This Is 40 - di Judd Apatow (2012)
Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)
Pete e Debbie sono sposati da una quindicina di anni circa. Hanno una figlia grande adolescente, Sadie, che naturalmente sta dando loro i primi grandi grattacapi, e una figlia più piccola, di otto anni, Charlotte, sempre adorabile. Debbie, da sempre maniaca del controllo, esageratamente emozionale, continuamente insoddisfatta dell'impegno che Pete infonde nel matrimonio e nella cura delle figlie, è adesso incredibilmente preoccupata dell'incedere del tempo: sta per compiere i fatidici 40 anni. Il film comincia mostrandoci la coppia che prova a far sesso nella doccia; Pete si lascia scappare di aver preso il Viagra, Debbie si arrabbia, se la prende, e la cosa finisce lì. Come spesso, sempre più spesso accade tra i due.
Debbie è proprietaria di una boutique, gli affari vanno discretamente, ma è preoccupata perché si è accorta che stanno sparendo delle discrete somme di denaro dalla cassa. Ha due impiegate, Jodi, una ragazzina insignificante e apparentemente devota, e Desi, una giovane bomba sexy esuberante, difficilmente controllabile, ma che porta un sacco di clienti. Debbie sospetta di Desi, e Jodi conferma i suoi sospetti.
Nel frattempo, Pete possiede la sua piccola etichetta discografica indipendente, ed anche lui ha due collaboratori, Ronnie e Cat. Gli affari non vanno per niente bene, Pete è indebitato fino al collo, ma essendo un sognatore idealista, sta cercando di promuovere la reunion di Graham Parker & The Rumour (attivi negli anni '70 e '80, e riunitisi veramente nel 2011), operazione che gli porterà quasi sicuramente altri debiti.
Ogni tentativo di far funzionare il matrimonio in modo migliore sembra andare fallito, perfino quando la coppia decide di concedersi un romantico e trasgressivo weekend in un resort esclusivo. Finché, inaspettatamente...
Quarto film da regista per Apatow, che "riprende" il suo secondo Knocked Up (Molto incinta), in una cosa a metà tra il sequel e lo spin-off. Lo stile ed i concetti di Apatow ci sono ormai familiari: comicità spesso gretta, linguaggio diretto, temi che affrontano la vita di tutti i giorni in modo giocoso ma anche riflessivo. Non mi dispiacciono i suoi film, perché sono piacevoli passatempo senza essere completamente stupidi. Sono d'altronde d'accordo con chi ha giudicato questo film un po' troppo lungo e con molte parti decisamente non essenziali.
Paul Rudd (Pete) ci sta dentro bene, con quella faccia da tenerone, mentre Leslie Mann (Debbie, in realtà vera moglie di Apatow) è spesso fastidiosa per il tono della sua voce (e forse è quello che il regista cercava). Le figlie della coppia, vere figlie di Apatow e Mann, Maude (Sadie) e Iris (Charlotte) Apatow, sono bravissime, e c'è da dire che Megan Fox, qui nei panni della commessa/qualcosa d'altro Desi, fa una buonissima impressione, non solo a livello estetico. Apparizioni importanti (John Lithgow, Albert Brooks), anche di musicisti nelle parti di loro stessi: Billie Joe Armstrong, Graham Parker, Ryan Adams, Tom Freund.
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