folk e shoegaze insieme a liriche esistenziali, alla ricerca di emozioni profonde, poi, qua e là, il piede schiaccia il distorsore. Innegabile, fra tutte, l'influenza dei Dinosaur Jr.
New EP for the band from Flint, Michigan, four tracks in their own way: great melodic sensitivity, folk and shoegaze together with existential lyrics, in search of deep emotions, then, here and there, the foot crushes the distortion. Undeniable, among all, the influence of J. Mascis and Dinosaur Jr.

Giorno (日子)

Days - Di Tsai Ming-liang (2019)

Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)


Kang, di mezza età e classe media, e il più giovane Non, sono i soggetti di questa storia. Kang vive da solo, rilassandosi nella sua grande casa con vista su uno stagno di pesci rossi nel suo cortile. Non abita in un appartamento spartano. La sua giornata inizia con una preghiera verso un piccolo altare. Quindi completa le faccende, vale a dire il lavaggio delle verdure. Kang si reca in città, in cerca di cure per il dolore alla testa e al collo. Dopo una sessione di agopuntura, programma un massaggio nel salone dove lavora Non. Kang paga Non dopo la fine del massaggio completo e gli fa anche un regalo, un piccolo carillon. Kang osserva Non usare la scatola, poi condivide un pasto con lui al fast food nelle vicinanze. Dopo il pasto, i due si separano e Non si riposa su una panchina. Suona di nuovo il carillon, ma si sente a malapena attraverso il rumore della strada.

Non il miglior film, a mio modesto giudizio, per il maestro malese-taiwanese, ma come sempre, coraggioso ed assolutamente caparbio nel suo modo di interpretare il cinema che racconta la vita: vi basti sapere che all'inizio del film, appare una scritta che dice esplicitamente che il regista non ha voluto ci fossero i sottotitoli (i dialoghi sono davvero irrilevanti, nonché pochissimi).

Not the best film, in my humble opinion, for the Malaysian-Taiwanese master, but as always, courageous and absolutely stubborn in his way of interpreting cinema that tells about life: it is enough to know that at the beginning of the film, an inscription appears which explicitly says that the director did not want there to be subtitles (the dialogues are really irrelevant, as well as very few).

20220427

Innamorat*

Valentine - Snail Mail (2021)


Lindsey Erin Jordan, chitarrista, cantante e compositrice conosciuta come Snail Mail, è uno dei molti fenomeni statunitensi dell'indie rock. Nata e cresciuta in un sobborgo di Baltimora, da una proprietaria di un negozio di lingerie e un dipendente di una casa editrice di libri di testo, comincia a suonare la chitarra a 5 anni, vede i Paramore dal vivo a 8, suona in chiesa e a scuola con varie band, a 12 anni comincia a scrivere canzoni proprie, e ad esibirsi nei locali. A 16 anni viene notata dalla Matador che ripubblica il suo EP Habit. Qua è al suo secondo album, uscito nel novembre dello scorso anno, album che contiene dieci tracce tra le quali l'irresistibile singolo che gli dà il titolo, e un'altra manciata di canzoncine interessanti, ma non trascendentali. Il tempo ci darà la risposta, la domanda fatela voi.
Lindsey Erin Jordan, guitarist, singer and songwriter known as Snail Mail, is one of many American indie rock phenomena. Born and raised in a Baltimore suburb from a lingerie shop owner and a textbook publisher employee, she begins playing guitar at age 5, sees Paramore live at 8, plays guitar in church and in school bands, at 12 she begins to write her own songs, and to perform in clubs. At 16 she is noticed by the label Matador who reissues her EP Habit. This is her second album, released in November last year, an album that contains ten tracks including the irresistible single that gives it its title, and another handful of interesting but not transcendental songs. Time will give us the answer, you ask the question.

Verità innegabile

I Know This Much Is True - Scritto e diretto da Derek Cianfrance (2020) - Miniserie in 6 episodi - HBO



Three Rivers, nel Connecticut, inizio degli anni '90. Il gemello identico di Dominick Birdsey, Thomas Birdsey, soffre di schizofrenia paranoica. Con i farmaci, Thomas è in grado di vivere la sua vita in relativa pace e lavorare a un chiosco che vende caffè, ma occasionalmente ha gravi episodi della sua malattia. Pensando di fare una protesta "sacrificale" che fermerà la Guerra del Golfo, Thomas si taglia la mano mentre si trova in una biblioteca pubblica. Dominick capisce la sua volontà di rifiuto verso la proposta dell'ospedale di tentare di riattaccare la mano, e si sforza, basandosi solo sui suoi mezzi, per liberarlo da quello che sa essere un ospedale inadeguato, deprimente e pericoloso per i malati di mente.

Tratta dall'omonimo (in originale, non mi risulta sia stato tradotto in Italia) romanzo di Wally Lamb, questa miniserie sviluppata e diretta dal regista di Blue Valentine e soggettista di Sound of Metal, è un doloroso viaggio nella malattia mentale, toccante e non facile da vedere senza commuoversi. Grande cast e enorme doppia interpretazione di Mark Ruffalo, che interpreta i due fratelli gemelli, e che ha girato prima tutte le scene di Dominick, perdendo 7 kg, poi si è preso una pausa di sei settimane, ingrassando 14 kg, e girando tutte le scene di Thomas. 

Based on the novel of the same name by Wally Lamb, this miniseries developed and directed by the director of Blue Valentine and the creator of the story of Sound of Metal, is a painful journey into mental illness, touching and not easy to see without being moved. Great cast and huge double acting of Mark Ruffalo, who plays the twin brothers, and who shot all Dominick scenes first, losing 7kg, then took a six-week break, putting on 14kg, and shooting all the Thomas scenes.

20220426

L'offerta

Budet - Grift (2020)


Oggi mettiamo in pausa per un momento le nuove uscite, e parliamo di questa one man band proveniente dalla Svezia, contea di Västra Götaland. La mente di questa operazione è Erik Gärdefors, che si fa chiamare in alternativa Perditor, prolifico e attivissimo multi-strumentista. Un album, il suo terzo a nome Grift, che consta di sei tracce piuttosto lunghe, un suono low fi, per un black metal grezzo intriso di folk ma soprattutto di una teatralità nichilista, che trascina l'ascoltatore in un ipotetica realtà medievale fatta soprattutto di sofferenza umana. Almeno, questo è quello che ci ho sentito personalmente. Esperienza interessante.
Today we pause the new releases for a moment, and talk about this one man band from Sweden, Västra Götaland county. The mastermind of this operation is Erik Gärdefors, who alternatively calls himself Perditor, a prolific and very active multi-instrumentalist. An album, his third in the name of Grift, which consists of six rather long tracks, a low fi sound, for a raw black metal steeped in folk but above all a nihilistic theatricality, which drags the listener into a hypothetical medieval reality made above all of human suffering. At least, that's what I've heard from it personally. Interesting experience.

Il Paese di Charlie

 Charlie's Country - Di Rolf de Heer (2013)

Giudizio sintetico: da vedere (4/5)



Charlie, un aborigeno che vive ad Arnhem Land, nel Territorio del Nord dell'Australia, dipinge cortecce d'albero e pesca il barramundi, sentendosi fuori luogo in un'Australia che non è più la sua. Si lamenta della perdita della sua cultura nell'Australia moderna. Dopo che la sua lancia è stata confiscata dalla polizia, che ritiene sia un'arma, decide di lasciare la sua comunità aborigena urbana e tornare nella boscaglia, la sua "madrepatria". Si ammala e viene portato d'urgenza all'ospedale di Darwin. Si congeda, poi fa amicizia con una donna aborigena e compra alcolici illegalmente per altri aborigeni a cui è vietato comprare alcolici, e viene arrestato. Di conseguenza, viene mandato in prigione. Quando esce, accetta di trasmettere le danze tradizionali della sua generazione ai giovani ragazzi aborigeni, temendo la perdita della loro identità culturale.

Dopo The Tracker e Ten Canoes (da quest'ultimo de Heer ha realizzato anche un film per la TV e uno spin off educativo intitolato Twelve Canoes), il regista e il grande David Gulpilil (purtroppo scomparso qualche mese fa, nel novembre 2021) affrontano il problema comune a tutti i gruppi di nativi: l'alienazione ed il senso di perdita. Il risultato, a mio modesto parere, è un film da vedere senza dubbio.

After The Tracker and Ten Canoes (from the latter de Heer also made a film for TV and an educational spin-off called Twelve Canoes), the director and the great David Gulpilil (unfortunately passed away a few months ago, in November 2021) face the problem common to all groups of natives: alienation and a sense of loss. The result, in my humble opinion, is a film to see without a doubt.

20220425

Terribile mietitore

Dread Reaver - Abbath (2022)


Terzo album per la band guidata indiscutibilmente da Olve Eikemo aka Abbath Doom Occulta (per gli amici solo Abbath), il primo dopo il polverone che lo ha colpito dopo una sua performance davvero rock and roll (Il 25 novembre 2019 Abbath Doom Occulta ha annunciato tramite Facebook che sarebbe andato in riabilitazione per dipendenza dopo un concerto a Buenos Aires, in Argentina, cancellando il resto del tour sudamericano degli Abbath. Il concerto è stato ritardato di due ore e si è concluso con Abbath che ha lanciato la sua chitarra tra la folla dopo diverse false partenze ed è stato scortato nel suo camerino). Ora, non è (come già ebbi a dire in occasione del precedente Outstrider) l'unico segnale che il personaggio in questione sia una sorta di despota, ma tutto sommato, la musica non è malaccio, anche se ci sono altri segnali che potrebbero indicare un compitino eseguito giusto per mantenersi a galla (nove tracce, trentanove minuti di musica). E' un black metal che tenta di mescolare ruvidità tipiche del genere, con chiare influenze classic heavy metal. Non male, ma non esaltante.
Third album for the band indisputably led by Olve Eikemo aka Abbath Doom Occulta (for friends only Abbath), the first after the fuss that hit him after a truly rock and roll performance (November 25, 2019 Abbath Doom Occulta announced via Facebook that would go into addiction rehab after a concert in Buenos Aires, Argentina, canceling the rest of Abbath's South American tour. The concert was delayed by two hours and ended with Abbath throwing his guitar into the crowd, after several false starts and was escorted to his dressing room). Now, it is not (as I already said on the occasion of the previous Outstrider) the only sign that the character in question is some sort of despot, but all in all, the music is not too bad, even if there are other signs that could indicate a homework done just to stay afloat (nine tracks, thirty-nine minutes of music). It is a black metal that attempts to mix typical roughnesses of the genre, with clear classic heavy metal influences. Not bad, but not exciting.

Il segugio

The Tracker - Di Rolf de Heer (2002)

Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)


1922, da qualche parte in Australia. Un uomo aborigeno è accusato di aver ucciso una donna bianca, e tre uomini bianchi (The Fanatic, The Follower e The Veteran) sono in missione per catturarlo con l'aiuto di un uomo indigeno esperto (The Tracker). Mentre viaggiano attraverso l'aspro outback australiano, ognuno soffre sotto la mano severa The Fanatic, che non si fermerà davanti a nulla per assicurare l'accusato alla giustizia, anche se ciò significa sacrificare gli altri per raggiungere l'obiettivo. Nel frattempo, le motivazioni dell'inseguitore rimangono sfuggenti e, nonostante la loro incessante ricerca, gli uomini sembrano essere sempre indietro di mezza giornata alla loro "preda". 

Ha il respiro di un western, questo film che rappresenta anche il "primo incontro" di de Heer con David Gulpilil (grandissima prova la sua) e la cultura aborigena, almeno sullo schermo, e spiega tante cose sulla colonizzazione inglese dell'Australia. Bello e crudo.

It has the breath of a western, this film which also represents de Heer's "first meeting" with David Gulpilil (his is a great proof) and aboriginal culture, at least on the screen, and explains many things about the British colonization of Australia. Nice and raw.

20220424

Sia dannato il cervo

Skinty Fia - Fontaines D. C. (2022)


Potremmo definirlo come il disco della maturità, tanto per cominciare con un luogo comune qualsiasi, il terzo lavoro degli irlandesi di Dublino Fontaines D.C., intitolato come un vecchio detto (irlandese), che si apre con un titolo (ugualmente) in irlandese, e che nelle liriche, parla soprattutto di Irlanda. Detto poi che confermo tutto quello già detto in occasione del loro primo e del loro secondo disco, e che non condivido l'entusiasmo smisurato di alcune riviste specializzate (bel disco si, unica band valida o addirittura la migliore in giro no), vorrei ancora una volta far notare che il parallelismo con gli Idles regge ancora: anche loro de-punkizzano il suono complessivo, per dirigersi verso cose già sentite, ma, escludendo echi Clash, soprattutto tinte di dark wave rendono variegata ed interessante la loro composizione. Che il loro fascino stia anche, ma non solo, nel cantato intrigante di Grian Chatten e nelle sfumature di chiaroscuro ce ne esce fuori, insieme a tutti i riferimenti succitati, è innegabile. Bravi.
We could define it as the record of maturity, to begin with a random cliché, the third work of the Irish from Dublin Fontaines D.C., titled as an old (Irish) saying, which opens with a title (equally) in Irish, and that in the lyrics, it speaks mostly of Ireland. Having said that I confirm everything already said on the occasion of their first and second album, and that I do not share the boundless enthusiasm of some specialized magazines (good record yes, only valid band or even the best around no), I would still like once to point out that the parallelism with Idles still holds: they too de-punk the overall sound, to head towards things already heard, but, excluding Clash echoes, especially shades of dark wave make their composition varied and interesting. That their charm lies also, but not only, in Grian Chatten's intriguing singing and in the shades of chiaroscuro it comes out, together with all the references mentioned above, is undeniable. Well done.

The Old Man Who Read Love Stories

Il vecchio che leggeva romanzi d'amore - Di Rolf de Heer (2000)

Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)


Il film racconta la storia di Antonio José Bolívar Proaño, che viene spesso definito semplicemente "il vecchio", un uomo nella regione amazzonica dell'Ecuador, dove vivono gli indigeni Shuar, e dai quali ha appreso le loro usanze, credenze e modi di vivere, utili per capire e vivere nella la giungla e con i suoi animali. Il vecchio vive nella comunità isolata di El Idilio, un piccolo insediamento sulle rive di un fiume. Dopo aver capito, senza spiegarsi dove l'ha appreso, di saper leggere, ordina all'amico Rubicondo, l'unico dentista che frequenta la zona, romanzi d'amore per trascorrere la sua vecchiaia.

Cast internazionale e importante per la trasposizione dell'omonimo romanzo di Luis Sepúlveda, abbastanza riuscita nonostante non fosse così semplice. Niente male.

International cast and important for the transposition of the novel of the same name by Luis Sepúlveda, quite despite the fact that it was not so simple. Not bad at all.

20220423

Donna libera

Freewheelin' Woman - Jewel (2022)


Tredicesimo disco per la cantautrice statunitense, mia vecchia passione, autrice di alcuni dischi bellissimi tra la seconda metà degli anni '90 e gli inizi degli '00, poi passata a cose molto più mainstream. Questo Freewheelin' Woman, dove a livello di liriche abbraccia, a modo suo, il female empowerment, è il suo primo negli anni '20 del 2000, a quasi sette anni di distanza dal precedente, ed è, spiace dirlo, un disco innocuo di pop-americana, con comparsate dei Train e di Darius Rucker, con un mix di stili che lo rende ancor più inconcepibile. Un vero peccato, perché le doti vocali di Jewel Kilcher, si sente qua e là, sono ancora intatte.
Thirteenth album for the American singer-songwriter, my old passion, author of some beautiful records between the second half of the 90s and the beginning of the 00s, then moved on to much more mainstream things. This Freewheelin' Woman, where at the level of lyrics embraces female empowerment in its own way, is his first in the 20s of 2000, almost seven years after the previous one, and is, sorry to say, a harmless record of Pop-Americana, with appearances by Train and Darius Rucker, with a mix of styles that makes it even more inconceivable. A real shame, because Jewel Kilcher's vocal skills, you can hear them here and there, are still intact.

Cormoran Strike

Strike - Sviluppata da Ben Richards e Tom Edge - Stagioni 1/4 (episodi 3/2/2/4 - BBC One) - 2017/2020



Cormoran Strike è un veterano di guerra trasformatosi in investigatore privato che opera in un minuscolo ufficio in Denmark Street a Londra, che usa la sua intuizione unica e il suo background come investigatore del ramo investigativo speciale per risolvere casi complessi che sono sfuggiti alla polizia insieme alla sua assistente, successivamente socia in affari, Robin Ellacott.

Quattro stagioni per il momento (pare che quest'anno potrebbe essere pronta la quinta, tratta da Troubled Blood), per la serie tratta dalla serie di romanzi Cormoran Strike, di Robert Galbraith, pseudonimo di J. K. Rowling. Pochi episodi, belle trame, ottime intepretazioni dei due protagonisti Tom Burke (Strike) e Holliday Grainger (Robin). Gli inglesi ci sanno fare.

Four seasons for the moment (it seems that this year the fifth could be ready, taken from Troubled Blood), for the series based on the series of novels Cormoran Strike, by Robert Galbraith, pseudonym of J. K. Rowling. Few episodes, beautiful plots, excellent interpretations of the two protagonists Tom Burke (Strike) and Holliday Grainger (Robin). The Brits know how to do it.

20220422

Oggetti classici

Classic Objects - Jenny Hval (2022)


Jenny Hval, classe 1980 nata a Tvedestrand, Norvegia, ha un curriculum quantomeno interessante. A 19 anni canta in una band gothic metal. Studia performance e scrittura creativa in Australia, e là canta in due band, incidendo un EP. Torna in patria e debutta con un altro EP sotto il nome di Rockettothesky; con questo nome, pubblica due album. Nel 2011 debutta con il suo nome di battesimo con un album intitolato Medea. Apre per St. Vincent, pubblica tre romanzi, inaugura un paio di progetti musicali collaterali. Questo Classic Objects è l'ottavo album a suo nome, ed è, al contrario del titolo, un oggetto strano, delicato, onirico, che spazia dal free jazz al reggae, punteggiato da una voce dalle tonalità squillanti, che spesso sfocia nel falsetto, ma sempre misuratissima. Interessante.
Jenny Hval, born in 1980 in Tvedestrand, Norway, has an interesting curriculum. At 19 she sings in a gothic metal band. She studies performance and creative writing in Australia, and there she sings in two bands, recording an EP. She returns to her homeland and debuts with another EP under the name of Rockettothesky; with this name, she releases two albums. In 2011 she debuted with her first name with an album entitled Medea. She opens for St. Vincent, publishes three novels, inaugurates a couple of collateral musical projects. This Classic Objects is the eighth album to his name, and is, contrary to the title, a strange, delicate, dreamlike object, ranging from free jazz to reggae, punctuated by a voice with bright tones, which often leads to falsetto, but always very measured. Interesting.

La stanza silenziosa (La stanza di Cloe)

The Quiet Room - Di Rolf de Heer (1996)

Giudizio sintetico: da vedere (3,5/5)


Il film è incentrato su una bambina senza nome e su come affronta il matrimonio fatiscente dei suoi genitori. Il film si concentra interamente sul suo punto di vista e sebbene sia muta per la maggior parte del film, ascoltiamo costantemente i suoi pensieri, a volte in un flusso di coscienza a raffica con voce fuori campo. La bambina ha scelto di diventare muta per protestare contro i continui litigi dei suoi genitori. I suoi genitori, più preoccupati per i propri problemi, credono che la loro figlia stia solo attraversando una fase. Il film mostra come anche i bambini molto piccoli possano essere estremamente consapevoli dei problemi che si verificano nelle loro stesse case anche quando i loro genitori si sforzano di proteggerli da tutto.

Il cinema "strano" di de Heer comincia a prendere forma, e dopo l'indimenticabile Bad Boy Bubby (la protagonista di questo film, volontariamente in questo caso, ha un po' lo stesso atteggiamento comunicativo), The Quiet Room in un certo qual modo continua ad esplorare quanto i genitori possono distruggere le vite dei figli. Coraggioso.

De Heer's "strange" cinema begins to take shape, and after the unforgettable Bad Boy Bubby (the protagonist of this film, voluntarily in this case, has a bit of the same communicative attitude), The Quiet Room in a certain way way continues to explore how parents can destroy their children's lives. Courageous.

20220421

Miriade

Myriad - Oh Hiroshima (2022)


Quarto album per la band svedese, dal 2020 un duo, formato al momento da Jakob Hemström, chitarra e voce, e da Oskar Nilsson alla batteria, uscito nel marzo di quest'anno, mixato e masterizzato da Magnus Lindberg dei Cult of Luna. Un altro piacevolissimo ed intrigante "viaggio" nel post-rock onirico, surreale, spaziale, espanso, emozionante, che gli Oh Hiroshima da Kristinehamn, Svezia, riescono a tracciare con la loro musica senza orizzonti. 
Fourth album for the Swedish band, from 2020 a duo, currently formed by Jakob Hemström, guitar and vocals, and Oskar Nilsson on drums, released in March this year, mixed and mastered by Magnus Lindberg of Cult of Luna. Another very pleasant and intriguing "journey" in dreamy, surreal, spatial, expanded, exciting post-rock that Oh Hiroshima from Kristinehamn, Sweden, manage to trace with their music without horizons.

Treno delle 15 e 17 per Parigi

The 15:17 to Paris - Di Clint Eastwood (2018)

Giudizio sintetico: si può perdere (2/5)



Spencer Stone e Alek Skarlatos hanno frequentato una scuola media cristiana suburbana. Legano tra di loro per il comune interesse per le armi e anche perché vengono spesso mandati nell'ufficio del preside per cattiva condotta. Una volta, mentre vengono mandati nell'ufficio del preside, incontrano un altro studente, che spesso si comporta male a scuola, Anthony Sadler, e i tre diventano amici. Spencer e Alek provengono da famiglie con una madre single e le loro madri spesso li difendono quando vengono chiamate nell'ufficio del preside per la loro cattiva condotta. Mentre lavora part-time in un negozio di frullati, Spencer attende un reclutatore per il Corpo dei Marines degli Stati Uniti. Chiede al reclutatore quale ramo militare sceglierebbe se potesse tornare indietro. Il reclutatore risponde che il parasoccorso dell'Air Force salva vite umane e "sembra che stia facendo un ottimo lavoro sul campo". Spencer è incuriosito e decide che vuole arruolarsi, quindi inizia ad allenarsi per perdere peso. Dopo diversi mesi di rigoroso addestramento ed esercizio fisico, si rimette in forma e si arruola nell'Air Force nella speranza di diventare un Pararescueman.

Non tutte le ciambelle riescono col buco, e questa, nella carriera di Eastwood, è una di quelle. La scelta di raccontare questo eroico atto di coraggio da parte di tre statunitensi in terre straniere è comprensibile per un patriota come lui, meno quella di scegliere gli stessi protagonisti per autointerpretarsi, e soprattutto quella di ricamarci sopra tutta una lunghissima introduzione piuttosto fine a se stessa.

Not all donuts go with a hole, and this one, in Eastwood's career, is one of them. The choice to tell this heroic act of courage by three Americans in foreign lands is understandable for a patriot like him, less understandable the choice of the same protagonists to interpret themselves, and above all that of embroidering on it a very long introduction rather useless. 


20220420

Caldo Chris

Warm Chris - Aldous Harding (2022)


Ve ne parlai in occasione del suo secondo album Party, del 2017, ne riparliamo adesso con il suo quarto album Warm Chris, e scusatemi se non mi sono accorto che, nel 2019, la cantautrice neozelandese, dal 2020 di base a Cardiff, Galles, Hannah Sian Topp, aka Aldous Harding, abbia fatto uscire il suo terzo lavoro intitolato Designer. Ora, devo avvisarvi di un paio di cose. La prima è che non è (come suo solito) un disco di facile ascolto, uno di quelli che ti colpisce subito (eppure alcune parti ti colpiscono immediatamente, ma non come può farlo un brano di Dua Lipa, sia chiaro); la seconda è che il lavoro in questione conferma totalmente, e approfondisce, quello che dissi in occasione di Party. Di recente lei stessa si è autodefinita "la Jim Carrey del mondo indie", a proposito dell'obliquità delle sue composizioni, e del suo trasformismo vocale. Insomma, ancora una volta, un gioiellino folk indie dalle profonde sfumature teatrali e surreali, senza dubbio qualcosa che non somiglia a niente di quello che conoscete, ma fatto in maniera sublime.
I talked you about it on the occasion of her second album Party, in 2017, let's talk about it now with her fourth album Warm Chris, and sorry if I didn't notice that, in 2019, the New Zealand singer-songwriter, based in Cardiff, Wales, since 2020, Hannah Sian Topp, aka Aldous Harding, has released her third work titled Designer. Now, I have to warn you of a couple of things. The first is that it is not (as usual) an easy-to-listen record, one that strikes you immediately (yet some parts does strike you immediately, but not like a Dua Lipa song can do it, mind you); the second is that the work in question totally confirms, and deepens, what I said on the occasion of Party. She has recently called herself "the Jim Carrey of the indie world", about the obliquity of her compositions, and her vocal transformism. In short, once again, an indie folk gem with deep theatrical and surreal nuances, undoubtedly something that does not resemble anything you know, but made in a sublime way.

Canis lupus dingo

Dingo - Di Rolf de Heer (1991)

Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)


La storia ripercorre il pellegrinaggio di John Anderson, un ragazzo australiano medio con la passione per il jazz, dalla sua casa nell'entroterra dell'Australia occidentale ai jazz club di Parigi, per incontrare il suo idolo, il trombettista jazz Billy Cross. Nella sequenza di apertura del film, Cross (Miles Davis) e la sua band atterrano inaspettatamente su una remota pista di atterraggio nell'entroterra australiano e si esibiscono per la sbalordita gente del posto. La performance è stata una delle ultime su pellicola di Davis.

Uno dei primi lungometraggi del regista olandese-australiano è una storia sicuramente non all'altezza di quelle che ci ha poi regalato nel prosieguo della sua carriera; certo è che vedere Miles Davis in un film fa una certa impressione.

One of the first feature films by the Dutch-Australian director is a story certainly not up to par with those he later gave us later in his career; what is certain is that seeing Miles Davis in a film makes a certain impression.

20220419

Attività svolta per accrescere il proprio senso di importanza personale

Ego Trip - Papa Roach (2022)


Con questo Ego Trip i Papa Roach arrivano all'undicesimo album, e, mi dispiace ammetterlo prima di tutto a me stesso, ma è a questo punto innegabile la loro parabola discendente. Ci provano in tutti i modi, mettendo in piedi perfino una collaborazione con Fever 333 e Sueco su Swerve, ma su ben quattordici tracce, ne salvo meno di quelle che si possono contare sulle dita di una mano, curiosamente tutte nella parte finale del disco (Dying To Believe, Killing Time, leave a Light On, No Apologies). Lo stile è quello che li ha sempre contraddistinti, ma mescolato con le influenze delle quali abbiamo già parlato in passato, creando così un ibrido formato da nu metal, pop punk, elettronica, ma non mi esalta più, neppure come guilty pleasure.
With this Ego Trip Papa Roach arrive at the eleventh album, and, I'm sorry to admit it first of all to myself, at this point their downward path is undeniable. They try in every way, even setting up a collaboration with Fever 333 and Sueco on Swerve, but on fourteen tracks, I can "save" fewer than those that can be counted on the fingers of one hand, curiously all in the final part of the disc (Dying To Believe, Killing Time, Leave a Light On, No Apologies). The style is what has always distinguished them, but mixed with the influences we have already talked about in the past, thus creating a hybrid formed by nu metal, pop punk, electronics, but it no longer excites me, not even as guilty pleasure.

Mare

Hafið - Di Baltasar Kormákur (2002)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)

Il film racconta la storia di una ricca famiglia islandese, proprietaria di un'azienda del settore ittico in una piccola città costiera islandese, e di vari problemi familiari che devono affrontare.
Il padre della famiglia in questione ha intenzione di accettare il progetto di scrivere la storia della sua vita. Ma prima deve affrontare la sua stessa famiglia, e tutti vogliono qualcosa.

E' un Kormákur ancora acerbo, quello di questo film, il suo terzo lungometraggio ufficiale, almeno per quanto riguarda la parte thriller (sappiamo che ha diretto film di vario genere), che però già lascia intravedere una predilezione all'intreccio e alla caratterizzazione psicologica di tutti i personaggi dei suoi lavori.

It is a still immature Kormákur, that of this film, his third official feature film, at least as regards the thriller part (we know that he has directed films of various genres), which however already suggests a predilection for plot and psychological characterization of all the characters in his works.

20220418

Cavallo selvaggio

Bronco - Orville Peck (2022)


Diciamolo chiaramente: al difficile secondo disco, l'affascinante figura del Lone Ranger gay canadese Orville Peck, delude chi si aspettava un proseguimento del percorso country / dark wave del suo bel debutto Pony, mentre ne abbraccia uno mainstream (avvalendosi di Jay Joyce alla produzione), che, intendiamoci, potrebbe portarlo al grande successo e al grande pubblico. La sua voce è induscutibilmente bellissima (aggiungiamo Elvis alle similitudini già usate nelle recensioni del primo album e dell'EP di passaggio), ed il prodotto è molto bello, seppur levigato e glamour: se vogliamo dirla tutta, l'unica trasgressione sta nelle liriche, apertamente gay, cosa mai vista nel country, ma (fortunatamente) oggi non più tabù. Quando i ritmi si fanno più lenti, fa ancora vibrare di emozione, ma nel suo complesso, il prodotto risulta un po' troppo "leccato".
Let's face it clearly: on the difficult second album, the fascinating figure of the Canadian gay Lone Ranger Orville Peck, disappoints those who expected a continuation of the country / dark wave path of his beautiful debut Pony, while embracing a mainstream one (using Jay Joyce for the production), which, mind you, could lead him to great success and to the general public. His voice is indisputably beautiful (let's add Elvis to the similarities already used in the reviews of the first album and the passing EP), and the product is very beautiful, albeit smooth and glamorous: if we want to be honest, the only transgression is in the lyrics , openly gay, something never seen in country music, but (fortunately) today no longer taboo. When the rhythms get slower, it still vibrates with emotion, but overall, the product is a little too mannered.

Vita da stagno

 Pond Life - Di Bill Buckhurst (2018)

Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)



Estate, 1994. In un tranquillo villaggio minerario appena fuori Doncaster, gira una voce sulla leggenda di una carpa gigante nel vicino stagno. Trevor passa una notte in osservazione dello stagno. La notte seguente decide di guidare una brigata di giovani amici e vicini di casa in una battuta di pesca. In un mondo di famiglie distrutte, cassette musicali e accesa febbre politica, questi amici, ognuno con le proprie difficoltà da sopportare, condividono un momento di armonia, mentre cercano la carpa, che non dimenticheranno mai.

Delicato seppur su uno sfondo molto ruvido, e impreziosito dalla presenza nel cast di diversi giovani promettenti (tra cui ovviamente spicca Daisy Edgar-Jones), così come molti bravissimi caratteristi nei ruoli degli adulti, Pond Life è un bel passatempo.

Delicate albeit against a very rough background, and embellished by the presence in the cast of several promising young people (among which obviously Daisy Edgar-Jones stands out), as well as many excellent character actors in the roles of the adults, Pond Life is a nice pastime.

20220417

Chloë e il prossimo XX secolo

Chloë and the Next 20th Century - Father John Misty (2022)


Joshua Michael Tillman aka Father John Misty non è proprio la mia cosiddetta tazza di thè, ed infatti non troverete, con la ricerca, niente che lo riguardi, su questo blog. Niente di personale, figuriamoci, è difficile spiegare il motivo per cui un musicista / cantante / compositore / produttore che ha lavorato con Beyoncé, Lady Gaga, Post Malone, Kid Cudi, ha fatto parte dei Fleet Foxes, ha fatto uscire otto dischi (tra il 2003 ed il 2010) come J. Tillman, e qui è al quinto come FJM, ed è una sorta di guru del folk moderno (Pitchfork nella recensione di questo suo ultimo album lo definisce "il cantante folk di questi tempi perché l'aura di irrealtà lo segue come un fetore", ponendo l'accento sul suo charme onirico e sulle sue liriche di ispirazione surreale e cinematografica) con un seguito pari a un culto, non mi piaccia granché. Raffinatissimo, con arrangiamenti jazzati e delicatissimi, strizzate d'occhio al Cat Stevens d'annata e perfino a compositori ben più datati (Rolling Stone, a proposito sempre di questo disco, lo definisce "un Cole Porter sotto LSD"), risulta un ascolto senza dubbio piacevole e vellutato, ma, a mio giudizio, poco eccitante e a lungo andare, anche un po' noioso. Massimo rispetto per i guidizi altrui, questo è il mio.
Joshua Michael Tillman aka Father John Misty is not really my so-called cup of tea, and in fact you will not find, with the research, anything about him, on this blog. Nothing personal, figures you, it's hard to explain why a musician / singer / composer / producer who worked with Beyoncé, Lady Gaga, Post Malone, Kid Cudi, was part of Fleet Foxes, released eight records (including 2003 and 2010) as J. Tillman, and here he is at his fifth as FJM, and is a sort of modern folk guru (Pitchfork in the review of his latest album defines him as "the folk singer for these times because the aura of unreality follows him around like a stench", placing the accent on his dreamlike charm and his surreal and cinematic-inspired lyrics) with a following equal to a cult, I don't like it much. Extremely refined, with jazzy and delicate arrangements, winks at vintage Cat Stevens and even at much older composers (Rolling Stone, always talking about this record, defines it as "a Cole Porter on LSD"), undoubtedly pleasant and velvety, but, in my opinion, not very exciting and in the long run, even a little boring. Maximum respect for the judgment of the others, this is mine.

Chinggis Qa'an

Mongol - Di Sergej Vladimirovič Bodrov (2007)

Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)



Nel 1192, Temüjin, prigioniero nel regno di Tangut, racconta la sua storia attraverso una serie di flashback. Imbarcandosi in una spedizione 20 anni prima (1172), Temüjin, nove anni, è accompagnato da suo padre Yesügei per selezionare una ragazza come sua futura moglie. Incontra e sceglie Börte, contro la volontà del padre. Sulla via del ritorno, Yesügei viene avvelenato da una tribù nemica; mentre esala il suo ultimo respiro, dice a suo figlio che ora è un Khan. Tuttavia, Targutai, luogotenente di Yesügei, si autoproclama Khan e sta per uccidere il suo giovane rivale. La madre del ragazzo glielo impedisce, e Targutai lo lascia andare, giurando di ucciderlo non appena diventerà adulto. Dopo essere caduto in un lago ghiacciato, Temüjin viene salvato da Jamukha. I due diventano rapidamente amici e prestano giuramento come fratelli di sangue. Targutai in seguito lo cattura, ma Temüjin fugge con il favore della notte e vaga per la campagna.

Nominato nel 2008 nella categoria apposita, questo colossal russo-tedesco-kazako racconta la storia di quello che noi conosciamo come Gengis Khan, o quantomeno la sua prima parte. In realtà, il film nasce come prima parte di una trilogia sul personaggio, ma nonostante la nomination, il progetto al momento sembra molto in ritardo. Detto questo, il film non è male, piuttosto ben recitato e girato adeguatamente, beneficia anche di grandi scenari (Cina, Mongolia e Kazakistan), anche se un po' appesantito dalla struttura costruita da flashback.

Nominated in 2008 in the appropriate category, this Russian-German-Kazakh colossal tells the story of what we know as Genghis Khan, or at least its first part. In reality, the film was born as the first part of a trilogy about the character, but despite the nomination, the project seems to be very late at the moment. That being said, the film is not bad, rather well acted and properly shot, it also benefits from great scenery (China, Mongolia and Kazakhstan), albeit a bit weighed down by the structure built from flashbacks.

20220416

Amore illimitato

Unlimited Love - Red Hot Chili Peppers (2022)


Dodicesimo album per i Red Hot, John Frusciante è rientrato nella band, ma, a differenza del suo rientro nel 1998, a cui seguì Californication, stavolta non c'è il miracolo. Neppure l'ennesima produzione di Rick Rubin riesce a resuscitare una band ormai svuotata da ogni lato affascinante e soprattutto, da ogni velleità di fare musica in qualche modo alternativa e fuori dagli schemi, com'era una volta. E quindi, diciassette (17) tracce, per un album che dura un'ora e 13 minuti, diventa una roba pesantissima da portare fino in fondo. Il disco è quindi faticoso da ascoltare, e si salva solo perché qua e là, l'ascoltatore che conosce la band da anni, si fa abbindolare da autoplagi vari, praticamente ogni traccia è un copia/incolla del loro passato. Il passato, che appunto è l'unico motivo per cui si sono meritati il rispetto di almeno un ascolto.
Twelfth album for Red Hot, John Frusciante is back in the band, but, unlike his return in 1998, which was followed by Californication, this time there is no miracle. Not even the umpteenth production of Rick Rubin manages to resurrect a band now emptied of all fascinating sides and above all, of any desire to make music in some way alternative and out of the box, as it once was. And then, seventeen (17) tracks, for an album that lasts an hour and 13 minutes, it becomes a very heavy stuff to carry through. The disc is therefore tiring to listen to, and is saved only because here and there, the listener who has known the band for years, gets duped by various autoplagiarism, practically every track is a copy / paste of their past. The past, which is precisely the only reason why they deserved the respect of at least one listen.

Il processo dei 7 di Chicago

 The Trial of the Chicago 7 - Di Aaron Sorkin (2020)

Giudizio sintetico: da vedere (4/5)



Nell'agosto 1968, Abbie Hoffman, Jerry Rubin, Tom Hayden, Rennie Davis, David Dellinger, Lee Weiner, John Froines e Bobby Seale si preparano per protestare alla Convention Nazionale dei Democratici a Chicago. Cinque mesi dopo, vengono arrestati e accusati di aver incitato a una rivolta. John N. Mitchell, il procuratore generale, nomina Tom Foran e Richard Schultz come pubblici ministeri, mentre tutti gli imputati tranne Seale sono rappresentati da William Kunstler e Leonard Weinglass. Il giudice Julius Hoffman mostra un pregiudizio significativo per l'accusa, insistendo soprattutto sul fatto che lui e Abbie Hoffman non sono imparentati. L'avvocato di Seale, Charles Garry, non può partecipare a causa di una malattia, portando il giudice Hoffman a insistere affinché Kunstler lo rappresenti. Questa insistenza è respinta sia da Kunstler che da Seale. Seale riceve supporto da Fred Hampton che il giudice Hoffman presume sia un aiuto legale. Abbie Hoffman si inimica apertamente la corte. Il giudice Hoffman rimuove un giurato che sospetta simpatizzi con gli imputati a causa delle minacce segnalate dal Black Panther Party e accusa gli imputati e i loro avvocati di molteplici accuse di oltraggio alla corte. Cresce la tensione tra gli imputati.

Alla seconda regia, il grande sceneggiatore Aaron Sorkin realizza un film bellissimo, sotto tutti i punti di vista. Tratto dalla vera storia dei cosiddetti Chicago Seven, un film di oltre due ore che tiene lo spettatore incollato allo schermo, diverte, intriga. Cast superbo, ma Sacha Baron Cohen (Abbie Hoffman) e Jeremy Strong (Jerry Rubin) staccano tutti di una spanna. Gran film. 

At the second direction, the great screenwriter Aaron Sorkin makes a beautiful film, from all points of view. Based on the true story of the so-called Chicago Seven, a film of over two hours that keeps the viewer glued to the screen, entertains, intrigues. Superb cast, but Sacha Baron Cohen (Abbie Hoffman) and Jeremy Strong (Jerry Rubin) lead above all the others by a notch. Great movie.

20220415

Occhi dell'oblio

Eyes of Oblivion - The Hellacopters (2022)


Ottavo album, a distanza di 14 anni dal precedente Head Off, per una delle mie band preferite, gli svedesi Hellacopters, che, come ricorderete, si erano ufficialmente sciolti nel 2008, dopo un tour d'addio. Ma nel 2016, complice la reunion per il ventesimo anniversario del loro debutto Supershitty to the Max!, una cosa tira l'altra, il mutuo da pagare, ed eccoli di nuovo insieme come band, a comporre nuove canzoni (tra l'altro, Head Off era un disco di cover) alla tenera età media di 50 anni. Il risultato è quello che ci si poteva ampiamente aspettare: dieci tracce per quasi 35 minuti di rock and roll elettrico, moltissime reminiscenze delle loro cose del passato, niente di eccezionale ma il segnale che sono ancora vivi, e devo dire, a me questo basta e fa piacere.
Eighth album, 14 years after the previous Head Off, for one of my favorite bands, the Swedish Hellacopters, who, as you may recall, officially disbanded in 2008, after a farewell tour. But in 2016, thanks to the reunion for the twentieth anniversary of their debut album Supershitty to the Max!, one thing led to another, the mortgage to pay, and here they are together again as a band, composing new songs (among other things, Head Off was a cover record) at the tender average age of 50. The result is what could have been widely expected: ten tracks for almost 35 minutes of electric rock and roll, lots of reminiscences of their things from the past, nothing exceptional but the signal that they are still alive, and I must say, that's enough for me. And it's nice.

المرشحة المثالية (La parabola della parabola)

 The Perfect Candidate - Di Haifaa Al Mansour (2019)

Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)



La decisione di una giovane dottoressa saudita di candidarsi alle elezioni locali della sua città, costringe la sua famiglia e la sua comunità ad accettare la prima candidata donna della loro città.

La regista saudita "torna" in patria (ha vissuto in Bahrain e poi in California, ma soprattutto, gli ultimi due film non erano ambientati in Arabia Saudita) dopo il bell'esordio con Wadjda, e con il suo solito stile, mai complicato e che spesso fa venire il sorriso sulle labbra, anche se affronta il tema fondamentale dei diritti delle donne, gira un altro film davvero bello, che trasmette gioia, ben fatto e ben recitato. 

The Saudi director "returns" to her homeland (she lived in Bahrain and then in California, but above all, the last two films were not set in Saudi Arabia) after her beautiful debut with Wadjda, and with her usual style, never complicated and which often brings a smile to the lips, even if it addresses the fundamental issue of women's rights, makes another really beautiful film, which conveys joy, well done and well acted.

20220414

Immutabile

Immutable - Meshuggah (2022)


Come fosse un pesce d'aprile, il nono album degli svedesi è uscito il primo del mese. Come a solleticare i critici, il titolo ha spalancato le porte alle battute come "titolo onesto", visto che niente sembra cambiare, negli ultimi anni, nella musica dei Meshuggah. Eppure, di fronte ad un disco del genere, io rimango affascinato. Tredici tracce, tra le quali tre strumentali (uno, They Move Below, anche piuttosto lungo), di una compattezza invidiabile e unica, per un'ora abbondante di musica che somiglia più ad un movimento tellurico, cosa preferibile rispetto a certe ninne nanne. Al contrario dell'angosciante sensazione che può travolgere l'ascoltatore di fronte all'interezza delle composizioni, se si presta attenzione alle diverse linee strumentali, anche quelli che come me, non sanno leggere uno spartito, potranno accedere ad un livello totalmente diverso, ed apprezzare questo disco anche da un altro punto di vista. Un lavoro di insieme che si avvicina più al jazz che al metal, indubbiamente.
Like April Fool, the Swedes' ninth album was released on the first of the month. As if to tickle the critics, the title has opened the doors to jokes as an "honest title", as nothing seems to change in the music of Meshuggah in recent years. Yet, faced with such a record, I am fascinated. Thirteen tracks, including three instrumentals (one, They Move Below, quite long), of an enviable and unique compactness, for an abundant hour of music that looks more like a telluric movement, which is preferable to certain lullabies. Contrary to the distressing sensation that can overwhelm the listener in front of the entirety of the compositions, if you pay attention to the different instrumental lines, even those who, like me, cannot read a score, will be able to access a totally different level, and appreciate this record also from another point of view. An ensemble work that is closer to jazz than metal, undoubtedly.

Rivivere

 Realive - Di Mateo Gil (2016)

Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)



Un uomo con una malattia terminale congela il suo corpo in criostasi e diventa il primo uomo a essere rianimato dalla crionica settant'anni dopo, nell'anno 2084. La sua ragazza è al suo fianco mentre si suicida per essere crioconservato. Quando viene risvegliato, le cose non vanno esattamente come aveva immaginato.

Ottimo sceneggiatore, il canario Mateo Gil si diletta anche nella regia ogni tanto, e c'è da dire che spazia abbondantemente nei generi. Il film in questione è dalle parti della fantascienza, e prova ad affrontarla dal punto di vista filosofico. Non è molto riuscito, ma raggiunge la sufficienza.

Excellent screenwriter, the Canarian Mateo Gil also dabbles in directing from time to time, and it must be said that he ranges widely in genres. The film in question is in the zone of science fiction, and tries to approach it from a philosophical point of view. It is not very successful, but it reaches the sufficiency.

20220413

Questa vergogna non dovrebbe essere mia

This Shame Should Not Be Mine - Gggolddd (2022)


Al quinto disco, la band olandese capitanata dalla cantante e compositrice Milena Eva, mettono a segno un'evoluzione che non si esaurisce solamente nel cambio di nome (a detta della band, per semplificare la ricerca sull'Internet, peccato esista pure una band che si chiama in modo simile) da GOLD a GGGOLDDD, bensì sfocia in un disco gigantesco, pare nato quasi su commissione da parte degli organizzatori del Roadburn. Una sorta di concept che racconta un fatto, probabilmente realmente accaduto alla cantante (è facile capire di cosa si tratti, ripensando anche alla copertina del disco precedente e considerando attentamente il titolo di questo), e al tempo stesso, lavorando sul loro approccio musicale, che si arricchisce moltissimo rispetto al precedente. Non c'è più solo blackgaze, non ci si limita ad un incontro tra Alcest ed i Portishead, non è possibile definire questo disco solo metal, c'è molto di più, ed è un qualcosa che riempie le orecchie in maniera profonda, ed al tempo stesso la voce di Eva accarezza lo spettatore ma lo colpisce allo stomaco con le sue liriche potenti e liberatorie. Un grande disco.
On the fifth album, the Dutch band led by singer and composer Milena Eva, bring about an evolution that does not end only in the change of name (according to the band, to simplify the search on the Internet, too bad there is also a band that it's called in a similar way) from GOLD to GGGOLDDD, but it results in a gigantic record, apparently born almost on commission by the Roadburn organizers. A sort of concept that tells a fact that probably actually happened to the singer (it is easy to understand what it is, also rethinking the cover of the previous album and carefully considering the title of this one), and at the same time, working on their musical approach, which is greatly enriched compared to the previous one. There is no longer just blackgaze, it is not limited to a meeting between Alcest and Portishead, it is not possible to define this record as just metal, there is much more, and it is something that fills the ears in a profound way, and at the same time Eva's voice caresses the spectators but hits them in the stomach with her powerful and liberating lyrics. A great record.

Intimations. Six Essays

Questa strana e incontenibile stagione - Di Zadie Smith (2020)


Intimations è una raccolta di saggi del 2020 della scrittrice inglese. Smith ha iniziato a scrivere il libro nel periodo in cui è iniziata la pandemia di COVID-19 negli Stati Uniti, e lo ha completato subito dopo l'omicidio di George Floyd. I saggi discutono argomenti tra cui la scrittura creativa, la pandemia e l'omicidio di George Floyd.

Libriccino che si legge in un'ora, questa raccolta di sei saggi, incredibilmente intitolato in italiano con un titolo che si fatica a comprendere, spazia tra vari argomenti, apparentemente slegati, ma parte dall'attualità, e conserva sottotraccia (non sempre sottotraccia), il filo conduttore che anima la carriera di Zadie Smith: perché scrivere. Non sarà ricordato come un capolavoro, ma è sempre rigenerante leggere cose sue.

Little book that can be read in an hour, this collection of six essays, ranges between various topics, apparently unrelated, but starts from current events, and preserves under the track (not always under the track) , the common thread that animates Zadie Smith's career: why write. It may not be remembered as a masterpiece, but it is always refreshing to read things from her.