Mutoid Man, Karl Mark Was A Broker, Operazione Galattica Interspaziale (O.I.S.), DSW, sabato 14 agosto 2016, Castellina Marittima, Musica W
Dopo qualche anno, torno a Musica W, ancora una volta il cartellone mi convince, soprattutto per un paio di chicche straniere. Dopo un paio di panini e qualche saluto random, si parte con i DSW, da Lecce, che sembrano una cover band dei Kyuss che suona inediti. Per aprire, vanno più che bene. Proseguono gli Operazione Intergalattica Spaziale OIS, non ho capito bene da dove vengono ma probabilmente dall'Emilia, e anche loro sono sullo stoner, virato in chiave space-psycho, ogni tanto ricordano perfino i Battles. Dopo di loro i pistoiesi Karl Marx Was A Broker, power trio che regala pezzi completamente strumentali con un imponente muro del suono, e si aggirano tra metal, industrial, post punk. Professionali, con immagini "da regime" proiettati sullo sfondo, seppure non sia facile "digerire" quasi un'ora di musica totalmente senza cantato, convincono. Mi accorgo pure che hanno un discreto seguito.
E adesso, il clou della serata: Mutoid Man, la band formata da Stephen Brodsky (Cave In) chitarra e voce, Nick Cageao al basso, e dal fantasmagorico batterista Ben Koller (Converge, e moltissimi altri progetti), ai quali rimane poco più di un'ora per far impazzire il forse migliaio di presenti. L'atmosfera è rilassata, ma i tre fanno immediatamente capire la differenza tra le band italiane, anche le più professionali, e la cultura rock anglosassone: Stephen prende immediatamente in pugno il pubblico, e la band apre nientemeno che con un trattamento speciale di Purple Rain del compianto Prince. A ruota, il "singolo" Bridgeburner, e poi via via una decina abbondante di pezzi estratti ovviamente dai loro due lavori Helium Head e Bleeder. Apice quando il trio "sodomizza" (l'introduzione di Stephen dice proprio così) Don't Let Me Be Misunderstood, presente in Helium Head, che loro presentano come pezzo dei The Animals di Eric Burdon, ma in realtà in origine fu scritto da Benjamin, Caldwell e Marcus per Nina Simone. Brodsky e Cageao si scambiano pure gli strumenti, mentre Koller rimane dietro le pelli a deliziare chi si intende un poco di batteria. Per farvela breve, i Mutoid Man sono un rullo compressore tecnico e perfino melodico il giusto: di sicuro non una band per fare innamorare una ragazza, ma di certo quello che ci vuole per sfogare la rabbia. Gran concerto.
Three italian band, DSW, Operazione Intergalattica Spaziale OIS, and Karl Marx Was A Broker, the first two more stoner-oriented, the third one more original, represented the starter to the Mutoid Man gig of this Saturday summer Night at Musica W festival, in Castellina Marittima. The extraordinary band composed by Stephen Brodsky (Cave In), guitar and vocals, Nick Cageao on bass, and the supreme Ben Koller (Converge) on drums, opens with a massive cover version of "Purple Rain" by Prince, and proceed with Brodsky that kept the audience in his hand. Good versions of tracks from their two works, "Helium Head" and "Bleeder", a little more of one hour of concert, and a devastating version of "Don't Let Me Be Misunderstood", with an "hardcore" introduction by Brodsky ("and now we want to brutalize a song from one of our favourite bands, Eric Burdon's The Animals, and to brutalize I mean fuck it in the ass until it bleed..."), they have been appreciated by all the people in the little arena: Mutoid Man are great.
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