No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20080709

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Arrivo in ritardo, ma stavolta vorrei fare una riflessione generale. Per chi non ne fosse informato, riassumo brevemente. Su Rumore di giugno, il disco del mese è Narrow Stairs dei Death Cab For Cutie. La giornalista che recensisce, se ne accorgono in diversi, tra cui il "gemellato" Dietnam, recensisce un fake: un disco di un'altra band che ha incluso il singolo dei DCFC e poi ha nominato i suoi pezzi come quelli del disco in uscita dei DCFC. L'avevo letto in giro, e non mi ricordo dove; Andrea mi ha aiutato passandomi il link dell'autorevole Inkiostro, che ne parla spiegando bene l'accaduto e, tutto sommato, piuttosto lucidamente, senza infierire.

Su Rumore appena uscito, la redazione ne parla, cita Inkiostro (quel post), fa un mea culpa e spiega. Mi ritengo abbastanza soddisfatto.


Ora. Capisco. E concordo con Inkiostro quando dice che questo è solo l'inizio. Come a volte ho detto, mi è capitato di scrivere per un giornale musicale. Quando ti mandano le copie originali, si raccomandano di non metterle in rete: pare siano codificate con un sistema di tracciabilità che, in pratica, permette di risalire a te se la musica in questione va in rete. Una volta mi hanno fatto recensire un disco triplo (vi ricordate di Nick Cave?) con un promo di 6 pezzi e la track-list (formata da 56 - cinquantasei - pezzi) scritta sulle note stampa. Non mi è mai capitato (fortunatamente, direi) di dover recensire grosse uscite, per le quali in pratica la casa discografica italiana convoca i giornalisti delle testate più importanti tutti insieme, ovviamente a Milano, li chiude in una stanza (probabilmente dopo averli perquisiti oppure averli passati ai raggi X o al metal detector per assicurarsi non abbiano un registratore) e gli fa ascoltare UNA volta il disco.

E' ovvio che ormai anche i giornalisti si affidino alla rete. Se in rete ci sono i buontemponi, la cosa di cui sopra può capitare. A tutti. Io conto poco, ma, contrariamente a quanto detto ad Andrea in un primo tempo, e alla stessa maniera di Inkiostro, ci sono cascato anch'io. Forse è l'ora di smettere di fare le corse per recensire per primi. Non è un problema nostro, ma forse è bene pensarci.


Detto tutto questo, devo scaricare di nuovo Narrow Stairs; per cementare il mio giudizio sui Death Cab For Cutie. Che, come qualcuno di voi saprà, è:


fanno cagare!!!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ti quoto con sangue e sburra.
ma questi gli ormoni li hanno?
Mau

jumbolo ha detto...

guarda, penso di si, solo che noi siamo un po' differenti nell'approccio musicale. è un discorso ampio e probabilmente non condivisibile, per farla breve, ne parlerò nella rece del concerto della Badu.