No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20170606

Prelapsario

Prelapsarian - Krallice (2017)

Avevo "abbandonato" un poco la band newyorkese, dopo avervi parlato del loro secondo Dimensional Bleedthrough, e del loro terzo Diotima (2009 e 2011), probabilmente perché ascoltarli non è quel che si dice una passeggiata: veramente impegnativi e tesi, fondamentalmente ripetitivi, seppur molto molto tecnici. Loro, naturalmente fregandosene altamente, hanno fatto uscire Years Past Matter (2012), Ygg Huur (2015), ed infine, negli ultimi mesi del 2016, questo nuovo Prelapsarian (anche un paio di EP). Direi che non è cambiato molto: quattro pezzi (due di durata superiore ai 10 minuti) tesi, intricati, fatti di complicate tessiture chitarristiche e impegnativi passaggi di batteria a seguire, voci (si dividono le parti vocali uno dei fondatori, Mick Barr, anche chitarrista, e uno dei due "nuovi", Nick McMaster, anche bassista) che sembrano uscire dall'inferno (Zoe Camp su Pitchfork li definisce "animalistic", scendendo nel particolare: "Barr urla come un'aquila, McMaster come un mastino infernale"). Come detto già in occasione dei dischi più vecchi, ascolto impegnativo, musica che può annoiare a morte, ma anche provocare uno stato di trance eccitante.



I had "abandoned" a bit the New York band, having talked about their second "Dimensional Bleedthrough", and their third "Diotima" (2009 and 2011), probably because listening to them is not what is said a piece of pie: really challenging and tense, fundamentally repetitive, albeit very technical. They, of course, in the meantime released "Years Past Matter" (2012), "Ygg Huur" (2015), and finally, in the last months of 2016, this new "Prelapsarian" (also a couple of EPs). I would say that it has not changed much: four tracks (two of them, more than 10 minutes long), intricate, made of complicated guitar textures and challenging drums passages, voices (one of the founders, Mick Barr, also on guitar, and one of the "new", Nick McMaster, also bassist) who appear to be coming out of hell (Zoe Camp on Pitchfork calls them "animalistic", going down in particular: "Barr is like a screaming eagle, McMaster like a growling hellhound"). As already mentioned about older albums, challenging listen, that can bore to death, but also could cause an exciting trance state.

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