No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20100710

it hurts so good


True Blood - di Alan Ball - Stagioni 1 e 2 (12 episodi ciascuna; Your Face Goes Here per HBO) - 2008/2009



Domandiamocelo: True Blood è geniale? Forse. Sovrannaturale, con qualche cliché del genere, a volte viene da chiedersi se non siano un po' troppe le "aggiunte" di elementi impossibili ed irreali, ma divertente, sfacciato, sensuale, con dialoghi ficcanti e mai banali, con personaggi impossibili da non amare, disegnati in maniera grandiosa, e con alcuni piani di lettura metaforica caustici ed al passo con i tempi.



Dico, era abbastanza ovvio, essendo "nata" dalla mente di Alan Ball, che personalmente non finirò mai di osannare abbastanza, visto che dalla stessa mente è nato Six Feet Under; ma qui c'è una sostanziale differenza, ed è che la serie è tratta da un'altra serie, di libri ovviamente. I libri dei quali stiamo parlando sono di Charlaine Harris, e precisamente del Ciclo di Sookie Stackhouse (in originale The Southern Vampire Mysteries), composto di 12 romanzi (9 dei quali per ora tradotti in italiano), usciti tra il 2001 ed il 2010. Ovvio che la genialità stia più nell'immaginazione dell'autrice, ma bisogna dare atto a Ball di aver scelto una roba visionaria, che diverte e, al tempo stesso, si può "piegare" per dargli dei doppi sensi intelligenti: anche questa volta, critica sociale e gusto della provocazione danno profondità al tutto.

Non mancano i momenti che ricordano fortemente l'intensità di Six Feet Under, e la netta sensazione che si stia parlando anche di filosofia, di senso della vita, e perchè no, d'amore. Personalmente, ce ne sono almeno un paio, soprattutto nella seconda stagione, che mi hanno toccato davvero molto.


Brevemente: la storia è ambientata in una cittadina della Louisiana, Bon Temps, in un futuro prossimo, un futuro in cui i vampiri stanno tentando di vivere assieme agli umani integrandosi e lottando per far valere i propri diritti. Elemento di svolta (antecedente), la messa a punto di una ditta giapponese di Tru Blood, in pratica sangue sintetico venduto come una bibita (che ovviamente, va servita calda, circa 37 gradi), il che teoricamente permette ai vampiri di sopravvivere senza uccidere umani. Elemento conduttore, come dice il titolo della traduzione del ciclo in italiano, Sookie Stackhouse, giovane (ma non più giovanissima) cameriera con poteri telepatici, che a causa di questo suo "dono" non riesce ad avere relazioni di coppia (solo concentrandosi fortemente riesce a non "sentire" quello che le persone intorno a lei stanno pensando). Elemento scatenante, Bill Compton, un affascinante e tenebroso vampiro originario di Bon Temps, ma che, a differenza di Sookie, ha 173 anni nel 2008 (ha combattuto la guerra civile): tra lui e Sookie sboccia un amore appassionato, che deve vincere le resistenze sia degli umani che dei vampiri. Elementi paralleli, ma non meno importanti: una serie di personaggi tutti notevoli (il fratello di Sookie, l'amica del cuore, il cugino dell'amica, il capo, i vampiri amici di Bill, e via via un po' tutti gli abitanti di Bon Temps), e il fatto che la telepatica e i vampiri non siano gli unici elementi sovrannaturali esistenti. Non vi anticipo altro, perchè mi piacerebbe convincere anche uno solo di voi a guardare questa serie, e non vorrei fare spoiling, ma per chi, come me, non conosceva i libri, la sorpresa è continua (come detto in apertura), e dopo un iniziale sensazione tra il destabilizzante e lo scocciato, ci si diverte a vedere la quantità di "stranezze" in gioco.

Non è finita: il tutto si svolge sullo sfondo di una Louisiana magica, lussureggiante, tenebrosa e decadente.


Due parole sulle recitazioni. Ormai sapete tutti che nella televisione ben fatta, questo elemento non è più un optional, o peggio, un elemento non richiesto, al contrario. Ecco quindi che si parte subito assegnando il personaggio cardine, Sookie, ad Anna Paquin, come molti di voi sapranno premio Oscar a 12 anni per la sua interpretazione in Lezioni di piano. Ma, credetemi, tutti gli altri attori, diversi poco conosciuti, alcuni già visti (Chris Bauer [Andy Bellefleur], Alexander Skarsgard [Eric Northman], "recensito" in Generation Kill, Michelle Forbes [Maryann Forrester]), collaborano attivamente, e tutti in maniera davvero interessante, a rendere questa serie una delle migliori del genere fantasy che mi sia capitato di vedere, probabilmente perchè affrontata con i piedi (e la testa) fortemente piantati nella realtà dagli sceneggiatori (e ovviamente dal creatore, del quale si vede decisamente la mano).


E' attualmente in onda negli USA la terza stagione. I'm looking forward.

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