No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20091228

brother


Fratelli di sangue - di Davide Sordella 2006


Giudizio sintetico: da evitare


Tre fratelli, anzi due fratelli e una sorellastra, si ritrovano per la festività del Natale dopo 10 anni dall'ultima volta in cui si sono visti, nella cantina della casa di famiglia. Proprio dove, 10 anni prima, è accaduto qualcosa di inenarrabile. Sergio, il più grande, che vive a Londra ormai da quando non si sono più visti, è sposato ed ha dei figli, Roberto, il minore dei ragazzi, quello che ha sempre sofferto di complessi di inferiorità verso Sergio e, in segreto, ha sempre amato la sorellastra, e Lella, appunto, la sorellastra, bella e dolce, si ritrovano in quella cantina come per regolare dei conti mai chiusi.


Una mattonata pesantissima, questo debutto di Sordella, diplomato alla London International film school nientemeno che di Mike Leigh, che secondo alcuni critici si ispira a Tennessee Williams (e gli possiamo anche dare ragione), ma che alla fine "spreca" tra buonissimi attori, Fabrizio Gifuni (Sergio), Fabrizio Rongione (Roberto, visto in Il matrimonio di Lorna e in Tartarughe sul dorso) e Barbora Bobulova (Lella, of course), con un film esageratamente claustrofobico (85 minuti tutti, e dico tutti, in una cantina), con una sceneggiatura esilissima e, soprattutto, dei dialoghi di una pochezza esasperante. Nemmeno il "colpo di scena" (abbastanza telefonato) finale riesce a salvare Fratelli di sangue dal naufragio. Per una volta, i distributori che, a quanto mi risulta, non hanno "fatto girare" il film, hanno avuto ragione.

Nessun commento: