L'appartamento - di Billy Wilder 1960
Giudizio sintetico: da vedere
C.C.Baxter è un sempliciotto dal cuore tenero, contabile in una grandissima società di assicurazioni a Manhattan, che (come dice la tagline) non sa dire di no. Ma, purtroppo per lui, non alle donne: ai colleghi. Baxter, detto Ciccibello dai colleghi superiori, rimane incastrato dapprima in un "prestito" dell'appartamento per un incontro extra-coniugale appunto ad un collega, visto che lui vive in un appartamento da scapolo (essendolo), e, sparsasi la voce, il suo appartamento diventa come un albergo a ore. Il risultato è a doppio taglio, e, di per sé, già uno spasso: Baxter è costretto continuamente a tenere aggiornata l'agenda degli appuntamenti galanti dei colleghi, a lasciare la chiave sotto lo zerbino (ne ha una sola), ad essere additato dai vicini come un rubacuori impenitente che beve come una spugna e si fa una ragazza dietro l'altra, e quindi a beccarsi rimbrotti da tutto il palazzo, a farsi lunghe passeggiate al freddo per attendere la scadenza di una "prenotazione" o a riparare in qualche bar dove, giocoforza, si ubriaca, ma, unico lato positivo, i colleghi gli offrono continuamente favori carrieristici. In effetti, nonostante i salti mortali che Baxter deve fare, come spostare 3 appuntamenti ai colleghi per rimanere in casa perchè ha la febbre, Baxter fa carriera velocissimamente. La cosa insospettisce il capo del personale, Jeff D. Sheldrake, che, scoperto il "trucco" di Baxter, richiede l'esclusiva dell'appartamento. Il problema è che nel frattempo, Baxter si invaghisce di Fran Kubelik, una delle ragazze che manovrano gli ascensori, e Sheldrake è il suo amante...
Beh, se ci fosse una scuola dove si imparano a scrivere le sceneggiature, probabilmente questa di L'appartamento, scritta dal duo Billy Wilder e I.A.L. Diamond, dovrebbe essere il libro di testo. Commedia degli equivoci, dramma e romanticismo, si intrecciano in questo film da due ore che scorre come forse nessun altro film; fotografia in bianco e nero quasi perfetta, macchina da presa sicura, quasi completamente in interni, montaggio mozzafiato, risate, colpi di scena, ritmo vertiginoso e una verve davvero difficile da trovare anche ai giorni nostri. Vinse 5 Oscar: film, regista, sceneggiatura originale, montaggio e scenografia. Jack Lemmon perfetto (Baxter, ingenuo e sempre "fuori tempo"), Shirley MacLaine carinissima. La scena di Lemmon che scola gli spaghetti con la racchetta da tennis è da antologia (soprattutto per noi italiani, visto che, come purtroppo fanno in molti all'estero, li serve insieme alle polpette).
1 commento:
film meraviglioso.
niente altro da aggiungere alla tua rece.
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