No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20080804

traitor like judas


Da Internazionale nr. 754 e dalla rete


Maledetti traditori

di Yoani Sánchez, blogger cubana ( http://www.desdecuba.com/generaciony/ )


In una delle sue ultime “riflessioni” l’ex presidente Fidel Castro se l’è presa con gli atleti cubani che hanno scelto di abbandonare l’isola. La fuga di sportivi di alto livello è un fatto comune nel nostro paese, ma in questi giorni è diventato un argomento della massima importanza. La paura è che la delegazione cubana alle Olimpiadi di Pechino venga decimata dalla defezione di qualche atleta. Secondo il testo pubblicato sul quotidiano Granma (e ripreso dalla radio e dalla tv), gli sportivi che hanno scelto di emigrare “tradiscono la patria vendendosi al nemico” o “soccombono moralmente alla pioggia di offerte di un mondo pieno di avidità, vizi, droghe, doping e consumismo”. L’anziano leader non si è limitato alle accuse, ma ha concluso il suo intervento proponendo una punizione: “Non lasciamo che i traditori tornino a visitare il paese per esibire le ricchezze ottenute con l’infamia”. Queste sanzioni sono già state applicate non solo agli atleti, ma anche ai medici, ai funzionari e ai giornalisti che hanno scelto l’esilio. Eppure l’economia cubana dipende sempre di più dai soldi che inviano quei “traditori”. Noi cubani ci chiediamo se la raccomandazione di Castro diventerà legge. Se le sue parole cambieranno, rendendole più dure, le attuali restrizioni sull’emigrazione. Sono dubbi che fanno crollare la speranza di veder scomparire l’umiliante permesso di viaggio. Dopo le nuove misure adottate dal governo di Raúl Castro, era proprio questa una delle grandi speranze diffuse tra i cubani. Cosa succederà adesso? E se la maledizione rivolta contro i “traditori” si estendesse anche agli artisti, ai laureati o al figlio della mia vicina, che fa il cuoco in un albergo spagnolo?

8 commenti:

Anonimo ha detto...

cuba libre, la libertà comunista è questa.

Anonimo ha detto...

prima di certo non stavano meglio.

jumbolo ha detto...

Inoltre, "la libertà comunista è questa" è il solito commento qualunquista e anticomunista coi paraocchi. Alla berlusconi, per dire. Di quelli che sanno una sega cosa sarebbe veramente il comunismo, senza gli sbagli degli uomini, sbagli per i quali l'ideale è crollato, non perchè l'ideale fosse sbagliato. Ma tanto, spiegarlo a te, anomimo 1 delle 9 e 28, non serve, visto che sei dotato dell'accessorio da cavalli citato poc'anzi.
Saluti

jumbolo ha detto...

PS
accessorio da cavalli è da intendersi con la c minuscola, per non confonderlo con Roberto Cavalli, lo stilista che veste di merda un po' tutto il mondo.

Anonimo ha detto...

"Di quelli che sanno una sega cosa sarebbe veramente il comunismo, senza gli sbagli degli uomini,"
si può dire anche del fascismo?!

jumbolo ha detto...

non credo proprio. ed è una notazione che può venire esclusivamente da un personaggio che tenta di confondere le due cose, negando che sono profondamente diverse. Di più, non sapendo nemmeno minimamente che cosa sono le due cose.
Degne di un anonimo.

Anonimo ha detto...

Risposta evasiva, offensiva, caratteristica.

jumbolo ha detto...

Opinioni.