No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20070331

after death


Death of a President - di Gabriel Range 2007


Giudizio sintetico: si può perdere


Il 19 ottobre 2007, a Chicago, George W. Bush, aspramente constestato all'arrivo in città, viene colpito da alcuni spari all'uscita dallo Sheraton, dove aveva tenuto un discorso. Muore alcune ore dopo all'ospedale della città. Il vice presidente Dick Cheney diventa il suo successore, e prosegue la sua linea politica. Nel frattempo l'FBI incarcera e accusa un cittadino di origine siriana, ritenendolo colpevole. Cheney minaccia la Siria.


E' un po' una delusione, questo film annunciato da mille polemiche. Appartenente al genere mockumentary (falso documentario), il film girato in un bello stile quasi "leccato", alterna immagini di repertorio, finte interviste all'americana ai collaboratori del Presidente, ai parenti degli accusati, ai poliziotti, a scene create e girate appositamente, parte bene e poi si affloscia con una moralina piccola piccola sull'intolleranza americana, sulla diffidenza e sui preconcetti verso gli immigrati, e si sofferma pochissimo sull'eventuale operato di Cheney alla guida dell'unica superpotenza mondiale. Gli intrecci, le bugie, le forzature nelle indagini, l'ottusità dell'opinione pubblica, ormai non fanno più sobbalzare sulla sedia (e questo è un problema nostro).


Interessante l'idea, critico verso la società USA, si ha la sensazione che abbia puntato più allo scandalo facile con l'idea di mettere in scena l'assassinio di Bush, che ad elaborare una prosecuzione degna e coraggiosa, molto più affascinante anche se più agghiacciante.

Paradossalmente, un happy end.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

A me Death of a President è sembrato fatto benino, anche se concordo che punta allo scandalo facile facile. Mi ha fatto un effetto collaterale strano, però, che non ho potuto fare a meno di notare: sebbene pochi individui mi stiano antipatici come GWB, vedendo il film mi sono accorto che, molto paradossalmente, alla fine mi dispiaceva per la sua sorte. Cioè, la preoccupazione per l'uomo alla fine prevaleva sul disprezzo per il politico.
Peccato che lui scrupoli di questo tipo non se li faccia proprio...
Lo fanno vedere in Iraq?

jumbolo ha detto...

domanda interessante