Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
L'isola di Tahiti è al centro delle voci sulla possibile ripresa dei test nucleari francesi. De Roller, Alto Commissario della Repubblica nella Polinesia francese e, in quanto tale, rappresentante dello Stato, cerca di tastare il polso dell'isola, della popolazione locale e dei diversi interessi in gioco: l'esercito (un ammiraglio che trascorre le notti in un club con qualche marinaio), i pescatori e le autorità locali degli atolli, e gli attivisti locali (manipolati da agenti stranieri?), che minacciano di scatenare manifestazioni, ecc. Quest'uomo affabile e dal linguaggio misurato si destreggia tra ricevimenti ufficiali, prove di spettacoli di danza tradizionale e gare di surf. A qualsiasi ora del giorno e della notte, la sua silhouette rotonda, sempre impeccabile nel suo abito bianco, scruta la possibile presenza di sottomarini o segni di interferenze straniere. Alla fine chiede aiuto a un dipendente del Paradise, un losco night club al centro di tutti questi intrighi. (Wikipedia)
Pacifiction è il classico caso di film per appassionati: dura quasi tre ore ed ha un ritmo molto lento. Qualcuno più bravo di me lo ha definito thriller politico, secondo me è un altro esempio di come la politica sia costantemente l'arte del compromesso. Cast misto, un paio di facce molto note, altre molto meno, addirittura qualche debuttante che potremmo rivedere in futuro.
Pacifiction is a classic case of a film for enthusiasts: it lasts almost three hours and has a very slow pace. Someone better than me has called it a political thriller, in my opinion it is another example of how politics is constantly the art of compromise. Mixed cast, a couple of very well-known faces, others much less so, even some debutants that we might see again in the future.
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