"In molte scuole e università gli studi umanistici vengono trascurati. Ma per diventare dei bravi cittadini bisogna imparare a pensare in modo critico e a mettersi nei panni degli altri".
Comincia così un articolo del The Times Literary Supplement di Martha C. Nussbaum riportato da Internazionale questa settimana. Chissà se Silvio Berlusconi si è mai messo nei nostri panni, visto che le classiche dichiarazioni post-elezioni sono del tipo "sarò il XXXXX di tutti", dove al posto delle X potete mettere, a scelta, sindaco, presidente, assessore o rappresentante eletto, in genere.
Ha un bel dire Maurizio Belpietro nel suo editoriale, che di presidenti puttanieri e donnaioli ce ne sono stati a bizzeffe, e quello preferito dalla sinistra italiana è Kennedy, che si diede un sacco da fare. A me, dottor Belpietro, non me ne frega un beneamato. Io, ad esempio, potrei essere benissimo un grande amante della professione più antica del mondo. Magari lo sono. Non me ne vergognerei, e non avrei problemi neppure con i tristissimi adesivi anti-clienti delle prostitute della Salaria a Roma, perchè non devo renderne conto a nessuno. Magari, da quando si è separato, in attesa di divorzio, Berlusconi deve aver pensato una cosa del genere. Magari no.
So benissimo che non è questo il punto, e che il punto sono la o le sue telefonate in Questura. Non dimentichiamoci, però, che se una cosa del genere la fa un comune cittadino, cioè di invitare a casa una minorenne, tanto più senza fissa dimora e in affido ai servizi sociali o giù di lì, e darle anche dei bei soldoni, credo che avrebbe dei problemi se non con il commissariato, con i vicini. Di sicuro lo guarderebbero male. Un'altra cosa che vorrei capire bene è la storia della modella brasiliana che aveva il numero del Presidente del Consiglio, che glielo ha dato per usarlo "in casi di estrema necessità". Perchè, alla fine, sono questi i casi di estrema necessità: che ti portino in Questura, e che se non chiama qualcuno di influente non ti fa uscire, per un po', nessuno. Già così si apre uno scenario che a me, come cittadino, non sta più bene.
C'è un'altra cosa allucinante che gira nei giornali e nei commenti dei sostenitori di Berlusconi: che quelli che non la pensano come loro, stiano facendo tutto questo casino perchè sono invidiosi. Invidiosi? Ma qui siamo alla follia. Cioè, ma voi, dico a voi sostenitori di Silvio, pensate veramente che una bella, magari bellissima ragazza esotica 17enne, giri intorno al Premier perchè è un uomo interessante, piacente, disinteressato, generoso, charmant, e che magari gli faccia qualche spettacolino anche solo di ballo (perchè è di questo che ci vogliono convincere), perchè, come dice lui, è simpatico? No, veramente, fatemelo capire, perchè questa linea con la quale viene sostenuto appunto il Premier, rasenta veramente le situazioni dei film di Totò, pace all'anima sua.
Quindi: a parte che se il Premier è stressato e non ce la fa più, può anche andare in pensione, non credo gli manchino le fonti di sostentamento. Ma, ok, per me se si vuole rilassare facendosi fare la lap-dance da un harem di troioni, o farsi sbocchinare da chi vuole lui, non ci sono problemi, davvero, respect. Però, dico, per coerenza gradirei innanzitutto che non sostenesse le pagliacciate tipo Family Day, dopo di che mi piacerebbe che incaricasse qualcuno dei suoi di scrivere una legge per legalizzare la prostituzione. Non lo trovereste coerente? Io penso di si. Anzi, ne sarei felice.
Dopo di che, anche se lui avesse conosciuto questa simpatica ragazza (che se anche fosse un troione di professione, a me non darebbe fastidio, ce ne fossero di più di troioni in giro vivremmo tutti meglio, almeno noi maschietti) ad una serata di beneficenza, e anche se in qualche maniera fosse venuto a sapere che era stata portata in Questura per aver bucato un rosso col motorino (con la macchina no, essendo minorenne), da cittadino gradirei che continuasse a lavorare sul futuro del mio Paese, e non che facesse telefonare alla stessa Questura, sostenendo il falso (in una maniera che potrebbe tra l'altro provocare un incidente diplomatico anche grave), per farla affidare a una persona che non la conosce neppure. Oppure non è andata così?
Davvero, signor Presidente del Consiglio, perchè non prova per un attimo a mettersi nei miei panni di cittadino, che non ha votato per lei, ma che è leggermente infastidito anche solo dalle voci che Lei abbia fatto una cosa del genere?