No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20230606

Dio della sorveglianza

Heimdal - Enslaved (2023)


La band norvegese, con il sedicesimo album in studio, prosegue il cammino che li vede impegnati nel raffinare la fusione tra (l'abbiamo detto più volte) il black metal degli esordi e il progressive rock. Anche stavolta le tematiche (e il titolo) si ispirano alla mitologia nordica, il disco contiene sette tracce tra cui la già conosciuta Caravans to the Outer Worlds dall'EP omonimo, che gli stessi considerano una sorta di ponte tra Heimdal e il precedente Utgard.
Ancora una volta ottimo disco, mai banale, che mi ha ricordato più volte i migliori Celtic Frost.
The Norwegian band, with the sixteenth studio album, continues the path that sees them engaged in refining the fusion between (we have said it several times) the early black metal and progressive rock. Once again the themes (and the title) are inspired by Nordic mythology, the disc contains seven tracks including the already known Caravans to the Outer Worlds from the EP of the same name, which they consider a sort of bridge between Heimdal and the previous Utgard. Once again an excellent record, never banal, which reminded me several times of the best Celtic Frost.

Tamburi lontani

Distant Drums - Di Raoul Walsh (1951)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)


Durante la seconda guerra Seminole nel 1840, il generale dell'esercito americano Zachary Taylor invia il tenente navale Tufts e l'esploratore Monk in una remota isola della Florida, dove vive il solitario capitano Quincy Wyatt con suo figlio di 5 anni. La missione dei soldati è distruggere un remoto vecchio forte spagnolo utilizzato come base per i cannonieri spagnoli che aiutano i Seminole, e convincono il riluttante Wyatt a guidare la piccola forza d'attacco come aveva richiesto Taylor. Wyatt ei suoi uomini riescono a distruggere il forte, ma non prima di salvare un gruppo di prigionieri che vi erano detenuti. Una di loro, Judy Beckett, sviluppa un'attrazione romantica per il capitano Wyatt mentre fuggono da un folto gruppo di inseguitori Seminole attraverso le Everglades.

Western atipico, sullo sfondo della Florida e delle Everglades, largamente inaccurato storicamente, con un Gary Cooper nei panni del protagonista Wyatt, eroe senza macchia e senza paura. E' famoso per essere diventato la fonte del cosiddetto urlo Wilhelm.

Atypical Western, against the backdrop of Florida and the Everglades, largely historically inaccurate, with a Gary Cooper in the role of the protagonist Wyatt, a spotless and fearless hero. It is famous for having become the source of the so-called Wilhelm scream.

20230605

Soffri in Paradiso

Suffer in Heaven - Chelsea Grin (2023)


Il settimo album in studio per la band nata a Salt Lake City, Utah, è il proseguimento, o il gemello eterozigote del precedente Suffer In Hell, uscito non troppi mesi fa, verso la fine del 2022. Anche i Chelsea Grin, mi dispiace ripeterlo ma soprattutto per la loro "vicinanza" ai Lorna Shore, sono una delle band di questo genere che amo maggiormente. E quindi, ascoltare in cuffia a volumi da denuncia (verso di me da parte dei miei orecchi) i 26 minuti e 45 secondi, e le otto tracce di questo Suffer in Heaven, mi dà grandi soddisfazioni, e non solo perché copre le fastidiosissime vocine dei bambini che giocano in acqua mentre sto prendendo il sole, ma soprattutto perché è un disco di una potenza spaventosa, ma dannatamente controllata.
The seventh studio album for the band born in Salt Lake City, Utah, is the continuation, or the heterozygous twin of the previous Suffer In Hell, released not too many months ago, towards the end of 2022. Also Chelsea Grin, sorry to repeat it but above all for their "proximity" to Lorna Shore, they are one of the bands of this genre that I love the most. And therefore, listening through headphones at hurtful volumes (my ears could sue me) the 26 minutes and 45 seconds, and the eight tracks of this Suffer in Heaven, gives me great satisfaction, and not only because it drowns out the annoying little voices of the children playing in the water while I'm sunbathing, but above all because it's a record of scary but damned controlled power.

Camaleonte

Camaleón - Di Jorge Riquelme Serrano (2016)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)


Il film segue l'ultimo giorno di Paula e Paulina nella loro casa estiva, anche se l'arrivo di un ospite inaspettato interrompe il loro intimo addio, innescando una straordinaria trasformazione che rivela le profondità più oscure della mente umana.

Interessante debutto del regista cileno, un thriller psicologico teso, ben recitato, e realizzato con un budget estremamente limitato, visto che praticamente si svolge interamente dentro la casa estiva citata nel riassunto. Vedremo cosa riesce a fare, già con la sua seconda opera.

Interesting debut from the Chilean director, a taut psychological thriller, well acted, and made on an extremely limited budget, given that practically takes place entirely inside the summer house mentioned in the summary. We'll see what he can do, already with his second work.

20230604

Entra nella luce / Seguirà il fallimento

Step Into the Light / Failure Will Follow - The Acacia Strain (2023)


Oggi parliamo di ben due dischi, l'undicesimo ed il dodicesimo in studio per la band di Chicopee, Massachusetts, capitanata dall'unico superstite della formazione originale, il cantante Vincent Bennett, uno, pensate un po', straight edge vecchia maniera. Ora, The Acacia Strain sono una band alla quale mi sono avvicinato, purtroppo, solo negli ultimi tre anni, ma posso assicurarvi che sono nel novero delle mie preferite. Questi due dischi, separati da una linea piuttosto netta, il primo quasi grindcore, il secondo quasi sludge, ma il tutto riportato alla radice death/metalcore della band, a sua volta proveniente dal versante punk hardcore, sono impressionanti quando a "potenza di fuoco". Non posso negare che preferisco le tre, lunghissime (totale 38 minuti), ossessive, pesantissime tracce che compongono Failure Will Follow, ma come ignorare le dieci fucilate che compongono i 24 minuti scarsi di Step Into the Light? Una band che ogni volta sembra non avere limiti al miglioramento, due dischi davvero molto belli, pieni di ospiti poco conosciuti, ma molto efficaci.
Today we're talking about two records, the eleventh and twelfth in the studio for the band from Chicopee, Massachusetts, led by the only survivor of the original line-up, the singer Vincent Bennett, a guy, guess what, old-fashioned straight edge. Now, The Acacia Strain are a band that I've unfortunately only gotten close to in the last three years, but I can assure you that they are among my favourites. These two records, separated by a rather clear line, the first almost grindcore, the second almost sludge, but all brought back to the band's death/metalcore roots, which in turn come from the hardcore punk side, are impressive as "firepower ". I can't deny that I prefer the three very long (total 38 minutes), obsessive, very heavy tracks that make up Failure Will Follow, but how can I ignore the ten shots that make up the scarce 24 minutes of Step Into the Light? A band that every time seems to have no limits to improvement, two very beautiful albums, full of little-known guests, but very effective.

Sic transit

Gloria Mundi - Di Robert Guédiguian (2019)
Giudizio sintetico: da vedere (3,5/5)


Daniel lascia la prigione dove era stato incarcerato per molti anni e torna a Marsiglia. Sylvie, la sua ex moglie, lo ha avvertito che era un nonno: la loro figlia Mathilda ha appena partorito una piccola Gloria. Il tempo è passato, ognuno ha fatto o rifatto la sua vita... Quando incontra il bambino, Daniel scopre una famiglia mista che sta lottando con tutti i mezzi per restare in piedi. Quando uno scherzo del destino infrange questo fragile equilibrio, Daniel, che non ha più niente da perdere, farà di tutto per aiutarli.

Guédiguian, per chi non lo sapesse, è un po' il Ken Loach francese. Questo (al momento) suo ultimo film è esattamente come i suoi film precedenti, e come appunto, i film di Loach: magari dal punto di vista tecnico/estetico non sarà mozzafiato, ma dal punto di vista della sceneggiatura, del messaggio, e delle recitazioni, è un film impeccabile. Difficile infatti citare qualcuno del cast senza rischiare di fare un torto a tutti gli altri. Lunga vita a Guédiguian.

Guédiguian, for the uninitiated, is a bit like the French Ken Loach. This (at the moment) latest film of his is exactly like his previous films, and just like Loach's films: maybe from a technical/aesthetic point of view it won't be breathtaking, but from the point of view of the screenplay, the message, and the acting, it is an impeccable film. In fact, it is difficult to mention someone from the cast without risking doing an injustice to all the others. Long live Guédiguian.

20230603

Denti da latte

Babyteeth - Di Shannon Murphy (2019)
Giudizio sintetico: da vedere (4/5)


Milla Finlay è una studentessa di 16 anni a cui è stato recentemente diagnosticato un cancro. Un giorno, tornando a casa da scuola, incontra Moses, 23 anni, su un binario ferroviario e quasi subito le chiede dei soldi. Milla sviluppa rapidamente una cotta per Moses e lo presenta ai suoi genitori: Anna, una musicista, e Henry, uno psichiatra. Entrambi sono a disagio con Moses a causa della differenza di età tra lui e Milla, ma sono permissivi a causa della malattia di Milla. Qualche tempo dopo, Anna si sveglia di notte e scopre Moses che sta derubando la famiglia per farmaci da prescrizione. Milla ed Henry si svegliano e vengono allertati della situazione, ma mentre Henry vuole chiamare la polizia, Milla chiede clemenza, cosa che Anna consente, notando quanto Milla sia più felice con Moses. Il giorno seguente Anna avverte Moses di stare lontano da sua figlia.

Babyteeth ha la forza dirompente dei debutti, quelli folgoranti, urgenti, carichi di talento e pieni di cose da dire. Nonostante la giovane regista australiana, cresciuta ad Hong Kong, abbia nel suo curriculum molti cortometraggi e regie televisive, questo è il suo debutto sulla lunga distanza e, al momento, è l'unico suo film: è un bene, che conservi la sua forza per un secondo film, che spero tantissimo sia così intenso come questo debutto. Non ve lo perdete.

Babyteeth has the disruptive force of debuts, dazzling, urgent, full of talent and full of things to say. Although the young Australian director, who grew up in Hong Kong, has many short films and television directing in her curriculum, this is her long-distance debut and, at the moment, it is her only film: it is a good thing that it retains its strength for a second film, which I very much hope will be as intense as this debut. Don't miss it.

20230602

Il festival di Rifkin

Rifkin's Festival - Di Woody Allen (2020)
Giudizio sintetico: si può vedere ma anche no (2,5/5)


Mort Rifkin, un anziano critico cinematografico snob di New York, racconta al suo terapista i recenti sviluppi della sua vita. Nel racconto, sta accompagnando la moglie Sue, molto più giovane, a un festival cinematografico a San Sebastián. Lavora come addetta stampa per Philippe, un regista francese il cui film contro la guerra, banale e poco originale, viene universalmente celebrato come un capolavoro, con dispiacere di Mort. Mort diventa rapidamente geloso della relazione tra Sue e Philippe, che si trasforma sempre più in un flirt aperto. I pensieri e le paure interiori di Mort gli fanno avere incubi ispirati a famosi classici del cinema in bianco e nero come Quarto potere, Fino all'ultimo respiro, Jules e Jim, Un uomo, una donna, Persona, Il posto delle fragole, L'angelo sterminatore e Otto e mezzo.

Quarantanovesimo, così pare, film di Woody Allen, contro il quale non posso e non voglio infierire, per rispetto e per quanto fatto in un passato ormai lontano. L'ennesima commedia che tratta dei soliti argomenti, con un cast internazionale (soprattutto perché ho l'impressione che nessun attore o attrice statunitense voglia lavorare con lui, almeno in questo momento), che fa sorridere qua e là, ma lascia l'amaro in bocca, se, appunto, si pensa al passato.

Forty-ninth, so it seems, Woody Allen's film, against which I can't and won't rage, out of respect and for what was done in a now distant past. Yet another comedy that deals with the usual topics, with an international cast (especially since I have the impression that no American actor or actress wants to work with him, at least at this moment), which makes you smile here and there, but leaves a bitter taste in the mouth, if, in fact, one thinks of the past.

20230601

L'invasione degli ultracorpi

Invasion of the Body Snatchers - Di Don Siegel (1956)
Giudizio sintetico: da vedere (4/5)


Uno psichiatra, il dottor Hill, viene chiamato al pronto soccorso di un ospedale di Los Angeles, dove è tenuto in custodia un uomo molto agitato. L'uomo si identifica come medico e racconta, in flashback, gli eventi che hanno portato al suo arresto e al suo arrivo in ospedale. Nella vicina città di Santa Mira, il dottor Miles Bennell vede un certo numero di pazienti che apparentemente soffrono della sindrome di Capgras, la convinzione che i loro parenti siano stati sostituiti da impostori dall'aspetto identico. Di ritorno da un viaggio incontra la sua ex fidanzata, Becky Driscoll, da poco tornata in città dopo il divorzio. La cugina di Becky, Wilma, esprime la stessa paura nei confronti di suo zio Ira, con cui vive.

Tratto dall'omonimo romanzo di Jack Finney, del 1954, e realizzato con un budget risicato anche per quei tempi, il film di Siegel è probabilmente uno dei più grandi film di fantascienza mai concepiti, a discapito del finale fin troppo conciliante (quello del libro è comunque positivo, ma diverso) voluto dalla produzione. Grande atmosfera claustrofobica, ottima metafora della contrapposizione in blocchi, gustoso bianco e nero.

Based on Jack Finney's 1954 novel of the same name, and made on a tight budget even for those times, Siegel's film is probably one of the greatest science fiction films ever conceived, to the detriment of the all too conciliatory ending (that of the book is still positive, but different) wanted by the production. Great claustrophobic atmosphere, excellent metaphor of the juxtaposition in blocks, tasty black and white.

20230531

Previsto

Foregone - In Flames (2023)


Il quattordicesimo album in studio della band svedese, segna l'ingresso in formazione del chitarrista ritmico Chris Broderick, peraltro già con loro in tour dal 2019, portando quindi a 3 su 5 gli statunitensi nella formazione stessa. Ma, tralasciando le amenità, andiamo velocemente al succo della questione: che cosa si chiede ad un disco degli In Flames? E' piuttosto ovvio che la risposta cambierà a seconda di chi è chiamato a rispondere. La mia è "esattamente questo". Un disco potente, ben bilanciato, dove il death metal è talmente melodico da sconfinare nell'alternative metal, per una band che, dopo 33 anni, può tranquillamente fare quel che vuole, e che magari non va idolatrata, ma che soddisfa le orecchie di un metallaro medio (come me) al giorno d'oggi.
The fourteenth studio album of the Swedish band marks the entry into the formation of rhythm guitarist Chris Broderick, who has already been on tour with them since 2019, thus bringing the Americans to 3 out of 5 in the formation itself. But, leaving aside the amenities, let's quickly get to the heart of the matter: what do you ask of an In Flames album? It is quite obvious that the answer will change depending on who is called to answer. Mine is "exactly that". A powerful, well-balanced record, where death metal is so melodic that it borders on alternative metal, for a band that, after 33 years, can easily do whatever it wants, and that maybe shouldn't be idolized, but that satisfies the ears of an average metalhead (like me) nowadays.

Azul-corvo

Blu corvino - Di Adriana Lisboa (2010)

Quando sua madre muore, la tredicenne Vanja rimane senza famiglia e senza sapere chi sia, dove appartenga e cosa dovrebbe fare. Decisa a ritrovare il padre biologico per colmare il vuoto che è apparso così all'improvviso nella sua vita, Vanja decide di lasciare Rio de Janeiro per vivere in Colorado con il suo patrigno, un ex guerrigliero noto per il suo passato violento. Da lì va alla ricerca del padre biologico, ripercorrendo le orme della madre e scoprendo gradualmente la verità su se stessa.

Se non ricordo male, ho letto questo libro, il primo di lei che mi è capitato, conosciuto grazie ad una segnalazione su una rivista, in un pomeriggio. Avidamente, un po' come lo stile di scrittura di questa scrittrice di origine brasiliana (con passaporto statunitense) 52enne, anche musicista e che ha vissuto, oltre che in Brasile e negli USA (da qui il sospetto che la storia sia almeno parzialmente autobiografica), anche in Francia ed in Nuova Zelanda. Un libro molto bello, un romanzo di formazione scritto con uno stile moderno ma ugualmente toccante e coinvolgente.

If I remember correctly, I read this book, the first of hers that I've come across, known thanks to a report in a magazine, in one afternoon. Avidly, a bit like the writing style of this 52-year-old female writer of Brazilian origin (with a US passport), also a musician and who has lived, as well as in Brazil and in the USA (hence the suspicion that the story is at least partially autobiographical), also in France and New Zealand. A very beautiful book, a bildungsroman written with a modern but equally touching and engaging style.

20230530

Desiderio, voglio trasformarmi in te

Desire, I Want to Turn Into You - Caroline Polachek (2023)


Bisogna arrandersi all'evidenza che anche il pop è cresciuto, si è evoluto, si è a volte autonutrito (non ci sentite, "sotto" l'apertura di Welcome to My Island, l'hey hey hey di Don't You (Forget About Me) degli indimenticabili Simple Minds? E mi fermo qui, perché questo disco è pieno di riferimenti, a meno che non siano plagi), ma ha pure trovato linfa vitale in molti artisti che hanno contribuito ad anteporre "art" alla definizione "pop". Caroline Polachek, qui al quarto disco, è una di questi artisti. E questo disco è uno di quei dischi per il quale occorrono molti ascolti, cosa che, se fosse semplicemente pop, sarebbe un controsenso. In 45 minuti e poco più, con dodici tracce, la 37enne nata a New York da una famiglia ebrea aschenazita (quindi, per i complottisti, di quelle che comandano il mondo), infanzia a Tokyo e adolescenza in Connecticut, riesce ad infilarci di tutto, in un modo sorprendentemente elegante, stiloso ed intelligente. E' proprio il caso di dire che è l'anello di congiunzione tra Dido e Grimes, che, manco a farlo apposta, sono entrambe su Fly to You. Pop si, ma di livello (molto) superiore.
We have to surrender to the evidence that even pop has grown, evolved, has sometimes self-nourished (don't you hear us, "under" the opening of Welcome to My Island, the hey hey hey of Don't You (Forget About Me) by the unforgettable Simple Minds? And I'll stop here, because this record is full of references, unless they're plagiarisms), but it has also found lifeblood in many artists who have contributed to putting "art" before the definition "pop ". Caroline Polachek, here on the fourth disc, is one of these artists. And this album is one of those albums that requires many listens, which, if it were simply pop, would be a nonsense. In 45 minutes and a little more, with twelve tracks, the 37-year-old born in New York from an Ashkenazi Jewish family (therefore, for conspiracy theorists, one of those who rule the world), childhood in Tokyo and adolescence in Connecticut, manages to slip in everything, in a surprisingly elegant, stylish and intelligent way. It is appropriate to say that it is the link between Dido and Grimes, who, needless to do it on purpose, are both on Fly to You. Pop yes, but of a (much) higher level.

Gli ammutinati del Bounty

Mutiny on the Bounty - Di Lewis Milestone (1962)
Giudizio sintetico: da vedere (4/5)


Nell'anno 1787, il Bounty salpa dalla Gran Bretagna per Tahiti sotto il comando del capitano William Bligh. La sua missione è raccogliere una nave carica di alberelli dell'albero del pane e trasportarli in Giamaica. Il governo spera che le piante prosperino e forniscano una fonte di cibo economica per gli schiavi. Il viaggio inizia con difficoltà con la scoperta che manca del formaggio. Il marinaio John Mills accusa Bligh, il vero ladro, e Bligh fa fustigare brutalmente Mills per aver mostrato disprezzo al suo ufficiale superiore, mossa che è accolta con disgusto del suo secondo in comando, il primo tenente Fletcher Christian, proveniente da una famiglia altolocata e rispettata. Il tono per i mesi a venire è segnato dalla minacciosa dichiarazione di Bligh: "La crudeltà con uno scopo non è crudeltà, è efficienza". L'aristocratico Christian è profondamente offeso dal suo ambizioso capitano. Bligh cerca di raggiungere Tahiti prima tentando la rotta più breve in direzione ovest intorno a Capo Horn, un incubo per la navigazione. La strategia fallisce e il Bounty torna indietro verso est, facendo perdere alla missione molto tempo prezioso. Con determinazione, Bligh recupera il tempo perduto spingendo più forte l'equipaggio e tagliando le loro razioni.

Basato sull'omonimo romanzo di Charles Nordhoff e James Norman Hall (dal quale era già stato tratto un film nel 1935 con Clark Gable), il film ebbe una produzione estremamente travagliata, si crearono inimicizie sul set, una comparsa rimase persino uccisa durante una scena in mare, la sceneggiatura veniva costantemente riscritta, Marlon Brando ebbe una parte importantissima in tutto questo (e l'ambientazione ebbe un grande impatto sulla sua vita personale). Eppure, Gli ammutinati del Bounty è un grande film, spettacolare, con sottotesti non trascurabili e grandi interpretazioni.

Based on the novel of the same name by Charles Nordhoff and James Norman Hall (from which a film had already been made in 1935 with Clark Gable), the film had an extremely troubled production, enmities were created on the set, an extra was even killed during a scene at sea, the script was constantly being rewritten, Marlon Brando played a huge part in all of this (and the setting had a big impact on his personal life). Still, Mutiny on the Bounty is a great film, spectacular, with not inconsiderable subtexts and great performances.

20230529

Ecco perché

This Is Why - Paramore (2023)


La trasformazione dei Paramore, ormai sempre più creatura di Hayley Williams (una voce sempre più bella, tra l'altro, ricca di sfumature, e che spazia tra le ottave con una certa nonchalance), continua imperterrita. Stavolta (a sei anni dal precedente disco e per la prima volta con una line up identica allo stesso precedente album) dicono che hanno preso come riferimento i Bloc Party, band che a mio modesto giudizio è ormai in parabola discendente. Nessun problema: qui, sempre a mio giudizio, siamo da altre parti. E il bello è che è un "luogo" difficile da descrivere. Canzoni molto diverse tra di loro, dove c'è del post punk mescolato con una dance derivativa dal punk stesso, c'è ovviamente dell'alternative rock, ci sono strizzate d'occhio a David Byrne e ai suoi Talking Heads, e altre alla new wave, fin nelle sue derivazioni più moderne (e qui, effettivamente, si torna ai Bloc Party, ma non solo). Il risultato è un disco, appunto, indefinibile, sfaccettato, stratificato, che conserva ancora, qua e là, l'irruenza dei primi Paramore, e viene "diretto" con gran cipiglio dalla Williams, appunto, in grado di spaziare tra i generi grazie alla sua voce sempre più versatile, e pure di scrivere delle liriche senza filtri, mai banali. Un disco che va ascoltato più volte, e non liquidato sommariamente, come avevo fatto inizialmente pure io.
The transformation of Paramore, now more and more a creature owned by Hayley Williams (an ever more beautiful voice, among other things, full of nuances, and which ranges between the octaves with a certain nonchalance), continues undaunted. This time (six years after the previous album and for the first time with a line up identical to the same previous album) they say that they have taken Bloc Party as a reference, a band that in my humble opinion is now on a downward trend. No problem: here, again in my opinion, we are elsewhere. And the beauty is that it is a "place" that is difficult to describe. Very different songs, where there is post-punk mixed with a dance derived from punk itself, there is obviously alternative rock, there are nods to David Byrne and his Talking Heads, and others to the new wave, down to its most modern derivations (and here, effectively, we return to the Bloc Party, but not only). The result is an indefinable, multifaceted, stratified album which still retains, here and there, the vehemence of the first Paramore, and is "directed" with a great frown by Williams, in fact, able to range between genres thanks to her increasingly versatile voice, and also to write lyrics without filters, never trivial. A record that must be listened to several times, and not summarily dismissed, as I did initially too.

Викинг (Vichingo)

Viking - Di Andrej Kravčuk (2016)
Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)

Dopo la morte di suo padre, Svyatoslav I, sovrano della Rus' di Kiev, il giovane principe Vladimir è costretto all'esilio attraverso il mare ghiacciato in Svezia per sfuggire al suo infido fratellastro Yaropolk, che ha ucciso l'altro fratello Oleg e conquistato l'intero territorio. Il vecchio guerriero Sveneld convince Vladimir a riunire una forza di mercenari vichinghi guidati da un capo svedese, sperando di riconquistare Kiev da Yaropolk.

Avendo visto questo film prima della guerra russo-ucraina ma parlandone adesso, il fatto che sia una produzione russa, questa sorta di biografia romanzata e spettacolarizzata del personaggio storico di Vladimir I di Kiev, fa sorridere (perché smentisce tutte le bugie storiche con le quali Putin vorrebbe giustificare l'aggressione). Detto questo, film sufficiente, che tra l'altro, avendo nei panni del protagonista il russo Danila Kozlovsky, sembra quasi uno spinoff della serie quasi omonima.

Having seen this film before the Russo-Ukrainian war but talking about it now, the fact that it is a Russian production, this sort of fictionalized and spectacularized biography of the historical figure of Vladimir I of Kiev, makes us smile (because it denies all the historical lies with which Putin would like to justify the aggression). Having said that, film just sufficient, which among other things, having the Russian actor Danila Kozlovsky as the protagonist, almost seems like a spinoff of the almost homonymous series.

20230528

Corvo

Raven - Kelela (2023)


Il secondo, e molto atteso da chi (come me) la segue fin dagli inizi, album di Kelela, conferma tutto quello che avevo detto in occasione del suo primo EP e del suo album di debutto: un disco elegantissimo di ambient pop, con elementi di breakbeat, 2 step e RNB, con liriche orgogliosamente queer. Una voce, e scusate se l'ho già detto più volte, meravigliosa, per un disco che va ascoltato attentamente, per capirne la sofisticatezza.
The second album by Kelela, eagerly awaited by those (like me) who have followed her since the beginning, confirms everything I said on the occasion of her first EP and her debut album: a very elegant album of ambient pop, with elements of breakbeat, 2 step and RNB, with proudly queer lyrics. A voice, and sorry if I've already said it many times, wonderful, for a record that must be listened to carefully, to understand its sophistication.

I cannoni di Navarone

The Guns of Navarone - Di J. Lee Thompson (1961)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)


Nel 1943, le potenze dell'Asse pianificano un assalto all'isola di Leros, dove sono abbandonati 2.000 soldati britannici, per mostrare la loro forza militare e convincere la neutrale Turchia a unirsi a loro. Il salvataggio da parte della Royal Navy è impedito da due enormi cannoni di grosso calibro diretti dal radar sulla (immaginaria) vicina isola di Navarone. Quando i bombardamenti aerei falliscono, i servizi segreti alleati radunano un commando per infiltrarsi a Navarone e distruggere i cannoni. Guidata dal maggiore Roy Franklin, la squadra è composta dal capitano Keith Mallory, una famosa spia e ufficiale del Long Range Desert Group (LRDG); il colonnello Andrea Stavros dell'esercito greco; Il migliore amico di Franklin, il caporale Miller, esperto di esplosivi ed ex insegnante di chimica; il greco-americano Spyros Pappadimos, originario di Navarone; e "The Butcher of Barcelona" Brown, un ingegnere ed esperto combattente con i coltelli.

Come si dice in gergo dalle mie parti, un filmone, da parte dell'ottimo regista inglese, che dopo questo diresse Cape Fear (l'originale) e un paio di sequel del franchise Planet of the Apes, che riesce a gestire un super cast e regalare un film muscolare di oltre due ore e mezzo di durata. Avrà pure dei difetti, ma che spettacolo.

As they say in the jargon where I come from, a "filmone" (big film), by the excellent English director, who after this directed Cape Fear (the original) and a couple of sequels of the Planet of the Apes franchise, who manages to handle a super cast and give away a muscle film of more than two and a half hours in duration. It may have flaws, but what a show.

20230527

Cronico

Chronic - Di Michel Franco (2015)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)


Vediamo David per la prima volta nella sua macchina, mentre aspetta fuori da una casa. Una giovane donna esce di casa, sale in macchina e se ne va; David la segue. Successivamente viene visto guardare le foto di Nadia Wilson su Facebook, la stessa persona che stava seguendo. Scopriamo che David è un infermiere. La sua prima paziente è Sarah, che sta morendo di AIDS. La lava e la veste teneramente e gestisce le sue attività quotidiane; ad esempio, manda via la sua famiglia in visita quando ha bisogno di riposo e aiuta a preparare i pasti per lei. Un giorno arriva al lavoro per scoprire che Sarah è morta. Entra nella camera da letto dove è morta, la pulisce e la veste un'ultima volta. Partecipa al suo funerale, dove sua nipote gli chiede se è libero di parlare di sua zia, ma lui rifiuta. Più tardi è in un bar dove inizia a conversare con una giovane ragazza da poco fidanzata. Le dice che è stato sposato per 21 anni, che sua moglie si chiamava Sarah e che è morta di AIDS.

Primo film non girato in Messico dall'ottimo regista messicano, primo con Tim Roth protagonista (col quale evidentemente è nato un feeling, visto che torneranno a girare insieme). Solita tensione angosciante e temi scottanti ma accennati, un approccio che lascia molto allo spettatore, e che lo sfida a confrontarsi appunto, con argomenti difficilissimi.

The first film not shot in Mexico by the excellent Mexican director, the first with Tim Roth as the protagonist (with whom a feeling was evidently born, given that they will return to shoot together). Usual distressing tension and burning but hinted themes, an approach that leaves a lot to the viewer, and which challenges him to deal precisely with very difficult topics.

20230526

Gemelli

Géminis - Di Albertina Carri (2005)

Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)



Meme e Jeremías vivono circondati da un ambiente familiare disfunzionale. A Daniel, un padre quasi assente, si contrappone una struttura matriarcale gestita da Lucía, una madre tanto possessiva quanto prepotente, piena di pretese, che crede di avere tutto in ordine secondo i parametri e i costumi di una tipica argentina dell'alta borghesia famiglia mentre lei non vede cosa succede sotto il suo naso, nella sua stessa casa. Ezequiel, il fratello maggiore della famiglia, arriva dalla Spagna per sposarsi davanti agli occhi orgogliosi dei suoi genitori. La presenza di Ezequiel e della sua ragazza Montse rivelerà la fragilità dell'ordine immacolato, ma l'influenza dell'amore resiste nonostante la moralità imposta.

Mi ha ricordato i temi dei primi film del messicano Michel Franco, questo terzo film della anche attivista LGBTIQ argentina. Atmosfera disturbante e ottime prove recitative. Non male.

It reminded me of the themes of Mexican Michel Franco's early films, this third film by also the Argentinian LGBTIQ activist. Disturbing atmosphere and excellent acting performances. Not bad.

20230525

L'uomo chiamato Cavallo ritorna, e ritorna ancora

The Return of a Man Called Horse - Di Irvin Kershner (1976)
Triumphs of a Man Called Horse - Di John Hough (1983)
Giudizi sintetici: si può vedere (2,5/5); si può perdere (2/5)

Delle guide con il sostegno del governo costringono i Sioux Mani Gialle a lasciare la loro terra sacra. Gli indiani si ritirano, ma aspettano che la punizione soprannaturale scenda sui loro usurpatori. John Morgan, ottavo conte di Kildare, che ha vissuto con la tribù per anni ed è conosciuto come Cavallo, lascia la sua fidanzata inglese e la sua tenuta e torna in America, dove scopre che il popolo della Mano Gialla è stato in gran parte massacrato o ridotto in schiavitù dal commercianti bianchi senza scrupoli e le loro coorti indiane.


Ormai sulla sessantina, l'Uomo chiamato Cavallo è il capo dei Sioux ed è molto odiato dagli uomini bianchi perché "molti bianchi sono morti per i trucchi che ha insegnato ai Sioux". Il governo chiama Cavallo per i colloqui di pace, ma un misterioso cecchino uccide Cavallo e la sua guardia del corpo dopo l'incontro.


Due sequel piuttosto deboli, purtroppo, per un film originale di grande spessore. Come da giudizio sintetico, il secondo, con un piccolo sforzo, si può anche vedere, ma vi sconsiglio assolutamente il terzo, che doveva essere diretto addirittura da Peckinpah. Forse è meglio mantenere un grande ricordo, e vedersi solo l'originale.

Two rather weak sequels, unfortunately, for an original film of great depth. As per the synthetic judgment, the second, with a little effort, can also be seen, but I absolutely advise against the third, which was even supposed to be directed by Peckinpah. Maybe it's better to keep a great memory, and only see the original.

20230524

Forma di cannibalismo praticata a spese del proprio gruppo etnico o tribale.

Endocannibalismo - Stormo (2023)


Quarto album per la band di Feltre, ormai una sicurezza e senza dubbio, una delle più belle e interessanti realtà dell'underground metal italiano. Nonostante la loro proposta musicale sia decisamente radicata in un hardcore punk di stile anni '90, i ragazzi sono pieni di energia, il disco e molto carico, e a me piace sostenerli.
Fourth album for the band from Feltre, by now a certainty and without a doubt, one of the most beautiful and interesting realities of the Italian underground metal. Although their musical proposal is definitely rooted in a 90s style hardcore punk, the guys are full of energy, the record is very charged, and I like to support them.

Osterman

The Osterman Weekend - Di Sam Peckinpah (1983)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)


Il direttore della CIA Maxwell Danforth guarda una registrazione dell'agente Laurence Fassett e sua moglie che fanno sesso. Quando Fassett va a fare la doccia, due assassini del KGB entrano nella camera da letto e uccidono sua moglie. La CIA aveva infatti sanzionato la sua uccisione. Fassett, ignaro del coinvolgimento del suo datore di lavoro, è consumato dal dolore e dalla rabbia. Dà la caccia agli assassini, scoprendo infine una rete di spie sovietiche nota come Omega. Fassett indica tre uomini come i migliori agenti Omega: il produttore televisivo Bernard Osterman, il chirurgo plastico Richard Tremayne e il commerciante di borsa Joseph Cardone. Anziché che arrestare i tre membri, cosa che allarmarebbe il KGB, Fassett propone al direttore della CIA di arruolare uno di loro, facendolo "passare" dalla parte dell'Occidente, per sbrogliare l'intera rete in modo più efficiente. Fassett vede un'opportunità in John Tanner, un controverso giornalista televisivo molto critico nei confronti degli abusi di potere del governo. Tanner è stato amico intimo dei tre uomini da quando tutti e quattro erano a Berkeley insieme, e Fassett crede che Tanner possa arruolare con successo uno di loro.

Basato sul libro omonimo di Robert Ludlum, l'ultimo film di Peckinpah (uscito un anno prima della sua morte) è un ottimo thriller carico di suspense, e al tempo stesso, surreale, visionario, quasi lynchiano, cosa che non piacque ai critici (e neppure al pubblico). Eppure, è un ottimo testamento di un regista che ha fatto della violenza, delle sue ragioni e degli effetti sull'essere umano, il suo leitmotiv.

Based on Robert Ludlum's book of the same name, Peckinpah's last film (released a year before his death) is an excellent thriller full of suspense, and at the same time, surreal, visionary, almost lynchian, something that critics didn't like (nor to the public). Still, it's an excellent testament to a director who has made violence, its reasons and effects on human beings, his leitmotiv.

20230523

Singolo

Mono + Gggolddd, 16 maggio, Cinema Perla, Bologna


Nel giorno che precede il disastro in Romagna, eccomi nuovamente a Bologna, stavolta al Cinema Perla, per un concerto che fino a poco prima dell'inizio stava per essere rimandato, proprio per il maltempo. Sarà anche per quello che il pubblico non è così numeroso. Sono qui per gli olandesi Gggolddd, che aprono per un set di circa tre quarti d'ora, basato ovviamente soprattutto sul loro ultimo This Shame Should Not Be Mine, con qualche brano riarrangiato (notevole la conclusiva On You, introdotta da Milena Eva, la cantante e leader, spiegando che, come gran parte della sua produzione lirica, si basa sullo stupro da lei subito alcuni anni addietro), penalizzati dalla poca dinamicità sul palco, bilanciati dalla grande voce della cantante e dal suo magnetismo. Il piatto principale sono i giapponesi Mono, esperienza pluri-ventennale e suono massiccio, flemmatici sul palco quanto devastanti quando aprono il gas. Otto brani, che spaziano lungo tutto il loro vasto repertorio, e un approccio che mi ricorda moltissimo quello dei Mogwai per come alternano "bastone e carota" musicalmente, passando da momenti prettamente shoegaze di grandissima classe ad altri aggressivi e noise.
On the day before the disaster in Romagna, here I am again in Bologna, this time at the Cinema Perla, for a concert that until just before the start was about to be postponed due to the bad weather. It will also be why the public is not so numerous. I'm here for the Dutch Gggolddd, who open for a set of about three quarters of an hour, obviously based above all on their latest This Shame Should Not Be Mine, with some rearranged songs (remarkable the final On You, introduced by Milena Eva, the singer and leader, explaining that, like a large part of her opera production, it is based on the rape she suffered a few years ago), penalized by the lack of dynamism on stage, balanced by the great voice of the singer and her magnetism. The main dish is the Japanese Mono, over twenty years of experience and massive sound, as phlegmatic on stage as devastating when they open the gas. Eight songs, ranging throughout their vast repertoire, and an approach that reminds me very much that of Mogwai for how they alternate "carrot and stick" musically, passing from purely shoegaze moments of great class to other aggressive and noisy ones.

Convoglio

Convoy - Di Sam Peckinpah (1978)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)


Nel deserto dell'Arizona, il camionista Martin "Rubber Duck" Penwald viene superato da una donna su una Jaguar XK-E, poi si imbatte in altri camionisti Pig Pen/Love Machine e Spider Mike, quando un altro camionista li informa tramite il C.B. che sono pronti ad aumentare la loro velocità. Il camionista risulta essere lo sceriffo "Dirty Lyle" Wallace, un nemico di lunga data di Rubber Duck, che estorce loro 70 dollari ciascuno. I camionisti si dirigono al Glide-In di Rafael, dove la ex fidanzata di Duck e adesso moglie di Lyle, Violet, lavora come cameriera. C'è anche Melissa, l'autista della XK-E; la sua Jaguar si è rotta e ha dovuto venderla insieme ad alcune delle sue cose nel tentativo di raggiungere Dallas, mentre è in viaggio per cercare lavoro. Duck offre un passaggio a Melissa; Violet non è impressionata e lo prende da parte per fargli un regalo di compleanno speciale. Mentre sono via, Wallace si presenta al Glide-In per controllare delle targhe. Pig Pen e Spider Mike iniziano a prendere in giro Wallace tramite la radio CB della stazione base del ristorante, portando Wallace a tentare di arrestare Spider Mike per vagabondaggio. Duck entra e cerca di appianare le cose, ma Mike prende a pugni Wallace, provocando una rissa nella tavola calda quando alcuni soldati arrivano per assistere Wallace. I camionisti assortiti prevalgono e decidono di dirigersi verso il confine di stato per evitare il processo.

Penultimo film di Peckinpah, fin troppo simile a Duel di Spielberg, ha grossi difetti e molta confusione. Come spesso accade, ebbe molto successo al botteghino, ma non è sicuramente uno dei migliori film del regista.

Peckinpah's penultimate film, all too similar to Spielberg's Duel, has major flaws and a lot of confusion. As is often the case, it was very successful at the box office, but it is definitely not one of the director's best films.

20230522

Grande coraggioso

Big Brave + Aicher + Long Gone, 30 aprile 2023, Circolo DEV, Bologna


Finalmente riesco a vedere il famigerato Circolo DEV, due stanze grandi in centro a Bologna in una traversa di via Irnerio. Quando arrivo, la band sta mangiando una pizza nei cartoni, giusto fuori dal locale, dove si sentono dei suoni, probabilmente il soundcheck della band italiana che aprirà stasera. Atmosfera molto rilassata ed amichevole, aprono appunto i milanesi Long Gone, band che si capisce provenire dal punk hardcore ma adesso rilassata verso uno slowcore apprezzabile, ma abbastanza prevedibile. Dopo di loro è la volta di Aicher, progetto solista di Liam Andrews, bassista e cantante degli australiani My Disco, una roba molto elettronica e di un certo effetto, ma a mio parere, non imprescindibile. La scelta è frutto, in piccolo, di un trend che adesso va molto per la maggiore, per risparmiare ed ammortizzare i costi dei tour: lo stesso bassista fa da musicista aggiunto ai Big Brave, che quindi stasera si presentano con una formazione che potremmo definire "classica", basso, due chitarre (una suonata dalla cantante, con la voce tremendamente simile a quella di Anna von HausswolffRobin Wattie) e batteria. Ero molto curioso di vederli all'opera, e non ne sono rimasto deluso: l'impatto è quello di una sorta di Melvins con tocchi noise anche piuttosto marcati, un muro del suono imponente. La scaletta è presto descritta: quella dell'ultimo Nature Morte, snocciolato esattamente nella stessa cronologia. Finiscono ringraziando i presenti e i gestori per averli "viziati". Io rientro in albergo riflettendo sulla differenza che passa tra chi a quasi 60 anni va a vedere i concerti da 40 persone, e chi a 40 anni va a vedere quelli di pensionati famosi che riempiono gli stadi.
Finally I can see the notorious Circolo DEV, two large rooms in the center of Bologna in a side street of via Irnerio. When I arrive, the band is eating pizza to go, right outside the club, where sounds are heard, probably the soundcheck of the Italian band that will open tonight. Very relaxed and friendly atmosphere, the openers are Long Gone from Milan, a band that can be understood as coming from hardcore punk but now relaxed towards an appreciable, but quite predictable slowcore. After them it's the turn of Aicher, a solo project by Liam Andrews, bassist and singer of the Australian My Disco, a very electronic stuff with a certain effect, but in my opinion, not essential. The choice is the result, in a small way, of a trend that is now very popular, to save money and amortize the costs of the tours: the same bassist acts as an added musician to the Big Brave, which therefore tonight present themselves with a line up that we could define "classic", bass, two guitars (one played by the singer, with a voice tremendously similar to that of Anna von Hausswolff, Robin Wattie) and drums. I was very curious to see them at work, and I wasn't disappointed: the impact is that of a sort of Melvins with even rather marked noise touches, an imposing wall of sound. The set list is easily described: that of the last Nature Morte, performed in exactly the same chronology. They end by thanking those present and the managers for having "spoiled" them. I go back to the hotel reflecting on the difference between those who are almost 60 years old go to see concerts for 40 people, and those of 40 years old go see famous retirees who fill stadiums.

La Croce di Ferro

Cross of Iron - Di Sam Peckinpah (1977)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)


Il caporale Rolf Steiner è un soldato veterano della Wehrmacht sul fronte orientale della seconda guerra mondiale. Durante un raid riuscito su una postazione di mortaio nemica, il suo plotone di ricognizione cattura un giovane soldato russo. Mentre il plotone torna alle linee amiche, il capitano Stransky arriva per prendere il comando del battaglione di Steiner. Il comandante del reggimento, il colonnello Brandt, si chiede perché Stransky abbia chiesto di essere trasferito alla testa di ponte di Kuban da doveri più comodi nella Francia occupata. Stransky dice con orgoglio a Brandt e all'aiutante del reggimento, il capitano Kiesel, che ha fatto domanda per il trasferimento al servizio di prima linea in Russia in modo da poter vincere la Croce di ferro. Stransky incontra Steiner mentre torna dalla pattuglia e ordina di sparare al prigioniero. Steiner rifiuta e il caporale Schnurrbart porta il ragazzo a nascondersi. Steiner fa rapporto a Stransky poco dopo, dove viene informato della sua promozione a sergente maggiore. Dopo l'incontro Stransky capisce che il suo aiutante, il tenente Triebig, è un omosessuale nascosto, il che è un reato di pena di morte nell'esercito tedesco.

Tratto dal libro del 1957 Das geduldige Fleisch di Willi Heinrich, e film che a sua volta ha ispirato Inglourious Basterds di Tarantino, La croce di ferro ci mostra un Peckinpah quasi ai suoi livelli apicali, a dispetto delle recensioni d'epoca (che, ad onor del vero, furono buone, così come la ricezione del pubblico, in Europa, e poco buone negli US). Come ebbe a dire il grande Orson Welles, un grande film anti-bellico, con una bellissima caratterizzazione dei personaggi. Da riscoprire.

Based on the 1957 book Das geduldige Fleisch by Willi Heinrich, and the film which in turn inspired Tarantino's Inglourious Basterds, Cross of Iron shows us a Peckinpah almost at his apex levels, in spite of the period reviews (which, for to tell the truth, they were good, as well as the reception of the public, in Europe, and not very good in the US). As the great Orson Welles said, a great anti-war film, with a beautiful characterization of the characters. To rediscover.

20230521

Cielo vuoto di stelle

Sky Void of Stars - Katatonia (2023)


Dal punto di vista strettamente biografico, non c'è molto da aggiungere rispetto a quanto vi dissi parlando del precedente City Burials, se non che, non potendo andare in tour a causa della pandemia, la band si è concentrata da una parte a pubblicare materiale già edito, un nuovo album dal vivo, Dead Air (2020), una compilation, Mnemosynea (2021) e un cofanetto del primo materiale della band, Melancholium (2022), e a registrarne di nuovo. Il risultato è questo Sky Void of Stars, dove il metal pian piano scompare, rimane l'eleganza, e qua e là, si apprezzano episodi interessanti, come l'avvolgente e ritmata Birds. Il resto non esalta più di tanto.
From a strictly biographical point of view, there isn't much to add compared to what I told you while I was talking about the previous album City Burials, except that, not being able to go on tour due to the pandemic, the band concentrated on the one hand on releasing material already known, a new live album, Dead Air (2020), a compilation, Mnemosynea (2021) and a box set of the band's first material, Melancholium (2022), and to record new material. The result is this Sky Void of Stars, where the metal slowly disappears, elegance remains, and here and there, interesting episodes are appreciated, such as the enveloping and rhythmic Birds. The rest doesn't exalt that much.

Gruppo scelto di assassini

The Killer Elite - Di Sam Peckinpah (1975)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)


Mike Locken e George Hansen sono amici di lunga data e partner professionali, agenti della Communications Integrity (ComTeg), un'agenzia di intelligence privata che gestisce incarichi segreti per la CIA. Alla fine del loro ultimo incarico, Hansen tradisce Locken uccidendo il loro cliente e sparando a Locken al ginocchio e al gomito, "pensionandolo" di fatto. Dopo mesi di dolorosa riabilitazione, Locken indossa un apparecchio metallico, ma è in grado di camminare con un bastone. Dopo essere stato dimesso dall'ospedale, Locken va a vivere con la sua infermiera, Amy, per continuare la sua terapia. Con il passare dei mesi, Locken si sottopone a un serio addestramento di arti marziali con un bastone, diventandone esperto mentre giura vendetta contro Hansen per il suo tradimento.

Basato sul romanzo Monkey in the Middle (successivamente ripubblicato con il titolo del film) di Robert Syd Hopkins con lo pseudonimo di Robert Rostand, il film fu affidato a Peckinpah (che ormai si era alienato le simpatie di tutti gli studios) direttamente dal capo della United Artists Mike Medavoy, che funse anche da tutor. Buon film con ottimo ritmo, era impossibile altrimenti, ma lontano dalle profondità dei suoi lavori migliori.

Based on the novel Monkey in the Middle (subsequently republished under the film title) by Robert Syd Hopkins under the pseudonym Robert Rostand, the film was entrusted to Peckinpah (who by now had alienated all the studios) directly from the head of United Artists Mike Medavoy, who also served like a tutor. Good film with excellent pace, it was impossible otherwise, but far from the depths of his best works.

20230520

Il presagio

Omen - Di Richard Donner (1976)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)


Il diplomatico americano Robert Thorn e sua moglie Kathy vivono a Roma, dove lei dà alla luce un bambino che muore. Il cappellano dell'ospedale padre Spiletto convince Robert ad adottare segretamente un bambino la cui madre è appena morta di parto. Robert non dice a Kathy che il bambino non è loro. Lo chiamano Damien. Cinque anni dopo, Robert è ambasciatore nel Regno Unito quando eventi misteriosi affliggono i Thorn: un minaccioso Rottweiler appare a casa loro, la tata di Damien si impicca pubblicamente durante la festa del suo quinto compleanno, la nuova tata, la signora Baylock, arriva senza preavviso, Damien resiste violentemente all'ingresso in chiesa, e la presenza di Damien terrorizza gli animali in un parco faunistico. Padre Brennan mette in guardia Robert sulle origini di Damien, suggerendo che non è umano e insistendo che Robert prenda la Comunione. Dice a Robert che Damien è il figlio di Satana, che Kathy è incinta e che lo stesso Damien ucciderà suo fratello non ancora nato e i suoi genitori, a meno che non muoia. Successivamente, Brennan viene ucciso da un parafulmine che cade durante un temporale. Kathy dice a Robert che vuole un aborto, a cui lui si oppone. Damien fa cadere Kathy, ferendola e provocandole un aborto spontaneo.

Enorme successo al botteghino, 2 nominations agli Oscar, uno vinto (miglior colonna sonora), tre seguiti (1978, 1981 e 1991) e un rifacimento (2006), Gregory Peck nei panni del protagonista Robert Thorn, The Omen è un horror che gioca con le sacre scritture, e per pochissimo, non arriva alle vette del (per me) capolavoro L'esorcista. Mette sicuramente paura, questo è poco ma sicuro, al netto dei difetti di goffaggine, soprattutto verso il finale.

Huge box office success, 2 Oscar nominations, one win (best soundtrack), three sequels (1978, 1981 and 1991) and a remake (2006), Gregory Peck as the protagonist Robert Thorn, The Omen is a horror that plays with the holy scriptures, and nearly, it doesn't reach the heights of the (for me) masterpiece The Exorcist. It's definitely scary, that's for sure, net of clumsiness defects, especially towards the end.

20230519

Voglio la testa di Garcia

Bring Me the Head of Alfredo Garcia - Di Sam Peckinpah (1974)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)


Teresa, la figlia adolescente incinta di un potente signore del crimine messicano noto solo come El Jefe (spagnolo per "Il capo"), viene convocata davanti a suo padre e interrogata sull'identità del padre del suo bambino non ancora nato. Sotto tortura, identifica il padre come Alfredo Garcia, che El Jefe aveva preparato per essere il suo successore. Infuriato, El Jefe offre una taglia di 1 milione di dollari a chiunque "mi porti la testa di Alfredo Garcia". La ricerca va avanti per due mesi. A Città del Messico, una coppia di sicari impassibili e in giacca e cravatta, Sappensly e Quill, entrano in un saloon e incontrano Bennie, un ufficiale dell'esercito americano in pensione che si guadagna da vivere come pianista e direttore di un bar. Gli uomini chiedono di Garcia, credendo che avranno più fortuna nell'ottenere risposte da un collega americano. Bennie fa lo stupido, dicendo che il nome gli è familiare ma non sa chi sia Garcia. Si scopre che tutti nel bar sanno chi è Garcia; semplicemente non sanno dove si trova. Bennie incontra la sua ragazza, Elita, una cameriera in un motel dei bassifondi. Elita ammette di aver tradito Bennie con Garcia, che le aveva professato il suo amore, cosa che Bennie si rifiuta di fare. Elita gli dice che Garcia è morto in un incidente per guida in stato di ebbrezza la settimana precedente.

Film bizzarro, più horror che western. Non sorprende da Peckinpah, ma se da una parte non risulta certo il suo film migliore né il suo più significativo, dall'altra non è uno sforzo pensare che certamente, Quentin Tarantino e altri come lui, hanno attinto a piene mani da questo tipo di ibrido. Ottima Isela Vega nella parte di Elita.

Bizarre film, more horror than western. Not surprising from Peckinpah, but if on the one hand it is certainly not his best film nor his most significant, on the other it is not an effort to think that certainly, Quentin Tarantino and others like him, have drawn liberally from this type of hybrid. Excellent Isela Vega in the part of Elita.

20230518

Mentre la Luna riposa

As the Moon Rests - A.A. Williams (2022)


Dell'inglese A.A. Williams vi ho parlato già più volte, recensendo due suoi EP, due album e un live, un po' per scusarmi (prima di tutto con me stesso) per averla persa qualche anno fa, quando aprì, all'Alcatraz di Milano, per i Cult of Luna (e i Brutus), ma del resto, come sanno benissimo gli amici milanesi che erano con me, quello era "il miglior kepab di Milano". Scherzi a parte, ho avuto l'impressione che proprio il tour con i Cult of Luna abbia fortemente influenzato questo, che possiamo considerare il suo terzo album, mettendo nel conto anche Songs From Isolation, seppur album di cover. Anche dal vivo, il suono è potentissimo e massiccio, ed è un vero piacere, per chi come me ha bisogno della sua dose quotidiana di chitarra distorta, ascoltarlo. C'è poi la voce e la ricerca melodica, che rendono queste undici tracce davvero degne di nota. Un'artista che sta trovando la sua strada nel migliore dei modi.
Of the English A.A. Williams I have already spoken to you several times, reviewing two of his EPs, two albums and a live, a bit to apologize (first of all with myself) for having lost her gig a few years ago, when it opened, at Alcatraz in Milan, for Cult of Luna (and Brutus), but after all, as my friends from Milan who were with me know very well, that was "the best kepab in Milan". Seriously, I had the impression that the tour with Cult of Luna has strongly influenced this one, which we can consider his third album, also taking into account Songs From Isolation, albeit an album of covers. Even live, the sound is very powerful and massive, and it's a real pleasure for someone like me who needs his daily dose of distorted guitar to listen to him. Then there is the voice and the melodic research, which make these eleven tracks truly noteworthy. An artist who is finding her way in the best way.

Pat e Billy

Pat Garrett and Billy the Kid - Di Sam Peckinpah (1973)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)


Il film si apre nel 1909 (sebbene Pat Garrett sia stato ucciso nel 1908), vicino a Las Cruces, nel New Mexico. Garrett sta cavalcando con uomini che lavorano per il Santa Fe Ring, quando cade in un'imboscata e viene ucciso a freddo dai suoi soci, incluso un certo John W. Poe. Nel 1881 a Old Fort Sumner, New Mexico, William H. Bonney, noto come Billy the Kid, passa il tempo con gli amici sparando ai polli per divertimento. Un vecchio amico di Billy, Pat Garrett, arriva in città con il vice sceriffo JW Bell e si unisce al passatempo. Più tardi, bevendo qualcosa, Garrett informa Billy che l'elettorato lo vuole fuori dal paese e che tra cinque giorni, quando diventerà sceriffo della contea di Lincoln, farà partire Billy.

Altro film che Peckinpah si ritrovò a dirigere "in corsa", in sostituzione di Monte Hellman e coinvolto da James Coburn (qui eccezionale nei panni di Pat Garrett), non è esattamente pregno dei normali parametri peckinpahiani, ma è sostenuto da un grande cast e da un'atmosfera al tempo stesso moderna e western, iscrivendosi a modo suo nel genere revisionistico (appunto) del western.

Another film that Peckinpah found himself directing "on the run", replacing Monte Hellman and involved by James Coburn (here exceptional in the role of Pat Garrett), is not exactly imbued with the normal Peckinpahian parameters, but is supported by a great cast and gives an atmosphere that is both modern and western, subscribing in its own way to the revisionist genre (precisely) of the western.

20230517

An extremely small amount

Iota - Lous and the Yakuza (2022)


E' innegabile che continui ad ascoltare Lous and the Yakuza per la bellezza oserei dire accecante di Marie-Pierra Kakoma, ma è pure vero che c'è dell'eleganza innata nel suo mix di pop, RNB, trap e hip hop. Vellutato e sinuoso sono gli aggettivi che più si addicono anche a questo suo secondo album.
It's undeniable that I keep listening to Lous and the Yakuza for the dare I say blinding beauty of Marie-Pierra Kakoma, but it's also true that there's an innate elegance in her mix of pop, RNB, trap and hip hop. Velvety and sinuous are the adjectives that best suit her second album as well.

Mao

Mao Zedong. Dalla nascita alla Grande Rivoluzione
- Di Han Yuhai (2016)

Quando, il primo ottobre 1949, Mao, sulla porta di Piazza Tian'anmen proclamò la fondazione della Repubblica Popolare Cinese, la Cina era un Paese molto povero e arretrato. Il tasso di mortalità infantile era oltre il 200 per mille, l'aspettativa di vita media era di 35 anni, il tasso di analfabetismo tra gli adulti era di oltre l'80%. Dal 1949 al 1976, l'aspettativa di vita dei cinesi è passata da 35 a 67 anni. Oggi la Cina è il Paese che sta guidando l'economia mondiale. 

Han Yuhai, uno storico dell'Università più prestigiosa della Cina, ci presenta con questo libriccino di 144 pagine, la versione cinese di Mao Zedong. O meglio, la versione eroica e sicuramente edulcorata. Ci sarà sicuramente una gran parte di verità in quello che racconta questo libro, ma mi ha lasciato una voglia matta di leggere un'altra versione. E così farò.

Han Yuhai, a historian from China's most prestigious university, presents us with this 144-page booklet, the Chinese version of Mao Zedong. Or rather, the heroic and certainly sweetened version. There will certainly be a great deal of truth in what this book tells, but he left me craving to read another version. And so I will.

20230516

Mutilatore

(mutilator.) - Gatherers (2022)


Proseguendo con le rimanenze del 2022 (siamo quasi in fondo), eccoci ad un disco che mi pento di non aver approfondito prima. Il quarto album della band di Bayonne, New Jersey è di quelli che non raccontano niente di nuovo, ma che ti prendono alle viscere e ti fanno piangere. L'amico Beach fa notare correttamente che, insieme ai Loathe, danno vita ad una sorta di revival dei Deftones (che, curiosamente, sono ancora in attività), ed è vero, soprattutto nella prima parte del disco. Inutile sottolineare cose che sentirete senza bisogno di suggerimenti, il post hardcore, l'intreccio screamo e le bellissime melodie, ma c'è pure altro, come ad esempio, il fatto che suffocator sembri una State of Love and Trust dei Pearl Jam resa al passo con i tempi, o altre influenze che spesso possono anche variare soggettivamente. Rimane il fatto che (mutilator.) ha un suono che spacca e melodie che commuovono.
Continuing with the remains of 2022 (we are almost at the bottom), here we are with a disc that I regret not having deepened sooner. The fourth album of the band from Bayonne, New Jersey is one of those that don't tell anything new, but that take you to the gut and make you cry. My friend Beach correctly points out that, together with Loathe, they give life to a sort of revival of the Deftones (who, curiously, are still active), and it is true, especially in the first part of the album. Needless to point out things that you will hear without prompting, the post hardcore, the screamo weave and the beautiful melodies, but there is also more, such as, for example, the fact that suffocator sounds like a State of Love and Trust by Pearl Jam rendered pace with the times, or other influences which can often also vary subjectively. The fact remains that (mutilator.) has a massive sound and moving melodies.