No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20100416

luci del nord


Under Great White Northern Lights - White Stripes (2010)


Un tempo, il disco live, possibilmente doppio vinile, era un po' un punto di arrivo, la definitiva consacrazione artistica del successo di una rock band. Ma vi sto parlando di decenni orsono, e bisogna stare al passo con i tempi. Adesso un disco live passa un po' in sordina, ed è sempre più spesso accompagnato da un succoso dvd, per abbinare immagini alla musica. Il live del duo di Detroit non fa eccezione.

Ottima comunque la versione audio. Chi ha avuto occasione di vederli dal vivo, concorderà che, nonostante gli scetticismi che io stesso avevo essendo un duo, l'energia che riescono a sprigionare (l'energia che Jack White da solo, riesce a sprigionare) è intatta.

Splendide versioni di pezzi di repertorio, anche se ad essere pignoli mancherebbero un sacco di grandi pezzi (ma solo perchè ne hanno talmente tanti che qualcosa rimane fuori per forza), la chitarra di Jack che lavora incessantemente lasciando sbalorditi.

Una riflessione, visto che stiamo parlando di loro: osservare le cover che fanno, alcune già parte integrante del loro repertorio, dà il senso del "ventaglio" delle loro influenze (anche se quella più grande, quella dei Led Zeppelin, non c'è all'appello, ma è sempre tra le righe).

Robert Johnson (I Believe I'll Dust My Broom e Phonograph Blues, entrambe dentro la loro Ball And Biscuit), Dolly Parton (Jolene, che ormai è anche un po' loro, probabilmente il pezzo migliore di questo disco), Burt Bacharach (I Just Don't Know What To Do With Myself, un po' lo stesso discorso di Jolene). Il risultato, se filtrato dai WS, è (altrettanto) grande musica. Diciamo blues moderno.

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