No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20101105

macina


Grinderman 2 - Grinderman (2010)


Tralasciamo tutti i discorsi che si potrebbero fare, Bad Seeds, Blixa, Cave che scrive i pezzi dalle 9 alle 17 in ufficio, il passato riposto in un armadio, il presente con la casa col pratino e la famiglia in posa per le foto di Natale. La nuova incarnazione di Nick Cave, e di chi vuole (riesce?) a collaborare con lui, è il progetto Grinderman. Punto.

E' buono? Si. E' rock? Oh yeah. Molto rock. La musica dei Grinderman dà l'impressione innanzitutto di essere asimmetrica, ma soprattutto è rumorosa, rumorosissima. Deragliante. Come le chitarre, che le note di copertina vogliono essere suonate, quelle elettriche dico, dallo stesso Nick. Estremamente rock, ai confini del noise, vicinissimo alle cavalcate elettro-blues di Jon Spencer, paragone che ho già usato in passato e che non mi stancherò di ripetere (perchè è vero!).

Poi, vero, c'è da dire che i quattro (Warren Ellis, Martyn Casey, Jim Sclavunos, oltre naturalmente a Cave) non è che non sappiano scrivere le canzoni...eccoci quindi di fronte ad un disco che ti si insinua sottopelle, senza esaltazioni, ma che ogni volta che ti ricordi di mettere su, ti scuote, ti attanaglia.

La partenza con Mickey Mouse And The Goodbye Man è fulminante, a Heathen Child stramazzi al suolo, in modo che la seguente When My Baby Comes vi trasporti in un universo parallelo, basicamente lisergico. E siamo solo alla traccia 4. Potrei continuare, ma mi fermo. Grinderman.

Nessun commento: