No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20051229

botti di fine anno


Me And You And Everyone We Know – di Miranda July 2005

Richard è un uomo sensibile, stralunato, fragile; si è appena separato da Pam, con la quale ha avuto due splendidi bambini, Peter e Robby. Per “celebrare” la loro separazione si è dato fuoco ad una mano. Chiunque gli darebbe del pazzo, ma la sua intenzione era proprio quella di festeggiare un avvenimento comunque importante. O forse no.
Richard lavora in un grande magazzino, reparto scarpe, e cerca di ricostruire lentamente la sua vita, e nel contempo di tirare su i due ragazzini, che invece stanno andando per la loro strada tranquillamente. Peter, anche se timido, è forse già innamorato, anche se due coetanee lo scelgono per esercitarsi nella fellatio; Robby, piccolo ma già sveglissimo, viaggia in chat, ha fantasie scatologiche e non ha paura ad andare agli appuntamenti al buio.
La vita di Richard al bivio si incrocia con quella di Christine, artista poliedrica, estroversa ma strana, troppo diretta. Fa la taxista per anziani, in attesa di veder riconosciuto il suo talento. E’ amore, probabilmente, ma ognuno ha i suoi tempi.
Intorno a loro, la vita, quella di tutti, scorre.
Miranda July è, così come il personaggio che interpreta, Christine, una “artista poliedrica” anche nella vita; per il cinema aveva già partecipato qualche anno fa alla stesura della sceneggiatura di uno dei film meno riusciti di Wayne Wang, “The Center of the World”, ma con questo debutto realmente impressionante sfiora il capolavoro naive.
Difficile trovare una cosa fuori posto in questa piccola gemma, uscita in sordina, diffusasi col passaparola, a cominciare dalla fotografia colorata e accesa, continuando con le musiche, qualche bel pezzo e molti tappeti elettronici, mai invadenti e fortemente funzionali alla storia, andando avanti col cast composto tutto da caratteristi o debuttanti, tutti bravissimi e diretti magistralmente; arrivando infine alla storia e al film vero, fatto di un semplicissimo spaccato delle vite di alcune persone che abitano nello stesso quartiere o che si incontrano per puro caso, che si compenetrano, si intrecciano, si emozionano, vivono, soffrono, litigano, si amano con qualche difficoltà, muoiono.
Gli adulti appaiono insicuri, pieni di problemi, mentre i bambini sono geniali, spavaldi, spigliati, sanno tutto sul sesso e anche qualcosa di più; si sfiorano argomenti scottanti con leggerezza, in modo mai pesante, e, pur essendo in parte un pregio, questo è l’unico appunto che mi sento di muovere al film.
Ma, credetemi, è davvero impossibile rimanere insensibili davanti a questo frullato di emozioni ed a momenti di vera poesia: una fra tante, la scena della camminata sul marciapiede presa come metafora giocosa tra Christine e Richard.
Vi innamorerete di questo film, al punto che ne vorreste subito un altro così bello.
Stupendo.

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