No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20090216

bugie a fin di bene


Incuriosito dal paginone su Repubblica di sabato, come altri amici ho ascoltato il debutto della nuova "sensazione" inglese, i White Lies, nati come Fear of Flying. Devo dire che il disco mi piace, ma come sempre si ha la sensazione di un tremendo déjà vu. A parte Interpol e Editors e, perchè no, Placebo, i White Lies sembrano una cover band dei Joy Division che sta provando delle variazioni sul tema. Le variazioni, in effetti, a volte sono anche importanti. Le chitarre sono ben compresse e "metalliche", l'estensione vocale di Harry McVeigh sembra, almeno su disco, piuttosto interessante, e ciò permette di "alzare il tiro", cosa che in questo genere non si sente molto spesso (quando sale di tono su Death - minuto 3 secondo 22 - mette davvero i brividi). Il resto è classico, tappeto di tastiere dark, basso in stile, batteria anche. Al secondo 14 di A Place To Hide, le prime tre note e la prima parte del giro di basso che accompagna sono inconfondibilmente quelle di Love Will Tear Us Apart della divisione della gioia. Nonostante questo, la manciata di canzoni di cui è composto To Lose My Life, corredato da testi vagamente nichilisti che civettano con la morte (composti dal bassista Charles Cave), sono in gran parte belle canzoni, e il disco risulta piacevole. Direi che i White Lies sono più a loro agio, almeno al momento, con i pezzi più dinamici, e, anche nel caso dei loro pezzi più lenti, nelle loro parti più movimentate. Ottimi quando salgono di tono, col crescendo strumentale e quello di canto e controcanto, a volte danno l'idea di essere un po' dei Kooks molto più cupi.


White Lies - To Lose My Life

1 commento:

Anonimo ha detto...

Io son due giorni che non ascolto altro...e mi hanno fatto venir voglia di "ripescare" i joy division, che non ascolto da secoli.