Locke - di Steven Knight (2013)
Giudizio sintetico: da vedere (3,5/5)
Ivan Locke è un inglese di una quarantina d'anni, capo cantiere di una importante ditta di costruzioni, molto stimato, alla vigilia di una gettata di cemento storica, evidentemente per la costruzione di un imponente nuovo edificio. Eppure, terminata la giornata di lavoro, sale sulla sua auto e comincia a viaggiare verso Londra, in direzione opposta a quella di casa sua. E quasi immediatamente, cominciano le telefonate. Queste telefonate ci faranno capire cosa sta accadendo, ci faranno capire com'è la vita di Locke, cosa sta passando per la sua mente.
Beh, se non è un film coraggioso questo, ditemi voi. Un'ora e mezzo di Tom Hardy che guida, si soffia il naso in preda al raffreddore, e telefona. Telefona continuamente, cambiando tono, raccontandoci la storia di questo personaggio che è chiamato ad interpretare. Quasi come a teatro, ma con una dinamicità sorprendente, Steven Knight, brillante sceneggiatore inglese (Dirty Pretty Things, Eastern Promises), creatore di Peaky Blinders, ci regala un'opera drammatica dalla grande forza. E, per l'ennesima volta, Tom Hardy conferma di essere un grandissimo.
Nessun commento:
Posta un commento