No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20080902

teeth


Denti - di Mitchell Lichtenstein 2008


Giudizio sintetico: si può perdere


Dawn e Brad sono divenuti fratellastri dall'unione dei loro rispettivi genitori. E' successo, per loro, in tenera età, e in tenera età è accaduto un fatto strano, che ancora nessuno si spiega, come ci mostra l'incipit del film. Sono cresciuti e sono diventati profondamente diversi: lei è una specie di attivista/fondamentalista cattolica, e ha fatto voto di castità fino al matrimonio, lui è un metallaro sempre rinchiuso nella sua stanza, dove gli fa compagnia il suo cane e dove spesso fa sesso anale con la sua fidanzata. Dawn è attratta da Tobey, un coetaneo che ha abbracciato il suo stesso gruppo di castità; quando sono insieme, i propositi di purezza sono messi in serio pericolo.


Contrastante il mio pensiero su questo debutto alla regia del figlio del famosissimo Roy Lichtenstein. L'idea è più che interessante (non dico di quale idea si tratti anche se sono quasi sicuro che ognuno di voi l'abbia saputo o letto da qualche parte), e alcuni spunti sono non pregevoli ma ammirevoli (le incombenti torri refrigeranti - non sono ciminiere - accanto alla tranquilla cittadina di provincia nella quale si svolge l'azione, i richiami - non sfruttati psicologicamente - alla mitologia greco-romana), ma lo svolgimento lascia a desiderare, soprattutto perchè più di una commistione tra generi, sembra che il continuo cambio di tenore della pellicola sia dovuto ad incertezza. Siamo continuamente a cavallo tra teen movie, horror splatter, thriller psicologico, ma sempre con un senso di incompiutezza diffuso, e con un limitato senso del ridicolo (evito di fare esempi, capirete solo se vorrete vedere il film); pessime alcune battute dopo qualche scena forte, decisamente splatter, al punto da pensare che siano involontarie. E si che l'argomento apre una miriade di possibilità, come l'essere umano si pone dinnanzi al sesso, paure e pregiudizi, e la religione (qualsiasi) interpretata in maniera ortodossa. Ci si poteva decisamente lavorare di più.

Per dire, soggetti del genere Cronenberg li avrebbe trattati e risolti in ben altra maniera, anche da debuttante (Il demone sotto la pelle). E' anche vero, so che lo state pensando, ed io con voi, che di Cronenberg ne nasce uno ogni secolo, probabilmente. Non è, evidentemente, ancora giunta l'ora.


Non male la prova della protagonista, Jess Weixler, nei panni di Dawn.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

questo non è "si può perdere"
questo "una cagata"
scusa eh, è ciò che si evince dalla rece.
aggiungi l'opzione "puttanata", dai
: )

Mau

jumbolo ha detto...

:)