No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20110629

il fuhrer


Hitler - di Giuseppe Genna (2008)

Hitler, di Genna, è una specie di biografia. Una specie. Secondo lo scrittore milanese, Hitler è un "problema metafisico planetario", e questa sua operazione, questo suo libro, sembra prefiggersi un tentativo di analizzare come egli stesso arriva a praticare il Male con coscienza, e quindi, in una certa qual maniera, tenere alta la guardia contro accadimenti catastrofici del genere. L'autore aggiunge che un altro obiettivo di questo libro era descrivere la persona (non-persona, come lo definisce) Hitler evitandone una mitizzazione, anche involontaria.

Adolf Hitler. Quanto sappiamo di lui? Praticamente tutto. Molto di quello che racconta Genna, ovviamente, lo conosciamo. Ho letto, dopo aver letto il libro, accesissimi dibattiti sul libro, e perfino recensioni diametralmente opposte, a dir la verità piuttosto cavillose. Proprio per questo, cercherò, per una volta, di essere snello (non fate battute).
Il libro consta di oltre 600 pagine. Scorre? Decisamente si, nonostante quel che abbiamo detto prima, e cioè che gran parte della storia di Hitler si conosca. Lo stile di Genna è, spesso, e qui in particolare, pomposo, d'effetto, a volte ripetitivo, ma, a mio modesto giudizio, necessario.
Aggiungerei perfino che, casualmente, subito dopo aver letto questo Hitler, ho iniziato, e sto tutt'ora leggendo, un libro che tratta del medesimo periodo storico, e che già dalle prime cento pagine lascia intendere che non solo Hitler, o la Germania della crisi, furono la causa della devastazione planetaria generata dalla Seconda Guerra Mondiale (ve ne parlerò poi); nonostante questo, è apprezzabile quel che si prefigge Genna con questo libro. Non vorrei concludere con una frase ad effetto, facendo retorica spicciola, ma ricordare una figura come questa, ed il male che ha fatto, non è mai abbastanza.

2 commenti:

lafolle ha detto...

un libro veramente interessante.
un nuovo punto di vista.

Anonimo ha detto...

Uno dei peggiori scrittori italiani ha creato un libro noioso ed insignificante. Tanti giri di altisonanti vocaboli ricercati, per un nulla di contenuto, solo vacuità commerciale.