No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20230228

Дорогие товарищи! (Cari compagni!)

Dear Comrades! - Di Andrei Konchalovsky (2020)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)


Il film racconta la sparatoria di una manifestazione di lavoratori a Novocherkassk nel 1962. Lyudmila è una lavoratrice di partito del comitato cittadino locale e una fedele comunista. Durante un grande sciopero dei lavoratori presso l'impianto di locomotive elettriche di Novocherkassk a causa dell'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e dei tagli ai salari, Lyudmila assiste alla sparatoria di massa dei manifestanti per ordine della Commissione governativa, che sta cercando di nascondere lo sciopero al resto dell'URSS. Durante la protesta e il massacro, la figlia diciottenne di Lyudmila, Svetka, scompare. Lyudmila cerca sua figlia freneticamente, ma con discrezione, mentre il KGB inizia ad arrestare i sospetti, seppellire segretamente i corpi, bloccare completamente la città e giurare legalmente a ogni persona in città di totale silenzio sugli eventi. Lyudmila fatica a capire come il governo possa fare tutto questo, ma cerca anche di convincersi che alla fine il comunismo trionferà. Desidera ardentemente i giorni in cui governava Stalin, ma prega e implora anche Dio di lasciare che sua figlia sia ancora viva.

Gran film questo di Konchalovsky, che dimostra di essere ancora in gran forma nonostante la veneranda età (all'epoca ne aveva 83), su una delle molte pagine buie dell'URSS, raccontate con ferocia e, al tempo stessa, con estrema chiarezza. Julia Vysotskaya, attrice spesso utilizzata dal regista, è splendida nella parte della protagonista.

This is a great film by Konchalovsky, who proves to be still in great shape despite his venerable age (at the time he was 83), on one of the many dark pages of the USSR, told with ferocity and, at the same time, with extreme clarity. Julia Vysotskaya, an actress often used by the director, is splendid in the role of the protagonist.

20230227

Oscar(e)

My Oscars (for the time being)
Best Picture The Banshees of Inisherin
Best Director Ruben Östlund – Triangle of Sadness
Best Actress Andrea Riseborough – To Leslie as Leslie Rowlands
Best Actor Colin Farrell – The Banshees of Inisherin as Pádraic Súilleabháin
Best Supporting Actor Judd Hirsch – The Fabelmans as Boris Schildkraut
Best Supporting Actress Hong Chau – The Whale as Liz
Best Original Screenplay Triangle of Sadness – Ruben Östlund
Best Adapted Screenplay All Quiet on the Western Front – Edward Berger, Lesley Paterson, and Ian Stokell; based on the novel by Erich Maria Remarque
Best International Feature Film Close (Belgium) – directed by Lukas Dhont
Best Documentary Feature – Fire of Love directed by Sara Dosa

Per la cronaca, mi mancano da vedere Living di Oliver Hermanus, per il quale è candidato Bill Nighy come Mr. Rodney Williams nella categoria Best Actor, e All That Breathes di Shaunak Sen, candidato nella categoria Best Documentary Feature.

Treno in corsa

Runaway Train - Di Andrej Končalovskij (1985)
Giudizio sintetico: da vedere (3,5/5)


Oscar "Manny" Manheim è uno spietato rapinatore di banche ed eroe dei detenuti della prigione di massima sicurezza di Stonehaven, in Alaska. Dopo due precedenti tentativi di fuga, Manny viene messo in isolamento per tre anni. Un ordine del tribunale costringe il sadico direttore associato Ranken a rilasciarlo dall'isolamento. Pianificando una terza fuga, Manny è costretto ad anticipare il suo piano a metà inverno dopo essere stato accoltellato. Manny recluta il giovane prigioniero Buck McGeehy per aiutarlo nel complicato piano. Dopo essere fuggiti dalla prigione attraverso un tunnel fognario che si apre sopra un fiume gelido e un'ardua escursione attraverso il paese, i due arrivano a un piazzale di commutazione. Dopo aver rubato alcuni indumenti ferroviari, salgono a bordo di un treno, composto solo da quattro locomotive.

Tradotto in italiano come A 30 secondi dalla fine, il secondo film "americano" del regista russo, nato da un'idea nientemeno che di Akira Kurosawa, è un grande film d'azione, con un cast impeccabile. Konchalovsky, nel caso ce ne fosse stato bisogno, dimostra di saper fare qualsiasi tipo di film.

The second "American" film by the Russian director, the brainchild of none other than Akira Kurosawa, is a great action film, with an impeccable cast. Konchalovsky, in case there was a need, proves that he can make any kind of film.

20230226

Babardeală cu bucluc sau porno balamuc

Bad Luck Banging or Loony Porn - Di Radu Jude (2021)
Giudizio sintetico: da vedere (3,5/5)


Emi Cilibiu, insegnante di storia in un'importante scuola secondaria rumena, filma un sex tape con suo marito Eugen. Eugen carica il video su un sito fetish privato, da cui viene scaricato e ripetutamente pubblicato su siti porno pubblici. Il personale della scuola di Emi, così come i genitori dei suoi studenti, sono scandalizzati dal suo comportamento e la chiamano a un incontro genitori-insegnanti la sera di un giorno subito dopo che il video è stato ampiamente diffuso. Emi trascorre il giorno prima della conferenza facendo varie commissioni e diventando sempre più frustrata dagli aspetti sessisti, nazionalisti e consumistici della società rumena, nonché dagli ulteriori fattori di stress sociale imposti dagli effetti della pandemia di COVID-19.

Film che mi ha fatto "scoprire" il regista rumeno, per il fatto che vinse l'Orso d'Oro a Berlino e fu il candidato della Romania per l'Oscar al miglior film in lingua straniera del 2021 (non rientrò neppure nella shortlist), e che mi ha dato la spinta per provare a recuperare tutta (o quasi) la sua filmografia, questo che al momento è il suo ultimo lavoro, è un film divertentissimo ma non comico. Riflette su praticamente tutti i problemi dei giorni nostri, e racconta pure un po' di storia. Radu Jude è un grande regista, e prima o poi ci regalerà un capolavoro.

Film that made me "discover" the Romanian director, due to the fact that he won the Golden Bear in Berlin and was Romania's candidate for the Oscar for best foreign language film of 2021 (it didn't even make it into the shortlist) , and which gave me the impetus to try to recover all (or almost) of his filmography, this which at the moment is his latest work, is a very funny but not comical film. It reflects on virtually all of today's problems, and even tells a bit of history. Radu Jude is a great director, and sooner or later he will give us a masterpiece.

20230225

Gli amanti di Maria

Maria's Lovers - Di Andrej Končalovskij (1984)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)


Nella primavera del 1946, Ivan, un soldato americano, torna a casa psicologicamente segnato dopo aver trascorso un po' di tempo in un campo di prigionia giapponese durante la seconda guerra mondiale. Una volta tornato nella sua piccola città della Pennsylvania, Ivan si stabilisce, cercando di rimettere insieme la sua vita mentre vive con il suo stoico padre contadino. Poco dopo il suo arrivo, Ivan cerca la sua amata d'infanzia, Maria, una bellissima donna che si prende cura della sua vecchia nonna sorda. Tuttavia, è deluso nel trovare Maria tra le braccia di Al, un capitano. Il padre di Ivan pensa che Maria sia troppo buona per suo figlio, ma forse abbastanza per se stesso. Mette in coppia suo figlio con la signora Wynic, una vicina civettuola. Ivan fa sesso con lei, ma è tormentato dai traumi della guerra. Le dice che sono stati i suoi sogni su Maria a permettergli di sopravvivere al campo di prigionia.

Primo film di Konchalovsky fuori dalla Russia, accolto freddamente dalla critica, ha dei difetti (fin troppo drammatica la sceneggiatura), ma, oltre alla meravigliosa sensualità della protagonista Nastassja Kinski, ha il suo perché: scava nei traumi della guerra e nel maschilismo, anche con una certa ironia.

Konchalovsky's first film outside Russia, coldly received by the critics, has some flaws (the screenplay is too dramatic), but, in addition to the wonderful sensuality of the protagonist Nastassja Kinski, it has its reason: it delves into the traumas of war and machismo, also with a certain irony.

20230224

Father Frank, Full of Grace

Shameless US - Di Paul Abbott sviluppata da John Wells - Stagione 11 (12 episodi; Showtime) - 2020/2021


La gentrificazione inizia a colpire Chicago a causa degli effetti della pandemia di COVID-19, che porta Kevin e Veronica a dedicarsi alla vendita di prodotti a base di marijuana poiché le ordinanze cittadine hanno chiuso i bar. Lip e Tami stanno anche affrontando gli effetti finanziari della pandemia, mentre Debbie affronta difficoltà nell'ottenere posti di lavoro dopo un errore nel registro degli autori di reati sessuali. Carl è in prova nell'accademia di polizia per diventare un ufficiale, e gli sposi Ian e Mickey hanno a che fare con problemi di comunicazione sulle loro finanze e altri problemi coniugali. Frank discute i modi per invertire gli effetti della gentrificazione nell'area, fornendo anche la sua versione della storia di Chicago.


Conclusiva stagione per Shameless versione statunitense, che raggiunge così lo stesso numero di stagioni della versione originale inglese, e che, a mio modesto parere, ha superato l'originale, o almeno, è riuscita a far sentire la sua mancanza in maniera maggiore, rispetto, appunto, all'originale. Stagione scoppiettante, che ha ormai superato l'addio del personaggio di Fiona, che riesce a mantenere interessanti tutte le sottotrame, e che ci regala una conclusione degna di nota, con un monologo che è già storia: "La gente dice che non puoi bere via i tuoi problemi, io dico che non stai bevendo abbastanza. Immagino sia la fine. Non c'è molto da dire davvero. Tranne che il tempo è prezioso, non sprecarlo, cazzo. Divertiti. Di sicuro io l'ho fatto."
Ci mancherà. Cazzo se ci mancherà.


Final season for Shameless US version, which thus reaches the same number of seasons as the original English version, and which, in my humble opinion, has surpassed the original, or at least, has managed to make its absence more important, than indeed, to the original. Crackling season, which has now passed the farewell of the character of Fiona, who manages to keep all the subplots interesting, and which gives us a noteworthy conclusion, with a monologue that is already history: "People say you can't drink your troubles away, I say you're just not drinking enough. I guess that's it. Not much left to say really. Except, time's precious, don't fucking waste it. Have a good time. I sure as hell did."
It will be missed. Shit if we'll miss it.


20230223

Rosso

Rojo - Di Benjamín Naishtat (2018)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)


La storia è ambientata in una città della provincia centrale dell'Argentina, in un lasso di tempo che va dal settembre 1975, durante il periodo di massimo splendore dell'organizzazione terrorista-parapoliziesca Tripla A, e con il colpo di stato in vista. Claudio Morán, popolarmente noto come "il dottore", è un rispettato avvocato all'interno della piccola comunità cittadina, sposato con una donna illustre e padre di un'adolescente, Paula, che è in piena iniziazione sessuale con il fidanzato Santi. Da questo quartetto di protagonisti si costruisce la storia dove ci saranno intrighi di potere, una morte misteriosa, vendette per vecchie offese e anche una quota di partecipazione delle agenzie repressive dello Stato.

Questo giovane regista argentino ha delle cose da dire. Ho visto, e ne parleremo prossimamente, il suo film precedente, El movimiento, un onirico excursus sulla nascita dell'Argentina, e questo Rojo, che ha suscitato commenti molto positivi qualche anno fa al Festival Internacional de Cine de San Sebastián, è un qualcosa di molto simile, ma più moderno, sulle basi del Golpe del 1976. Grande cast, inoltre.

This young Argentinian director has some things to say. I saw, and we will talk about it soon, his previous film, El movimiento, a dreamlike excursus on the birth of Argentina, and this Rojo, which aroused very positive comments a few years ago at the San Sebastián International Film Festival, is something very similar, but more modern, on the basis of the 1976 coup. Great cast, moreover.

20230222

Santa Maud

Saint Maud - Di Rose Glass (2019)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)


Un'infermiera di nome Katie non riesce a salvare la vita di un paziente affidato alle sue cure, nonostante abbia tentato il massaggio cardiaco. Qualche tempo dopo, Katie, che ora si definisce Maud, è diventata una devota cattolica romana e lavora come infermiera privata di cure palliative in una città di mare inglese. Viene assegnata a prendersi cura di Amanda, una ballerina e coreografa statunitense che è malata terminale di linfoma al quarto stadio. Amanda è amareggiata dal suo destino e confessa a Maud di temere l'oblio della morte. Maud arriva a credere che Dio l'abbia incaricata di salvare l'anima dell'atea Amanda. Maud rivela ad Amanda che a volte sente la presenza di Dio, e lei e Amanda sembrano essere sopraffatte dall'estasi mentre pregano insieme.

Un film bello e promettente, questo debutto della regista inglese Rose Glass, che si avvale tra l'altro di una prova a dir poco spettacolare dell'attrice gallese Morfydd Clark (ultimamente nella serie Prime The Lord of the Rings). Un film dalle tinte scure, dove l'ossessione religiosa si trasforma in horror. La aspettiamo alla seconda prova, che pare si intitolerà Love Lies Bleeding, con Kristen Stewart.

A beautiful and promising film, this debut by English director Rose Glass, which uses, among other things, a spectacular performance by Welsh actress Morfydd Clark (lately in the Prime series The Lord of the Rings). A film with dark hues, where religious obsession turns into horror. We look forward to the second movie, which apparently will be entitled Love Lies Bleeding, with Kristen Stewart.

20230221

La terra di Dio

God's Own Country - Di Francis Lee (2017)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)


Nello Yorkshire, Johnny vive nella fattoria di famiglia con il padre, Martin, e la nonna, Deirdre. A causa di suo padre che ha subito un ictus e dell'età di sua nonna, gran parte della gestione quotidiana della fattoria ricade su Johnny. Nel tempo libero, Johnny si dedica a bere smodatamente e ad incontri sessuali furtivi con altri uomini. Tornato tardi alla fattoria dopo un simile incontro con un giovane banditore, viene rimproverato dal padre perché un vitello è morto di parto podalico in sua assenza. Gheorghe, un lavoratore migrante rumeno, viene assunto come aiuto extra per la stagione degli agnelli. Arriva e trascorre la sua prima notte in una roulotte che la famiglia ha organizzato come suo alloggio.

Interessante debutto nel lungometraggio del regista inglese che, in seguito, ha diretto Ammonite. In questo caso, un film ancor più gay, ancor più esplicito, e ancor più ruvido, ma decisamente efficace.

Interesting feature film debut by the English director who later directed Ammonite. In this case, an even more gay, even more explicit, and even rougher, but decidedly effective film.

20230220

Il sapore delle margherite

O sabor das margaridas - Di Ghaleb Jaber Martinez, Raquel Arias e Eligio Montero - Stagioni 1 e 2 (6 episodi ciascuna; TVG) - 2018/2021


Rosa Vargas è una poliziotta alle prime armi della Guardia Civil spagnola che arriva nella piccola città di Murias, nella Galizia interna, per indagare sulla scomparsa di una giovane ragazza di nome Marta Labrada. Nonostante tutto faccia pensare che Marta abbia lasciato il paese da sola, Rosa va oltre e scopre un oscuro segreto che circonda il piccolo paese di Murias, e le indagini scoprono una serie di delitti che erano rimasti nascosti nel villaggio "dove non succede mai niente".

Alla ricerca di polizieschi sempre più "esotici" durante il lockdown, questa serie spagnola dove il castigliano si mescola al galiziano, non è stato per niente male, sicuramente una spanna al resto della produzione quantomeno spagnola. Molto brava la protagonista María Mera, già famosa in Spagna per Matalobos, e con Almodóvar in Julieta.

In search of increasingly "exotic" detective stories during the lockdown, this Spanish series where Castilian mixes with Galician was not bad at all, certainly a cut above the rest of the Spanish production at least. Very good the protagonist María Mera, already famous in Spain for Matalobos, and with Almodóvar in Julieta.

20230219

La promessa

The Promise - Di Terry George (2016)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)


Mikael Boghosian è un farmacista che vive nel piccolo villaggio armeno di Siroun nella parte sud-est della Turchia, all'interno dell'Impero Ottomano. Per contribuire a pagare le spese della facoltà di medicina, promette di sposare Maral, figlia di un ricco vicino, ricevendo in dote 400 monete d'oro. Questo gli permette di recarsi a Costantinopoli e frequentare la Scuola Imperiale di Medicina. Lì fa amicizia con Emre, figlio di un alto funzionario ottomano. Tramite il suo ricco zio, Mikael incontra anche Ana Khesarian, una donna armena cresciuta a Parigi, che è coinvolta con un giornalista americano dell'Associated Press, Chris Myers. Mikael si innamora di Ana proprio mentre le tensioni internazionali iniziano a salire con lo scoppio della prima guerra mondiale. Mikael riesce temporaneamente a evitare la coscrizione nell'esercito ottomano attraverso un'esenzione per studenti di medicina con l'aiuto di Emre. Quando Mikael cerca di salvare suo zio dalla prigionia durante i rastrellamenti del 24 aprile 1915, viene arrestato e mandato in un campo di lavoro, mentre Emre viene arruolato.

Drammone storico con un grande cast internazionale, diretto dal regista irlandese da sempre interessato alle questioni geopolitiche (oltre a molti film sulla questione irlandese lo ricordiamo anche per Hotel Rwanda), che riprende un soggetto di Robin Swicord. Un po' confuso e fin troppo romantico, ha dalla sua anche The Promise, ultimo singolo di Chris Cornell, nella colonna sonora.

Historical big drama with a large international cast, directed by the Irish director who has always been interested in geopolitical issues (in addition to many films on the Irish question we also remember him for Hotel Rwanda), which takes up a story by Robin Swicord. A little confused and too romantic, it also has The Promise, the latest single by Chris Cornell, on the soundtrack.

20230218

伊莎貝拉 (Isabella)

Isabella - Di Pang Ho-Cheung (2006)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)


Alla vigilia del trasferimento portoghese della sovranità su Macao, un poliziotto corrotto, Shin, incontra la figlia che non sapeva di avere, Yan.

Interessante film del regista di Hong Kong, che usa il trasferimento della sovranità di Macao come metafora di quella della sua madre patria, e regala un film a metà tra il dramma e la commedia. Bravi i due attori principali.

Interesting film by the Hong Kong director, who uses the transfer of Macao's sovereignty as a metaphor for that of his motherland, and offers a film halfway between drama and comedy. Well done the two main actors.

20230217

In maiuscolo

Tipografic majuscul - Di Radu Jude (2020)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)


Combinando immagini provenienti da vari archivi e ricostituendo le deposizioni rese alla Securitate (polizia politica rumena sotto Ceaucescu) di vari testimoni, il film ripercorre un evento del 1981: iscrizioni in gesso su pannelli edilizi a Botosani (città della Romania) per la democrazia e la libertà. La gigantesca indagine che viene avviata smaschererà il colpevole, un sedicenne all'epoca dei fatti di nome Mugur Calinescu. Pagherà con la vita qualche anno dopo questa "colpa" (morì nel febbraio 1985 a 19 anni), in circostanze poco chiare.

Il regista rumeno mette su pellicola una commedia teatrale della connazionale Gianina Cărbunariu, potente, spietata, evocativa, ma anche complessa e pesante da seguire, usando degli espedienti visivi per legare i tre atti. Non è, come detto, un film leggerissimo, ma senza dubbio, è potente.

The Romanian director puts on film a theatrical comedy by compatriot Gianina Cărbunariu, powerful, ruthless, evocative, but also complex and heavy to follow, using visual devices to link the three acts. It is not, as mentioned, a very light film, but without a doubt, it is powerful.

20230216

戸田家の兄妹 (Fratelli e sorelle della famiglia Toda)

Fratelli e sorelle della famiglia Toda - Di Yasujirō Ozu (1941)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)


La famiglia benestante Toda festeggia il 69esimo compleanno del padre con un servizio fotografico commemorativo nel giardino all'aperto. Sfortunatamente, poco dopo il servizio fotografico, il padre, Shintaro Toda, subisce un infarto fatale. Dopo la sua morte, il figlio maggiore, Shinichiro annuncia che, poiché il padre aveva agito come garante per una società che è fallita, devono aiutare a saldare i debiti di quella società. La famiglia vende tutte le proprietà e gli oggetti d'antiquariato del defunto padre, lasciando solo una vecchia casa in riva al mare. Nel frattempo, la madre e la figlia minore Setsuko vanno a stare con Shinichiro e sua moglie. Il secondo fratello celibe Shojiro coglie l'occasione per trasferirsi dal Giappone a Tianjin, in Cina (che era stata occupata dal Giappone durante la seconda guerra sino-giapponese).

Ozu (che riprende a girare dopo quattro anni di servizio militare) continua con le sue tematiche, famiglia e rapporti intergenerazionali. Cambiamenti della società, classi sociali. E lo fa, come sempre, al meglio.

Ozu (resuming filming after four years of military service) continues with his themes, family and intergenerational relationships. Changes in society, social classes. And he does it, as always, at his best.

20230215

Il cardellino

The Goldfinch- Di John Crowley (2019)
Giudizio sintetico: si può vedere ma anche no (2,5/5)


La madre del tredicenne Theodore Decker viene uccisa in un attentato al Metropolitan Museum of Art di New York City. All'indomani dell'esplosione, un uomo morente lo esorta a prendere un dipinto - Il cardellino - e il suo anello inciso. Theo viene affidato ai Barbour, la famiglia del suo migliore amico Andy. Theo si avvicina alla signora Barbour, che incoraggia il suo interesse per l'antiquariato e l'arte. Viene rivelato che Theo e sua madre avrebbero dovuto vedere il preside della scuola di Theo quel giorno perché la scuola ha detto che lui e il compagno di classe Tom Cable avevano fumato sigarette. Erano in anticipo, così sua madre portò Theo al museo il giorno dell'esplosione. Theo si incolpa per la morte di sua madre.

Nonostante un buon cast, sceneggiatore e regista di una certa esperienza, questo film basato sull'ennesimo ottimo libro di Donna Tartt è una delusione. Della densità profonda e dell'umore sempre in bilico tra l'assurdità delle vicende e la paura della morte contenute e trasmesse a piene mani del libro, non v'è alcuna traccia. Un film piatto come una tavola, che certamente non invoglia, chi non l'ha fatto, a leggere la storia originale, e questo forse, è il peccato più grande.

Despite a good cast, screenwriter and director of some experience, this film based on yet another excellent book by Donna Tartt is a disappointment. There is no trace of the profound density and mood always hovering between the absurdity of the events and the fear of death contained and handed down in the book. A film as flat as a board, which certainly doesn't entice those who haven't read the original story, and this is perhaps the greatest sin.

20230214

Ciliegia

Cherry- Di Anthony e Joe Russo (2021)
Giudizio sintetico: si può vedere ma anche no (2,5/5)


Lo studente universitario Cherry si innamora a prima vista della sua compagna di classe Emily. La loro relazione sboccia ma Emily decide di lasciarlo e di andare a studiare a Montreal. Cherry è devastato e si arruola nell'esercito come medico per sfuggire al suo cuore spezzato. Poco prima che stia per partire per l'addestramento di base, Emily si rende conto del suo errore e confessa di essere innamorata anche lei di Cherry e che sono fatti l'uno per l'altra. Cherry ed Emily si sposano prima della sua partenza. Durante i suoi due anni di servizio nell'esercito, Cherry soffre di disturbo da stress post-traumatico dopo aver avuto diverse esperienze orribili, tra cui vedere il suo amico, Jimenez, bruciato e ucciso da una bomba artigianale. Per far fronte ai suoi attacchi di panico e alla grave ansia quando torna a casa, abusa di OxyContin, prescritto da un medico che lo aiuta a ridurre i suoi sintomi. La sua crescente dipendenza inizia a frustrare Emily e, di conseguenza, inizia a prendere le medicine di Cherry per affrontare la propria frustrazione di non sapere come sostenerlo senza droghe e i due diventano presto dipendenti da OxyContin, e infine dall'eroina.

Basato sull'omonimo libro di Nico Walker, la storia è una classica discesa agli inferi, dove la regia insiste su trucchetti già visti e i due giovani protagonisti si danno da fare per risultare credibili e coinvolti, ma non c'è davvero niente di nuovo.

Based on the book of the same name by Nico Walker, the story is a classic descent into hell, where the director insists on gimmicks already seen and the two young protagonists work hard to be credible and involved, but there's really nothing new.

20230213

La grande fuga

The Great Escape- Di John Sturges (1963)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)


Alla fine del 1942, dopo aver speso enormi risorse per riconquistare ripetutamente i prigionieri di guerra alleati, le forze armate tedesche naziste si trasferirono più determinate a Stalag Luft III, un nuovo campo di prigionia di massima sicurezza supervisionato dal colonnello della Luftwaffe von Luger. I prigionieri istituiscono un comitato di fuga, l'Organizzazione "X", guidata da "Big X", capo squadrone della RAF (ed ex prigioniero della Gestapo) Roger Bartlett. Con la tacita approvazione del capitano del gruppo britannico Ramsey - l'ufficiale più anziano di qualsiasi nazionalità nel campo, e quindi il leader de facto dei prigionieri - Bartlett propone un piano audace: scavare un tunnel sotto il recinto del campo nella foresta, far evadere 250 uomini. Sa che, realisticamente, la maggior parte di loro sarà catturata di nuovo, ma i tedeschi dovranno ritirare una significativa forza lavoro dal fronte per la ricerca, aiutando lo sforzo bellico alleato.

Film di guerra statunitense che col tempo ha acquisito status di culto, dal cast enorme (ed esclusivamente maschile), sul quale giganteggia Steve McQueen nei panni del capitano Hilts, vagamente ispirato a fatti realmente accaduti, e con alcune grandi sequenze di azione.

American war film that over time has acquired cult status, with a huge (and exclusively male) cast, dominated by Steve McQueen as Captain Hilts, vaguely inspired by true events, and with some great action sequences.

20230212

你那邊幾點 (Che ore sono lì)

What Time Is It There? - Di Tsai Ming-liang (2001)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)


Hsiao-kang è un venditore ambulante di Taipei che vende orologi da una valigetta. Suo padre muore. Poco dopo, Shiang-chyi va da lui per comprare un orologio con doppio fuso orario, mentre sta per fare un viaggio a Parigi. Le piace l'orologio personale di Hsiao-kang, che è esaurito. Lui dapprima si rifiuta di vendere il suo orologio, spiegando che suo padre è appena morto e che la cosa porterebbe sfortuna. Lei è persistente e alla fine lo convince a venderle l'orologio. La madre di Hsiao-kang piange la morte del marito; gli lascia cibo e acqua e pensa che potrebbe reincarnarsi. Hsiao-kang guarda un film ambientato a Parigi, I 400 colpi. Durante la sua routine quotidiana, cambia ogni orologio sull'ora di Parigi. Nel frattempo, a Parigi, Shiang-chyi è sola nella sua stanza,  mentre va nei negozi, nei ristoranti e in metropolitana. La madre di Hsiao-kang vede che l'orologio di casa sua ha cambiato l'ora e pensa che sia perché suo marito è tornato. Spegne le luci in casa e blocca tutte le finestre, e lei e Hsiao-kang litigano.

A mio modestissimo parere, uno dei film più famosi del maestro taiwanese di origini malesi, ma non certamente quello migliore o meglio riuscito. Protagonisti il solito Lee Kang-sheng (Hsiao-kang), attore/feticcio di Tsai Ming-liang, e l'affascinante Chen Shiang-chyi (Shiang-chyi), anche lei spesso con il regista, in una sorta di esplorazione della solitudine con l'ossessione del tempo, due tematiche ricorrenti nel suo cinema.

In my humble opinion, one of the most famous films of the Taiwanese master of Malaysian origins, but certainly not the best or most successful one. The protagonists are the usual Lee Kang-sheng (Hsiao-kang), actor/fetish of Tsai Ming-liang, and the charming Chen Shiang-chyi (Shiang-chyi), she also often with the director, in a sort of exploration of solitude with the obsession with time, two recurring themes in his cinema.

20230211

Accusato

Anklaget - Di Jacob Thuesen (2005)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)


Henrik e Nina Christofferson sembrano essere una famiglia normale che vive felicemente. Tuttavia, la loro difficile figlia di 14 anni, Stine, ha l'abitudine di dire bugie in classe. Quando Stine accusa suo padre di abusi sessuali, e viene prontamente creduta dagli assistenti sociali, la famiglia va in crisi. Henrik l'ha fatto? Quando Stine si prepara a tornare a casa, il lato oscuro della vita familiare viene scoperto.

Film drammatico danese di buon livello su un tema scottante, sorretto da un ottimo cast, molte facce già viste in diversi lavori di von Trier e nelle serie danesi più famose: la protagonista è Sofie Gråbøl (Nina) è l'indimenticabile Sarah Lund di Forbrydelsen. 

Good level Danish drama film on a hot topic, supported by an excellent cast, many faces already seen in various works by von Trier and in the most famous Danish series: the protagonist is Sofie Gråbøl (Nina) is the unforgettable Sarah Lund by Forbrydelsen.

20230210

Una colonia

Une colonie - Di Geneviève Dulude-De Celles (2018)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)


Nelle zone rurali del Quebec, Mylia inizia il liceo mentre vive con la sorella minore Camille e i suoi genitori, Nathalie e Henri. Vivono al confine di una riserva del popolo Abenaki e Camille lotta contro il bullismo dei suoi coetanei, con Mylia che è la sua unica amica. Quando Mylia arriva al liceo, scopre che il suo armadietto è accanto a suo cugino Gab, ma Gab è freddo con lei. Mylia viene inserita in un corso di storia e cittadinanza. Lì incontra Jacinthe. Jacinthe nota che Mylia prende appunti durante le lezioni di storia e chiede l'aiuto di Mylia con il corso, per evitare un voto negativo. Le due ragazze si incontrano e collaborano ai compiti; in seguito, Jacinthe invita Mylia a una festa. Mylia va e inizia a bere alcolici. Ubriaca, se ne va e vomita. Si sveglia in una casa nella riserva, dove vive un ragazzo del posto, Jimmy, e la nonna di Jimmy la lascia riprendersi sul divano. Quando Mylia torna a casa, trova suo padre Henri sul divano per la notte e nega di aver bevuto.

Molto forte questo debutto sul lungometraggio per la regista canadese, con una storia toccante ed intensa, ed intepreti tutti ben calati nelle parti. Ammirevole la direzione dei giovani attori, e, ripeto, il film è notevole.

This feature film debut for the Canadian female director is very strong, with a touching and intense story, and all the interpreters well suited to their parts. The direction of the young actors is admirable, and, I repeat, the film is remarkable.

20230209

Amica

Rafiki - Di Wanuri Kahiu (2018)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)


Kena aiuta suo padre John Mwaura a gestire un piccolo minimarket a Nairobi mentre fa campagna elettorale per le elezioni locali. Kena vive con sua madre, che non parla molto con John. Kena inizia a flirtare con Ziki, una ragazza del vicinato dai capelli colorati, che è anche la figlia di Peter Okemi, il rivale politico di John. Kena e Ziki hanno una serie di appuntamenti romantici e diventano rapidamente molto intime, ma ci sono tensioni nel mostrare il loro affetto in pubblico perché l'omosessualità è illegale in Kenya.

A dispetto dei difetti tipici dei film africani in genere (mancano bravi attori e i film sono poco fluidi e dinamici), Rafiki ("amica" in swahili) è un film coraggioso che va premiato esattamente e soprattutto perché parla di una storia d'amore lesbica in un Paese dove non è permesso. Sheila Munyiva, l'attrice che interpreta Ziki, è di una bellezza mozzafiato. 

In spite of the typical flaws of African films in general (there is a lack of good actors and the films are not very fluid and dynamic), Rafiki ("friend" in Swahili) is a courageous film that should be rewarded precisely and above all because it is about a lesbian love story in a country where it is not allowed. Sheila Munyiva, the actress who plays Ziki, is breathtakingly beautiful.

20230208

Città su una collina

City on a Hill - Di Charlie MacLean - Stagioni 1, 2 e 3 (10/8/8 episodi; Showtime) - 2019/2022


All'inizio degli anni '90 a Boston, l'agente dell'FBI Jackie Rohr lavora, e anzi, sguazza all'interno della corruzione dilagante, ne è un pilastro. Ma Decourcy Ward, il nuovo assistente procuratore distrettuale, vuole sradicare questo sistema marcio fino al midollo. Dopo una rapina ad un furgone blindato, i due uomini si ritrovano coinvolti in una possibile, stranissima, contorta, e perfino divertente, alleanza. E' l'inizio di una avventura molto particolare.

Non è stato sempre facilissimo seguire le tre stagioni di questo dramma poliziesco, ma anche politico e legale, che, appare abbastanza evidente, il creatore MacLean, e Ben Affleck, autore del soggetto, si ispira a The Wire e, in generale, alla premiata ditta Simon/Pelecanos. Ben strutturato e stupendamente recitato da tutto il cast (sul quale ovviamente primeggiano i due protagonisti), spesso risulta fin troppo prolisso. Ma è sicuramente un prodotto di alta categoria.

It has not always been easy to follow the three seasons of this crime drama, but also political and legal, which, it seems quite evident, the creator MacLean, and Ben Affleck, author of the story, is inspired by The Wire and, in general, by the award-winning firm Simon/Pelecanos. Well structured and beautifully acted by the whole cast (on which the two protagonists obviously excel), it is often too long-winded. But it is definitely a high-end product.

20230207

Il mio nome è Clitoride

Mon nom est clitoris - Di Lisa Billuart-Monet e Daphné Leblond (2019)
Giudizio sintetico: da vedere (3,5/5)


Il film di 80 minuti è un collage di interviste a 12 donne di età compresa tra i 20 e i 25 anni. Nelle interviste condotte dalle registe Daphné Leblond e Lisa Billuart Monet nelle stanze private delle donne, parlano apertamente, in modo autodeterminato e ironico delle loro esperienze con il proprio corpo, della loro lussuria e delle situazioni intime con i partner. Tra l'altro, le giovani donne criticano la mancanza di educazione sul corpo femminile, come l'errata o totale mancanza di tematizzazione del clitoride nei libri di biologia e la rappresentazione spesso abbreviata e stereotipata della sessualità femminile nella società. Tutte le donne intervistate raccontano come hanno scoperto il proprio corpo e la propria lussuria attraverso le proprie esperienze nel corso della loro giovinezza e prima età adulta e come hanno visto rivisti stereotipi sociali e false rappresentazioni. Il clitoride è un punto focale del documentario di Leblond e Monet come l'unico organo umano dedicato esclusivamente al piacere e che è ancora oggetto di molta ignoranza e di miti.

In poche parole, è un vero peccato che questo documentario delle due registe francesi sia stato distribuito malissimo, o addirittura non distribuito affatto. Semplicemente perché il tema di fondo è verissimo, e vale soprattutto per gli uomini: sul clitoride c'è un'ignoranza spaventosa, e questo fa vivere tutti peggio.

In a nutshell, it's a real shame that this documentary by the two French female directors was distributed very badly, or even not distributed at all. Simply because the underlying theme is very true, and is especially true for men: there is a frightening ignorance about the clitoris, and this makes everyone's life worse.

20230206

Heavy Metal a Bagdad

Heavy Metal in Baghdad - Di Eddy Moretti e Suroosh Alvi (2007)
Giudizio sintetico: da vedere (3,5/5)


Nel 2003, la band heavy metal irachena Acrassicauda fu oggetto di un articolo della rivista Vice. Con l'aiuto della rivista, nel 2005 sono stati in grado di mettere in scena uno spettacolo tutto esaurito nonostante la recente cacciata di Saddam Hussein. I cineasti di Vice sono tornati in Iraq nel 2006 per rintracciare la band. Al loro arrivo scoprono morte e distruzione, compresi le sale prova distrutte dalle bombe. Interviste sincere con i membri della band permettono di avere uno spaccato di una sottosezione della società immersa nella cultura pop americana e delle ostilità che questa attrae.

Al netto dello stile della band protagonista, questo documentario, a mio parere, è imperdibile. La passione dei membri, l'atteggiamento verso la guerra, e il loro candido amore per la cultura statunitense, una cosa che innegabilmente abbiamo in comune, fanno di Heavy Metal in Baghdad un documentario che toccherà le corde del cuore degli appassionati di musica.

Apart from the style of the protagonist band, this documentary, in my opinion, is unmissable. The members' passion, attitude towards war, and their candid love for US culture, something we undeniably have in common, make Heavy Metal in Baghdad a documentary that will tug at the heartstrings of music fans.

20230205

Белые ночи почтальона Алексея Тряпицына (Le notti bianche del postino Alexei Tryapitsyn)

The Postman's White Nights - Di Andrej Končalovskij (2014)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)


Racconta la storia della gente di un remoto villaggio russo, il cui principale contatto con il mondo esterno è il postino Aleksey; Aleksey è innamorato di una donna del villaggio, Irina, madre single di Timur. È stato girato nel Parco Nazionale Kenozersky, Arkhangelsk Oblast, Russia.

Un film che è quasi un documentario, con un ritmo lento al pari della vita del villaggio protagonista, dove ogni inquadratura è un quadro. Divertente e amaro, esteticamente favoloso.

A film that is almost a documentary, with a slow pace like the life of the protagonist village, where every shot is a painting. Fun and bitter, aesthetically fabulous.

20230204

Finché dura la guerra

Mientras dure la guerra - Di Alejandro Amenábar (2019)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)


Il film racconta gli eventi accaduti a Salamanca nella seconda metà del 1936 attraverso il filo conduttore del conflitto politico e personale dello scrittore e filosofo Miguel de Unamuno fin dalla proclamazione, la mattina del 19 luglio, che "lo stato di guerra è dichiarato a Salamanca e, con l'aiuto di Dio, in tutta la Spagna» e il suo iniziale appoggio alla parte ribelle (che significa la sua destituzione il 22 agosto da rettore a vita dell'Università decretata dal presidente della Repubblica Manuel Azaña) fino a quando alla fine del film, torna in macchina a casa sua in via Bordadores accompagnato dalla moglie di Francisco Franco, Carmen Polo, dopo la conclusione dell'atto di apertura dell'anno accademico tenutosi in quello che allora era noto come "Día de la Raza" (12 ottobre ) nell'auditorium dell'istituto e la sua morte nel pomeriggio del 31 dicembre dello stesso anno.

Si riprende, a mio parere, dopo il passo falso di Regression del quale abbiamo parlato ieri, il regista spagnolo, con un tema scottante, una delle tante storie che portarono al regime franchista, e il "ritiro" dell'appoggio a tale regime da parte di un famoso intellettuale spagnolo dell'epoca. Aiutato da un cast spagnolo importante, il film è vibrante e riesce a restituire la probabile atmosfera di quei tempi.

In my opinion, after the misstep of Regression we talked about yesterday, the Spanish director came back on track, with a burning issue, one of the many stories that led to the Franco regime, and the "withdrawal" of support for that regime from part of a famous Spanish intellectual of the time. Aided by an important Spanish cast, the film is vibrant and manages to restore the probable atmosphere of those times.

20230203

Regressione

Regression - Di Alejandro Amenábar (2015)
Giudizio sintetico: si può perdere (2/5)


Il film è ambientato in Minnesota, nel 1990. Il detective Bruce Kenner indaga sul caso di John Gray, che ammette di aver abusato sessualmente della figlia diciassettenne Angela, ma non ricorda l'abuso. Cercano l'aiuto del professor Kenneth Raines per usare la terapia della memoria recuperata su John Gray per recuperare i suoi ricordi e arrivano a sospettare che il loro collega detective George Nesbitt sia coinvolto. Lo trattengono ma non riescono a trovare prove contro di lui. Gli investigatori sospettano che sia coinvolto un culto satanico a causa della testimonianza di Angela, in cui Angela afferma di essere stata abusata da persone mascherate e qualcuno le ha scattato delle foto. Bruce e Kenneth incontrano il fratello separato di Angela, Roy Gray, per chiedere perché ha lasciato la casa. Usando la tecnica della regressione su di lui, ricorda figure incappucciate che entravano nella sua stanza quando era giovane. Bruce e Kenneth sospettano che la nonna di Roy, Rose Grey, sia coinvolta, ma non trovano nulla dopo una perquisizione della sua casa.

A mio modesto parere, uno dei punti più bassi del regista spagnolo, che ha fatto pure cose buone e molto buone. Un classico esempio di come, anche con un cast di lusso, si può sprecare tempo e soldi. Confuso, e molto poco convincente.

In my humble opinion, one of the lowest points of the Spanish director, who has also done good and very good things. A classic example of how, even with a luxury cast, time and money can be wasted. Confusing, and very unconvincing.

20230202

Fronte del porto

On the Waterfront - Di Elia Kazan (1954)
Giudizio sintetico: da vedere (4/5)


Terry Malloy è un ex pugile corrotto, costretto dal capo del sindacato Johnny Friendly ad attirare il collega lavoratore portuale Joey Doyle su un tetto. Joey viene spinto giù dal tetto e Terry è visibilmente sconvolto perché credeva che i teppisti del sindacato avrebbero semplicemente spaventato Joey a proposito del suo presunto piano di testimoniare contro Friendly alla Waterfront Crime Commission. Gli altri portuali restano in silenzio, temendo per la propria vita. Terry si riconnette con la sorella di Joey, Edie, che spinge il prete locale, padre Barry, a chiamare i lavoratori portuali a una riunione. Barry cerca di convincerli a stare insieme, ma Friendly ha inviato Terry a riferire su quanto viene detto. Terry viene deriso dagli altri lavoratori portuali prima che l'incontro venga interrotto dagli uomini di Friendly. Terry aiuta Edie a scappare mentre Timothy "Kayo" Dugan viene convinto da padre Barry a testimoniare. Friendly rivela a Terry che Dugan ha testimoniato a porte chiuse, e il giorno successivo Dugan viene ucciso da un carico di barili di whisky liberati dagli uomini di Friendly.

Ispirato ad una serie di articoli di inchiesta del New York Sun, il film affronta un problema endemico a proposito dei sindacati US e la loro commistione con la criminalità organizzata, non senza una drammaticissima storia d'amore che fa da filo conduttore. Il film è la consacrazione di Brando, che inizialmente aveva rifiutato la parte, con una performance superlativa, spalleggiata degnamente dalla bellissima Eva Marie Saint, e vinse otto Oscar su dodici nomination. Non c'è altro da aggiungere.

Inspired by a series of investigative articles from the New York Sun, the film deals with an endemic problem concerning the US unions and their mingling with organized crime, not without a very dramatic love story that acts as a common thread. The film is the consecration of Brando, who had initially refused the part, with a superlative performance, worthily supported by the beautiful Eva Marie Saint, and won eight Oscars out of twelve nominations. There is nothing more to add.

20230201

Rimani vicino alla musica

Stay Close to Music - Mykki Blanco (2022)


L'ultimo album in studio di Mykki Blanco mi ha un po' deluso, devo essere onesto: sono riuscito (credo) a comprendere parte della sua grandezza, e mi aspettavo grandi cose. C'è chi, come Damien Morris su The Guardian, incolpa il via vai di ospiti: Jonsi, Michael Stipe, Anohni, Saul Williams e altri meno conosciuti. Forse ha ragione, anche se non del tutto: il complesso pare un po' fuori fuoco, non so come spiegarlo meglio. Eccessivamente prolisso, seppur nella sua poliedricità. Per chi non ha dimestichezza, siamo dalle parti dell'hip hop, ma di classe e, soprattutto, fatto da una persona transgender con tematiche liriche che parlano apertamente di omofobia, transfobia, AIDS/HIV e leggerezze del genere. Eppure, si può dare di più.
Mykki Blanco's latest studio album disappointed me a bit, I have to be honest: I managed (I think) to understand some of its greatness, and I was expecting great things. There are those, like Damien Morris in The Guardian, who blame the comings and goings of guests: Jonsi, Michael Stipe, Anohni, Saul Williams and other lesser-known guests. Maybe he's right, even if not entirely: the complex seems a bit out of focus, I don't know how to explain it better. Excessively verbose, albeit in its versatility. For those who are unfamiliar, we are from the hip hop side, but classy and, above all, made by a transgender person with lyrical themes that openly speak of homophobia, transphobia, AIDS/HIV and similar frivolities. Still, more can be given.

Атомная подводная лодка «Курск» (Sottomarino nucleare "Kursk")

Kursk - Di Thomas Vinterberg (2018)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)


La Flotta del Nord della Marina russa inizia un'esercitazione nel Mare di Barents. La flotta schierata include il Kursk, un sottomarino di classe Oscar. In mare, l'ufficiale di armi Pavel riferisce che la temperatura interna di un siluro HTP sta aumentando rapidamente, indicando una potenziale perdita di perossido di idrogeno. Il capitano però ignora le preoccupazioni di Pavel e pochi istanti dopo il siluro esplode prematuramente, uccidendo l'equipaggio della sala armi. Un'esplosione secondaria dei restanti siluri fa un buco nello scafo anteriore del sottomarino, mandando la nave sul fondo del mare. I membri dell'equipaggio sopravvissuti si radunano nello scompartimento più a poppa, che ora sta rapidamente imbarcando acqua. L'equipaggio attende disperatamente i soccorsi, mentre sulla terraferma le mogli dei marinai cominciano a sentire voci riguardanti il sottomarino stesso. Il commodoro della Royal Navy David Russell rileva gli eventi sismici e deduce che Kursk ha avuto un incidente. L'ammiraglio Grudzinsky, comandante della Flotta del Nord, inizialmente crede che non ci siano sopravvissuti, ma una volta sentiti dei colpi attraverso lo scafo del sottomarino, i russi schierano immediatamente un sommergibile di salvataggio. La vecchia e mal tenuta imbarcazione non riesce a sigillare lo scafo del Kursk, ed è costretta a tornare in superficie e attendere una ricarica della batteria di 12 ore.

Ispirato alla vera storia del sottomarino Kursk, e basato sul libro A Time to Die di Robert Moore, anche questo film di Vinterberg è piuttosto prevedibile, al di là di essere ben fatto. Il cast è importante, con alcune punte di diamante, e internazionale, ma non basta.

Inspired by the true story of the Kursk submarine, and based on Robert Moore's book A Time to Die, also this film by Vinterberg is rather predictable, beyond being well done. The cast is important, with some spearheads, and international, but that's not enough.