No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20090409

è un blitz!


E' vero, se confrontato agli altri loro dischi, questo nuovo degli Yeah Yeah Yeahs è molto, molto leggero. Ed è il caso di parlare di una vera e propria virata elettronica. Sa molto di anni '80, e fin qui potrebbe sembrare solo uno delle tante operazioni "salto sul carrozzone dei vincitori", o meglio, di quello che va per la maggiore. Ma sappiamo bene che gli YYYs non hanno certo bisogno di ciò. Quindi, analizziamolo. Come sempre, la voce bellissima di Karen O rende piacevole qualsiasi cosa. E nonostante i suoni siano risentiti, il disco scorre via accarezzandoti, seppur con chitarre al minimo e tastiere al massimo, ma non esagerate. Sobrie, oserei dire. Una specie di sguardo, appunto, agli anni '80, che non sappia di stantìo come quello dei Franz Ferdinand.

L'apertura con Zero è più che brillante. Dull Life è semplicissima ma ti si stampa in mente. L'atmosfera poi, si fa rarefatta, e le ballad la fanno da padrone. L'apice del disco è Runaway: struggente il tappeto tastiere/chitarra del finalone, mentre Karen "gorgheggia" e il batterista Brian si dà da fare. Ci sono addirittura dei violini. Vi fa venir voglia di stringere la persona che amate in mezzo alla pista da ballo. Proprio come quando veniva l'ora dei lenti.

Anche Hysteric è quasi a quei livelli. Tanto da pensare che i due pezzi si somiglino un po' troppo. Ecco, questo si. Un difetto che troviamo è un certo prosciugamento dell'ispirazione. Vedremo in seguito se si tratti di "canto del cigno" oppure no.

Per la cronaca, esiste pure una Deluxe Edition con 4 pezzi dell'album stesso in versione acustica (Soft Shock, Skeletons, Hysteric e Little Shadow) e una bonus track (Faces).


Yeah Yeah Yeahs - It's Blitz!

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