No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20100605

in mare aperto


Open water - di Chris Kentis 2004


Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)

Giudizio vernacolare: e ci so' bell'e riandato sott'acqua



Susan e Daniel sono una coppia giovane e affiatata ma stressata dal lavoro, con l'hobby delle immersioni subacquee. Su insistenza di Susan, che vuole staccare dal lavoro, organizzano in fretta una settimana ai caraibi; decidono di approfittarne anche per fare una bella immersione in pieno oceano. Purtroppo, per un errore di superficialità da parte dell'equipaggio del battello che li guida a immergersi, rimangono da soli in mezzo al mare; quel che è peggio, è che prima che qualcuno si accorga della loro mancanza, passano quasi 24 ore.

Film a bassissimo budget, tratto da una storia vera, contiene effettivamente poco "materiale" per riempire un film; infatti, dura solo 79 minuti, quasi tutti lentissimi. Sia chiaro, per noi puristi non è un difetto la lentezza, anzi: forse è l'elemento determinante per giudicarlo positivamente.
L'introduzione nervosa, quasi da film ricordo di famiglia, contrasta con la prosecuzione; la tragedia della coppia è filmata quasi tutta con la camera a pelo d'acqua, quasi mai sott'acqua, in modo da cogliere la paura dell'ignoto, di quello che non si vede (o si preferisce non vedere, come ripetono a proposito degli squali sul battello).
E' buffo notare come, in sala, la stragrande maggioranza degli spettatori tendono a dimostrarsi annoiati, per poi scoppiare in una fragorosa e liberatoria risata ad una semplice battuta della protagonista. Paura? Scarsa elasticità mentale a calarsi nel dramma? Strano; quella che Kentis ci racconta è una classica tragedia da società opulenta, un inconveniente in un campo decisamente superfluo, anche se indubbiamente affascinante come lo scuba diving.
Film faticoso da vedere ma decisamente coraggioso da realizzare.

3 commenti:

cosmic kid ha detto...

a me piacque.
ma non c'è distonia tra il voto
(medio alto) e il giudizio sintetico(sufficiente) ?

jumbolo ha detto...

innanzitutto ti voglio ringraziare per l'attenzione che dedichi alla lettura, senza scherzi.
per rispondere: si, in effetti apparentemente non quadra. purtroppo, nelle votazioni tendo a tenere di conto di troppi fattori, così come del resto faccio un po' nella vita. è per questo che non ne vorrei dare. tra l'altro, questo fatto delle votazioni è già stato oggetto di discussione, mi ricordo di Massi che tempo fa mi faceva notare di come difficilmente usassi il 4 su 5.

in questo caso ho voluto sottolineare col giudizio il fatto che molti spettatori si annoieranno, ma con la votazione ho voluto premiare il coraggio di una realizzazione così atipica.

come si dice a volte, grazie per la domanda.

Anonimo ha detto...

anche a me il film piacque.

ma davvero la gente in sala si annoiava?
il film,visto in dvd, nel complesso sembra ben fatto, riuscendo a farmi sentire partecipe(e ciò non mi sembra poco).insomma,non discuto il voto(che mi sembra equilibrato)ma solo l'incapacità di alcuni di entrare dentro una trama.

punkow