No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20051228

il film gay delle feste comandate


Reinas – il matrimonio che mancava - di Manuel Gòmez Pereira 2005

Siamo (finalmente?) nella Spagna di Zapatero, e le coppie gay (ma era davvero il loro sogno?) si possono sposare. Una ghiotta occasione per uno spot elettorale progressista gratuito, sposarne una cifra tutte insieme. Le storie di tre coppie maschili si intrecciano. Narciso, politico, ha una madre, Nuria, ai limiti della psicopatologia che la porta ad essere ninfomane, sta con Hugo, la cui madre, Helena, giudice, è disturbata dall’uso politico di queste prime nozze gay, ma non solo. Jonas è il figlio del giardiniere Jacinto, che lavora da anni nella villa di Reyes, attrice; sta per sposarsi con Rafa, figlio di Reyes, ed entrambe i genitori non hanno ancora accettato l’omosessualità dei figli e il matrimonio interclassista; ma c’è di più. Miguel è figlio di Magda, direttrice di un hotel di lusso gay-friendly, sempre indaffarata col suo lavoro, sta per sposarsi con Oscar, argentino, ballerino, massaggiatore, insegnante di spinning, con una madre, Ofelia, che arriva direttamente da Buenos Aires per le nozze con l’effetto di un ciclone.
Pesantemente almodovareggiante fin dai titoli di testa, questo “Reinas” (regine) non cambierà di certo la storia del cinema, è leggero come una piuma e fa fare qualche risata, ma risulta importante se lo osserviamo da italiani confrontandolo con prodotti di casa nostra.
E’ una semplice commedia degli equivoci, lievemente sentimentale, ma con un soggetto gay di fondo che viene trattato con naturalezza, cosa che non sempre riesce: sono fortemente convinto che un qualcosa del genere in Italia sarebbe scaduto nella comicità greve molto presto.
E se può annoverare un cast di altissimo livello per la Spagna, vuol dire che anche grandi attori e attrici si sono divertiti girandolo.
Jorge Perugorria, Marisa Paredes (che fa praticamente se stessa), Verònica Forqué (straordinaria nei panni di Nuria), Carmen Maura (che genera “involontariamente” una delle più belle battute del film) e molti altri recitano più che decentemente e, come detto sopra, allegramente. Un cameo di Andrea Occhipinti da segnalare patriotticamente, mentre per le/gli amanti degli uomini bellissimi va segnalato Unax Ugalde (Miguel), bellissimo e effeminato al punto giusto.
Un passatempo natalizio.

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