No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20100819

Vosvrašcenie


Il ritorno - di Andrey Zvyagintsev 2003


Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)

Giudizio vernacolare: un è un chiacchierone luilì


Questo film russo vinse, tra le polemiche, a Venezia nel 2003. Il ritorno è un film ermetico, che racconta poco e spiega ancora meno (pressoché mai).


Girato con una grandissima padronanza (bellissimi movimenti della macchina da presa, ottime inquadrature dei campi lunghi che ricordano Kiarostami), ci racconta di un padre che ritorna, dopo12 anni di assenza, dalla famiglia, nonna, moglie e i due figli che, davanti all'evento, assumono atteggiamenti completamente opposti, il più grande accondiscendente e remissivo, il più piccolo insofferente e testardo; appena tornato, il padre costringe i due figli ad un viaggio, ancora una volta senza dare spiegazioni, e mettendo i figli continuamente alla prova quasi per testarne la devozione e il rispetto.

Il viaggio si snoda attraverso paesaggi stupendi e desolati (stupendamente desolati?), e le "prove" rivolte ai figli creano una situazione di tensione ad "elastico", che va e viene, fino alla tragedia finale.


Simbolismi, coincidenze e sentimenti inespressi. Non un capolavoro, ma un film dal fascino innegabile.

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