Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Una donna scompare. Due uomini escono sulla strada per cercarla: entrambi la amano. Perché se n'è andata, chiedono. Ognuno di loro ha i propri sospetti e li nasconde all'altro che, misteriosamente, non diventa mai un vero rivale. Nessuno dei due ha ragione, ma ce ne sono? Questa fuga improvvisa diventa il nucleo nascosto di una serie di finzioni che il film intreccia delicatamente: il segreto del cuore di un'altra donna, perduto anch'esso molti anni prima; il segreto della vita di un villaggio di campagna, governato da un evento soprannaturale di cui nessuno sembra accorgersi; il segreto delle pianure, che non cessa di estendersi e di divorare ogni cosa, come le ombre che invadono il mondo dopo l'ora del crepuscolo.
A volte, come saprete perfettamente anche voi, se seguite un minimo il cinema, la critica è insondabile, le sue ragioni, totalmente inconcepibili. Questo film argentino dalla durata di quattro ore e venti minuti, che mi sono guardato non appena ho letto recensioni entusiaste, non è quel capolavoro che vorrebbero farvi credere. E' si, un film che tenta fortemente di essere misterioso, sceglie scenari minimalisti ma ugualmente suggestivi, ma a parte il buon lavoro del cast, risulta spesso insensato. E forse quella era l'intenzione iniziale.
Sometimes, as you too will know perfectly well, if you follow cinema even a little, criticism is unfathomable, its reasons, totally inconceivable. This Argentine film, lasting four hours and twenty minutes, which I watched as soon as I read enthusiastic reviews, is not the masterpiece that they would have you believe. It is, yes, a film that tries hard to be mysterious, chooses minimalist but equally suggestive scenarios, but apart from the good work of the cast, it often turns out to be senseless. And perhaps that was the initial intention.