Vikings - di Michael Hirst - Stagione 4 (20 episodi; History Channel) - 2016/2017
Ragnar sta invecchiando. Ferito e vicino alla morte, sogna di avvicinarsi alle porte del Valhalla. Aslaug consulta il veggente, per sapere se Ragnar dovrà morire, perché una donna possa governare Kattegat. Bjorn imprigiona Floki per l'uccisione di Athelstan, ma quando Ragnar si risveglia, rimprovera il figlio per questo. Bjorn quindi se ne va nelle lande desolate e ghiacciate, per rabbia e per provare a se stesso e agli altri di essere un uomo degno, e di poter sopravvivere in ogni circostanza. Aslaug aggiunge alla sua servitù una nuova schiava, Yidu, che proviene dall'oriente. Yidu diventerà intima di Ragnar. A Hedeby, intanto, il conte Kalf annuncia che regnerà insieme a Lagertha, suscitando le ire di Einar. A questo punto, Kalf invità Einar ed i suoi a votare per l'esilio di Lagertha, e quando loro lo fanno, li uccide, permettendo a Lagertha di uccidere Einar. A Parigi, Rollo sta ormai diventando un nobile franco. Sposa la principessa Gisla, che non ne vuole sapere, piange durante la cerimonia e si porta un coltello a letto durante la prima notte di nozze. Rollo cavalca fuori dalle mura, e ordina lo sterminio dei vichinghi, ancora accampati lì fuori in seguito all'accordo.
Vikings, con tutti i suoi difetti, è arrivato alla quarta stagione, e si è permesso il lusso di raddoppiare la durata, passando da 10 episodi (9 nella prima stagione) a 20. Non è finita: è già stato rinnovato per una quinta stagione da altri 20 episodi, nonostante (mi costa non fare spoiler) uno dei protagonisti principali sia venuto a mancare durante questa ultima stagione. Segno che, nonostante come ogni serie che esce da History, si dimostri sempre un po' più goffa di quelle dei canali che ci deliziano con serie super professionali, qualcosa di interessante c'è. Personalmente, posso spiegare: come già detto in altre occasioni, il popolo vichingo è uno di quelli che ritengo fondamentale per lo sviluppo dell'umanità. Pieno di contraddizioni, ma moderno, contadino ma curioso, belligerante ma capace di equità, non dimentichiamoci che questo popolo, partendo dal Nord Europa, è riuscito a raggiungere molto del mondo allora conosciuto, ed è giunto 3/400 anni prima di Colombo, sul continente americano. Questa stagione è stata sofferta, ed ha lasciato un vuoto probabilmente incolmabile. Ecco spiegato l'improvvisa entrata in scena di un nuovissimo protagonista, giusto negli ultimi secondi dell'episodio finale, che pur essendo un sacerdote, pare essere all'altezza della situazione, per così dire (si chiama Heahmund, ed è interpretato nientemeno che da Jonathan Rhys-Meyers). Vedremo come Hirst, che si è già avvalso di Rhys-Meyers in The Tudors, riuscirà a pilotare Vikings nella prossima, difficile stagione.
Vikings, with all its faults, is in its fourth season, and indulged itself, allowed the luxury to double the length, from 10 episodes (9 in the first season) to 20. It is not over: it has already been renewed for a fifth season other 20 episodes, although (it cost me not to do spoilers) a major player left us during this last season. Means that, despite how each series coming out from History Channel, it always shows a bit more clumsy than those of the channels that delight us with super professional series, there is something interesting. Personally, I can explain: as already said on other occasions, the Viking people were of those that I consider essential for the development of humanity. Full of contradictions, but modern, farmer but curious, belligerent but capable of fairness, let's not forget that this people, starting from Northern Europe, has managed to achieve much of the known world, and reached 3/400 years before Columbus, the American continent. This season has been painful, and has left a gap probably unbridgeable. This explains the sudden entrance of a brand new character, right in the last final seconds of the final episode, which despite being a priest, it seems to be up to the job, so to speak (called Heahmund, and is played by no less than Jonathan Rhys-Meyers). We'll see how Hirst, who has already made use of Rhys-Meyers in The Tudors, will be able to steer Vikings in the next, difficult season.
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