Van Halen - Van Halen (1978)
Immaginatevi nel 1978. Anche solo nel rock, vanno ancora di moda le band di progressive, o quelle di hard rock "tradizionale". Immaginatevi come le persone abituate a questo, reagiscano davanti ad una band come quella dei primi Van Halen. Una band con un chitarrista che è un fenomeno e fa il fenomeno, un cantante che più che altro è un istrione, ragazzacci che prendono classici e li stravolgono, oppure sparano pezzi da tre minuti con riff assassini, assoli mozzafiato, e un cantato sexy. Non c'è da stupirsi se la critica li stroncò, facendo una figuraccia, visto quando hanno venduto e vissuto.
Van Halen il debutto, anche ascoltato oggi, è un grande disco di rock. Ma grande veramente. Vi "leggo" la scaletta: Runnin' With the Devil, il cui riff, ancora oggi, fa venire i brividi, lo strumentale Eruption, la cover divenuta un'istituzione You Really Got Me, la splendida Ain't Talkin' 'Bout Love, I'm the One, Jamie's Cryin', Atomic Punk, Feel Your Love Tonight, probabilmente la mia preferita Little Dreamer, preferita solo perché la seguente è un'altra cover, l'impressionante Ice Cream Man (il cantato di D.L.Roth è semplicemente stupefacente), di John Brim, On Fire. Difficile definire uno di questi pezzi brutto o superfluo, seppure, onestamente, bisogna ammettere che la seconda parte del disco, se non fosse per Ice Cream Man e Little Dreamer, risulterebbe un po' inferiore al quartetto iniziale.
Detto questo, pensateci bene, cercando di inquadrare lo stile, l'immagine, l'attitudine dei VH, e capirete che, a prescindere dalla valenza effettiva dei pezzi nella sua totalità, questo disco ha cambiato il corso storico di un certo tipo di musica.
Imagine yourself in 1978. Even just in rock, are still cool the progressive band, or those of traditional hard rock. Imagine how people used to those kind of bands, could react in front of a band as that of the first Van Halen. A band with a guitarist who is a phenomenon and "makes" the phenomenon, a singer who more than anything else is an actor, boys who take classics and distort them, or shoot pieces of three minutes with killers riffs, breathtaking solos, and sexy vocal lines. No wonder if the critics crushed them, making a fool of, because of how much they have been then sold and lived.
Van Halen's debut, also heard today, is a great rock record. But really big. I "read" to you the track list: "Runnin' With the Devil", whose riff, even today, makes me shudder, the instrumental "Eruption", the cover that has become an institution "You Really Got Me", the beautiful "Ain't Talkin' 'Bout Love", "I'm the One", "Jamie's Cryin'", "Atomic Punk", "Feel Your Love Tonight", probably my favorite "Little Dreamer", preferred because the following is another cover, the impressive "Ice Cream Man" (vocals of D.L.Roth are simply amazing), originally by John Brim, "On Fire". Difficult to define one of these ugly pieces or superfluous, though, honestly, we must admit that the second part of the album, if it were not for "Ice Cream Man" and "Little Dreamer", would be a little less than the starting quintet. But not so much.
Having said that, think again, trying to frame the style, the image, the attitude of the VH, and you will understand that, regardless of the actual value of the pieces as a whole, this album has changed the course of history of a certain type of music.
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