Gomorra - di Roberto Saviano, Stefano Bises, Leonardo Fasoli, Ludovica Rampoldi, Giovanni Bianconi - Stagione 1 (12 episodi; Sky Italia) - 2014
Ciro Di Marzio è detto Immortale. Fa parte della "famiglia" di camorra dei Savastano, al cui vertice si trova Don Pietro Savastano. Il quartiere in cui la famiglia opera è principalmente quello di Scampia. Ciro e il suo mentore, Attilio 'o trovatiello, sono stati incaricati da Don Pietro, di incendiare la casa della madre di Salvatore Conte, boss di un clan rivale dei Savastano, che gestisce la quasi totalità del traffico di hashish a Napoli e dintorni. Conte, al momento dell'incendio appiccato da Ciro e Attilio, è a cena dalla madre, ma si salva.
Iniziano così una serie di ritorsioni, alle quali Don Pietro decide di porre fine definitivamente comandando un assalto massivo al laboratorio di confezionamento del "prodotto" di Conte. Conte si salva e fugge all'estero; Attilio muore. Ciro, che aveva palesemente espresso ad Attilio i suoi dubbi sulla prima decisione di Don Pietro, inizia la sua rotta di collisione con il clan.
E' di questi giorni la notizia delle ottime "prestazioni" (recensioni e successo di spettatori) di Gomorra - La serie anche all'estero. Non c'erano dubbi: quando si decide di fare le cose per bene, con un budget serio e attori non improvvisati, ce la possiamo fare anche in Italia. Lo avevamo già visto con Romanzo Criminale: si sceglie una storia accattivante, violenta, magari pure vera, ci si mette al lavoro sceneggiatori veri, gli si dà un plot, e si gira con registi veri. Non è fusione a freddo: all'estero lo fanno, lo fanno negli USA, in UK, nel Nord Europa, in Spagna, in Francia, in Sud America. L'importante, come con tutte le cose, è farlo seriamente.
Gomorra - La serie mette insieme le atmosfere pulp del libro-inchiesta e del film di Garrone, ci mette subito in "contatto" con un protagonista anche troppo figo, e soprattutto, mette in piedi una storia coi controcazzi, che ti tiene incollato allo schermo fino alla fine, e lascia aperta la porta per l'immancabile seconda stagione.
Ottimo tutto. Nell'immensità del cast, mi ha colpito Salvatore Esposito, che interpreta Genny Savastano, autore di una trasformazione, nel corso della stagione, a dir poco impressionante. Ve ne consiglio la visione, anche per "staccare" un po' dalle serie statunitensi.
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