La casa sul lungomare che mi intrigava più di tutte. |
Simpatica, non so neppure perché. |
Domenica 18 dicembre mi alzo con largo anticipo, mi preparo, porto fuori la spazzatura, poi carico i bagagli, e parto. Mi fermo per fotografare la scritta di cui sopra, giusto sullo svincolo di entrata dell'autostrada, ed esco all'uscita seguente per l'aeroporto. Al momento della riconsegna dell'auto, non c'è nessuno dell'AVIS. C'è pure una coppia di tedeschi, credo, che attendono un po', poi li invito a seguirmi all'ufficio dentro l'aeroporto, dopo aver provato a chiamare il numero stesso dell'ufficio. Anche all'ufficio non c'è nessuno, nonostante l'orario di apertura sia passato da un po', quindi lascio le chiavi nel box, vado al banco del check in, imbarco il bagaglio, passo i controlli, compro il classico magnete da portare a mia sorella, bevo un caffè, e attendo. Il volo di ritorno è uno dei voli più vuoti mai visti con Ryanair, e quindi si conferma il fatto che europei, ma soprattutto italiani, non pensano come me, che le Canarie in inverno siano una scelta intelligente (o forse non tutti se lo possono permettere). Si arriva a Bologna in orario, e fa freddino. Il minibus che mi riporta al parcheggio è guidato da un ragazzo del sud molto più ciarliero dell'altro che ho già incrociato un paio di volte usando questo parcheggio, e per l'ennesima volta sono l'unico passeggero. Mi incammino verso casa, stasera mi attende una cena di vecchi come me, gli amici del bar. Sarà divertente, basta prenderla nel verso giusto. Sono pronto per affrontare le feste comandate.
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