No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20091225

o mia bella Lola


Lola - di Rainer Werner Fassbinder 1981


Giudizio sintetico: da vedere


Una decina d'anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, in una piccola città bavarese, Lola è la maggiore attrazione del bordello di proprietà di Schukert, imprenditore edile locale, che da lei ha avuto anche una figlia. Lola è ovviamente, anche una prostituta, desiderata da tutti. La città è in subbuglio per l'arrivo del nuovo assessore all'urbanistica, tale von Bohm, che si rivela un funzionario incorruttibile ma intelligente e disposto al compromesso. Lola, all'inizio quasi per sfida, o per scommessa, si interessa a lui, facendo la sua conoscenza e, allo stesso momento, breccia nel suo cuore, senza però rivelargli la sua professione. Alla vigilia della conclusione di un progetto importante, che porterebbe enormi guadagni a Schukert, Esslin, segretario di von Bohm innamorato anche lui di Lola e arrabbiato con Schukert, porta von Bohm nel bordello, dove alla vista di Lola che canta rimane folgorato, e ferito come una belva feroce: il giorno seguente blocca il progetto. E Lola...


Seconda parte della Trilogia della Germania Ovest, dopo Il matrimonio di Maria Braun e prima di Veronika Voss, si presenta con delle similitudini con Maria Braun, anche se senz'altro più divertente, e ambientato una decina d'anni più tardi, le cose non cambiano. Una critica dura e spietata al progresso e al miracolo della rinascita tedesca dopo la guerra, paragonata a una nazione corrotta, pronta a scendere continuamente a compromessi, che si comporta proprio come una prostituta. Macchina da presa eclettica (le riunioni della commissione), qualche scena indimenticabile (l'esibizione di Lola dopo che von Bohm l'ha vista nel bordello), cast di gran livello, con ottime prove di Mario Adorf (Schukert), Armin Mueller-Stahl (von Bohm), Matthias Fuchs (Esslin) e Barbara Sukowa (Lola, bellissima e sensuale).

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