No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20070731

linea morta


Ben Harper and the Innocent Criminals - Lifeline

Evidentemente, al peggio non c'è mai fine. A pochissima distanza dal precedente e ridondante Both Sides Of The Gun, Harper ci riprova, evidentemente per battere il ferro della popolarità ormai conclamata. Il risultato è un disco imbarazzante per un artista (o forse dovrei dire ex) della sua portata. Un disco dove manca la magia, il trasporto, e perfino un singolo trascinante (ma questo ormai non conta: se dal precedente sono riusciti a far digerire alla massa una schifezza come Better Way si può fare di tutto a questo punto).

Il trittico iniziale potrebbe essere inserito tranquillamente in un disco del suo amico Jack Johnson, solo che Jack ha una voce più simpatica. Poi si va avanti con lo scimmiottamento di una band che ormai è il riferimento principe di Harper, i Black Crowes, solo che per il southern rock-blues, i Crowes erano di gran lunga più convincenti. Le soprese non finiscono qui: andando avanti nell'ascolto, ad un certo punto sembra di ascoltare una cover band degli Eagles. A voler essere di manica larga, si salva solo la title-track, posta in chiusura, ma da Lifeline ai suoi capolavori del passato c'è un abisso.

Per uno che si ispirava a Robert Johnson, è una fine decisamente ingloriosa.

Auguro a Ben Harper di vendere miliardi di questo Lifeline, in modo da fare talmente tanti soldi da smettere. Solo così potrebbe salvare quel briciolo di dignità che gli resta. Il problema è che questo disco è proprio brutto, e anche se ci sono molti allocchi in giro, non so se ce la farà.
Ad ogni modo, auguri.

1 commento:

drunkside ha detto...

il problema è capire quanta dignità gli rimane effettivamente dopo ogni uscita discografica di questo tipo.