The Crash & the Draw - Minsk (2015)
Quarto disco per la band di Peoria, Illinois, a ben sei anni dal precedente With Echoes in the Movement of Stones. Il tempo sembra avere la stessa valenza dell'andamento musicale dei pezzi dei Minsk: teso ma dilatato, incalzante ma con una lentezza che diventa marchio di fabbrica. Sarà che ci faccio troppo caso, ma una band che inizia un disco con un pezzo di apertura di oltre 12 minuti, sicuramente non fa dell'immediatezza il suo cavallo di battaglia. Il riferimento principe, e quello che tutti fanno per tentare di descrivere i Minsk sono giocoforza i Neurosis, e c'è da concordare con la maggioranza. Partendo da un'idea, più che da una base, doom metal, inglobando concetti di sludge come pure di psichedelia, ambient, noise, hardcore punk, creano il loro suono, come detto, prendendo tutto con molta calma, ma costruendo pezzi dilatati che giocano sul mantenimento di una tensione costante. In molti notano come nei pezzi dei Minsk la musica sembri sempre sul punto di esplodere, ma non lo fa quasi mai, mentre una delle differenze di questo disco è che riserva diverse cavalcate quasi death metal, pur rimanendo concettualmente molto lontani da quel genere, e pur usando il cantato in growling. Undici pezzi, con un corpo centrale identificato da una suite (Onward Procession) composta da quattro movimenti (I These Longest of Days, II The Soil Calls, III The Blue Hour, IV Return, The Heir), The Crash & the Draw è l'ennesimo tassello di una discografia da rispettare, e soprattutto da scoprire con la stessa lentezza, la stessa pazienza con la quale i Minsk costruiscono i loro album. I testi mistico-onirici contribuiscono a dipingere l'atmosfera che la musica ha già messo in piedi. Un bel disco che è un peccato lasciare solo agli amanti del metal.
The Crash & the Draw is the fourth album of the Illinois' band Minsk, and is a prosecution on the path that they had already marked with their pasts works. Doom metal, sludge, psychedelic, ambient, noise, classic metal and hardcore punk are all mixed in the music of this band, with expanded songs, slow rhythm and sudden explosions of brutality. This is another good work, and the lyrics are dark, but not without hopeless.
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