All Our Gods Have Abandoned Us - Architects (2016)
Settimo disco per la band di Brighton, della quale vi ho parlato in occasione del loro quarto The Here and Now, che prosegue sulla strada di un metalcore influenzato da band forse un poco più pesanti, ma che, nella loro visione, acquista e ricerca costantemente melodia, pur mantenendo un suono potente e tagliente; le tastiere sono usate spesso e costruiscono tappeti armonici e, passatemi il senso figurato, atmosferici (non nel senso meterologico del termine, naturalmente). Le canzoni sono forse un po' troppo simili tra di loro, ma indubbiamente c'è del fascino nelle melodie che riescono a mettere in piedi, e il contrasto con le ritmiche "a mitraglia" fa il resto. Molti pezzi davvero piacevoli ed interessanti (Downfall, Gone With the Wind, Memento Mori). Probabilmente la definizione "piacevole" non è quello che si aspetterebbe un loro fan, ed è giusto far notare che il mood dei pezzi degli Architects è sicuramente qualcosa che tende all'oscurità, ma le aperture melodiche, delle quali abbiamo già detto, personalmente mi danno piacere.
Il titolo sembra purtroppo una premonizione: neppure tre mesi dopo la pubblicazione del disco, il chitarrista solista, principale compositore, tastierista e membro fondatore della band, Tom Searle, è morto a causa di un melanoma della pelle, dopo tre anni di malattia. La band sospese gli impegni immediati, per poi riprenderli, ed al momento non è chiaro se proseguiranno o meno la loro attività.
Seventh album for the Brighton band, of which I talked to them in the occasion of their fourth work, "The Here and Now", continues on the road of the metalcore, influenced by bands perhaps a bit heavier, but in their vision, they take and research constantly melodies, while maintaining a powerful and sharp sound; keyboards are often used and build harmonic rugs, and, let me pass the figurative sense, atmospheric (not in the sense of meteo, naturally). The songs are perhaps a bit too similar to each other, but there is certainly the charm in the melodies they are able to build, and the contrast to the "machine-gun" rhythms does the rest. Many really nice and interesting tracks ("Downfall", "Gone With the Wind", "Memento Mori"). Probably the "nice" definition is not what their fan is expecting by a review, and it is worth pointing out that the mood of the tracks of Architects is certainly something that tends to darkness, but the melodic openings, which we have already mentioned, personally give me pleasure.
The title seems unfortunately a premonition: not even three months after the release of the album, the solo guitarist, lead composer, keyboardist and founding member of the band, Tom Searle, died of skin melanoma after three years of illness. The band suspended their immediate commitments, then resumed them, and at the moment it is unclear if they will continue their activity.
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