Martha Marcy May Marlene - di Sean Durkin (2011)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
E' una mattina presto, quando Martha fugge da una sorta di comune, sui monti Catskill. In realtà, il gruppo del quale faceva parte è una setta, guidata da un leader chiamato Patrick. Dopo essere stata rintracciata da un membro della setta, che la lascia andare, Martha si decide a telefonare alla sorella Lucy, chiedendole aiuto. Dopo qualche ora, Lucy raccoglie Martha presso una stazione degli autobus, e porta la sorella in una splendida casa su un lago, nel Connecticut, casa che condivide col marito Ted. Martha si apre pochissimo, a proposito del periodo nel quale non ha dato nessuna notizia di sé; non dice niente a proposito della setta, ma inventa che si era trasferita sui Catskill insieme al fidanzato, e che la storia è finita. Ma nei giorni successivi, Martha esibisce un comportamento decisamente insolito, sicuramente senza prestare troppa attenzione agli usuali confini sociali comunemente accettati dalla cultura statunitense.
Film molto interessante, diretto dal debuttante (all'epoca) sulla lunga durata (aveva diretto due cortometraggi) Sean Durkin, canadese di nascita ma inglese di crescita. Il regista, anche sceneggiatore, dice di scrivere sulle cose che lo spaventano di più, e direi che possiamo sposare questa sua paura: le sette. Film che è stato molto apprezzato al Sundance e a Cannes nel 2011, Martha Marcy May Marlene si fa forte di una fotografia low profile, un cast misto tra medie celebrità (Hugh Dancy, Sarah Paulson) e giovani attori di belle speranze (Louisa Krause, Julia Garner, Christopher Abbott, Brady Corbet, e, nel ruolo della protagonista, una bravissima Elizabeth Olsen, la sorella minore delle gemelle), con la ciliegina sulla torta di un caratterista spettacolare come John Hawkes in un ruolo a dir poco inquietante, e disegna un quadro che risulta quanto mai credibile di una parabola che non auguriamo a nessuno.
Very interesting film, directed by debutante (at the time) on the long length (he directed two short films, before this one) Sean Durkin, Canadian-born but British growth. The director, also a screenwriter, says to write about what scares him the most, and I think we can marry this fear: the cults. Film that was very much appreciated at the Sundance and Cannes in 2011, "Martha Marcy May Marlene" is built, and it's strong, because of a "low profile" cinematography, a mixed cast of "medium" celebrities (Hugh Dancy, Sarah Paulson) and young actors hopefuls (Louisa Krause, Julia Garner, Christopher Abbott, Brady Corbet, and, in the title role, a talented Elizabeth Olsen, younger sister of the twins), with the icing on the cake of a spectacular character actor John Hawkes, in a role to say the least disturbing, and draws a framework that is very credible, of a parable that we do not wish to anyone.
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