No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20170115

Lanzarote, Isole Canarie (Spagna) - Dicembre 2016 (6)

Da martedì 13 a venerdì 16 dicembre le giornate la faccio scorrere così, come anticipato. La sera alle 23 spegno la luce, gli aerei non atterrano più, la mattina mi sveglio alle 7, faccio colazione, mi vesto e parto per la camminata di 6 km, con nelle orecchie la musica che vi racconterò. Torno, mi doccio e mi sbarbo, se è da mare vado al mare, altrimenti mi metto a vedere serie, film, verso le 12,30 pranzo, pomeriggio identico, verso le 18 esco per un po' di spesa, verso le 19,30 ceno, film, e stop. Mercoledì e giovedì dopo pranzo ho due riunioni telefoniche di lavoro alle quali non ho avuto il coraggio di dire di no, dopo cena controllo le mail di lavoro. Le foto sotto mostrano le ispirazioni mattutine, soprattutto.

La casa sul lungomare che mi intrigava più di tutte.
Simpatica, non so neppure perché.
Una scritta con un gioco di parole davvero carino, tra l'altro di non facile traduzione (potrei tentare con "non sapevo cosa mettermi, e mi sono vestito di felicità", ma non rende come in castigliano).
Sabato 17 dicembre salto la camminata mattutina perché piove, lo farà a sprazzi per tutta la giornata. Naturalmente, la cosa non mi disturba assolutamente: sono andato al mare quanto bastava, per essere dicembre, le previsioni lo avevano detto, e io ormai sono deciso a cancellare un po' di film in arretrato da tempo, e a godermi appieno questi quasi 10 giorni di quasi completo ozio. In settimana è passato a trovarmi il padrone di casa, mi sono scusato per non esserlo passato a trovare, dicendogli onestamente che non avevo voglia di fare un cazzo; è stato gentile, e sicuramente se dovessi tornare penserei nuovamente a questo posto. La sera impacchetto tutto, non prima di aver comprato un bagaglio in stiva su Ryanair, per evitare di incorrere in spiacevoli sorprese, e faccio il pieno all'auto.
Domenica 18 dicembre mi alzo con largo anticipo, mi preparo, porto fuori la spazzatura, poi carico i bagagli, e parto. Mi fermo per fotografare la scritta di cui sopra, giusto sullo svincolo di entrata dell'autostrada, ed esco all'uscita seguente per l'aeroporto. Al momento della riconsegna dell'auto, non c'è nessuno dell'AVIS. C'è pure una coppia di tedeschi, credo, che attendono un po', poi li invito a seguirmi all'ufficio dentro l'aeroporto, dopo aver provato a chiamare il numero stesso dell'ufficio. Anche all'ufficio non c'è nessuno, nonostante l'orario di apertura sia passato da un po', quindi lascio le chiavi nel box, vado al banco del check in, imbarco il bagaglio, passo i controlli, compro il classico magnete da portare a mia sorella, bevo un caffè, e attendo. Il volo di ritorno è uno dei voli più vuoti mai visti con Ryanair, e quindi si conferma il fatto che europei, ma soprattutto italiani, non pensano come me, che le Canarie in inverno siano una scelta intelligente (o forse non tutti se lo possono permettere). Si arriva a Bologna in orario, e fa freddino. Il minibus che mi riporta al parcheggio è guidato da un ragazzo del sud molto più ciarliero dell'altro che ho già incrociato un paio di volte usando questo parcheggio, e per l'ennesima volta sono l'unico passeggero. Mi incammino verso casa, stasera mi attende una cena di vecchi come me, gli amici del bar. Sarà divertente, basta prenderla nel verso giusto. Sono pronto per affrontare le feste comandate.

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