No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20100414

sfregio


Slash - Slash (2010)


La carriera di Saul Hudson, in arte Slash, come musicista, è in un certo qual modo paradossale. E' appartenuto ad una delle più grandi e famose rock band degli anni '90, i Guns N' Roses, per chi avesse vissuto ibernato per attendere la cura contro il cancro, negli ultimi 40 anni, è diventato celebre e ammirato (per il suo talento di chitarrista, non certo per il look o per la condotta di vita; per quest'ultima preferiamo di gran lunga Dave Navarro, che è stato visto insieme praticamente a tutte le più famose attrici porno statunitensi e non), ma la sua avventura con loro è terminata burrascosamente, anche se senza di lui non sono riusciti a fare granché, ed è come se quella sorta di maledizione se la sia portata dietro, soprattutto con i Velvet Revolver, autori di due dischi mediocri. Ci sarebbe da valutare anche gli Slash's Snakepit, non male ma niente di veramente sensazionale, ma arriviamo al grano: questo debutto da solista, per il quale si fa accompagnare da Chris Chaney (Jane's Addiction di Strays) al basso e da Josh Freese (APC, NIN, The Vandals e una serie sterminata di collaborazioni in studio) alla batteria, è un gran bel disco rock, cantato da tutta una serie di voci piuttosto famose, che ci mostra uno Slash in forma smagliante sia nei riff che negli assoli.

L'elenco delle voci che si alternano nei vari pezzi è succulento: Ian Astbury, Ozzy Osbourne, Fergie, Myles Kennedy (AlterBridge), Chris Cornell, Andrew Stockdale (Wolfmother), Adam Levine (Maroon 5), Lemmy Kilmister, Kid Rock, Matthew Shadows (Avenged Sevenfold), Iggy Pop, Rocco DeLuca (Rocco DeLuca and the Burden), Nick Oliveri, con partecipazioni strumentali anche di Izzy Stradlin, Dave Grohl, Duff McKagan, Cypress Hill.

Disco che probabilmente non cambierà la storia del rock, ma che farete fatica a togliere dal lettore.

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