No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20100613

riget


The Kingdom – di Lars Von Trier 1994


Giudizio sintetico: da vedere (4/5)

Giudizio vernacolare: ospedale si, ma di matti, pare l'ottavo

Diventato un film (di 4 ore!!) dopo essere stato pensato per la televisione, con questo lavoro si intuiscono molti punti di contatto del regista danese con David Lynch.
Assolutamente spassoso e scorrevole, nonostante la durata, The Kingdom si svolge tutto dentro l’ospedale (appunto, The Kingdom, il regno) o, al massimo, nel parcheggio antistante.
Con un intreccio tra i personaggi tipicamente “televisivo”, sfoggia invece ironia, suspence e nonsense introvabili, se non, appunto, nel Twin Peaks di Lynch, in un prodotto per la tv.
Mai abbastanza horror per fare paura, mai abbastanza demenziale per allontanarsi troppo dalla realtà, il lavoro di Von Trier ci farà “prendere posizione”, odiando il primario antipatico e spocchioso e tifando per la vecchia pseudo-medium che si inventa, studiando attentamente il manuale di sintomatologia, ricoveri continui per “salvare” il fantasma che vaga senza pace per l’ospedale.
E così anche per gli altri personaggi, strambi quanto basta per farci simpatizzare per loro nonostante più di una situazione inquietante di fondo; imperdibile la scena della visita a sorpresa del Ministro della Sanità all’ospedale.
Largo uso della camera a mano e una fotografia che tende ai toni del verde, che rispecchia l’asetticità di ogni ospedale, i tratti distintivi di quest’opera.

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