No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20100626

buon viaggio


Bon Voyage – di Jean-Paul Rappeneau 2004


Giudizio sintetico: si può perdere (2/5)

Giudizio vernacolare: boia che sonno...meno male c'è isabelle

Francia 1940, arrivano i nazisti, e la nazione è piegata e frastornata. Si incrociano le storie di una famosa attrice, il suo spasimante che fa lo scrittore, un ladruncolo, un ministro, un giornalista che si rivela una spia tedesca, uno scienziato e la sua assistente.

Accolto dalla critica osannante, il film di Rappeneau è poco più che un esercizio di stile, omaggiante il cinema e la commedia, anche sentimentale, d’altri tempi. Si ride, si fa satira politica, ma il ritmo è lento e l’intreccio a tratti stucchevole. Si distinguono le donne, la Adjani perfetta nei panni della stralunata attrice e la Ledoyen che interpreta l’assistente passionale del vecchio scienziato.
Non imprescindibile.

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