No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20110418

I, robot


Io, robot - di Alex Proyas (2004)


Giudizio sintetico: si può perdere (2/5)

Giudizio vernacolare: una discreta zotta


Chicago 2035, la U.S. Robotics sta per lanciare il suo nuovo prodotto nel campo dei robot, e punta a sistemarne uno ogni cinque abitanti; il dottor Lanning, ingegnere nel campo e creatore delle tre leggi della robotica, che legano ogni robot al servizio e alla salvaguardia dell'essere umano, muore apparentemente suicida, ma lancia dei messaggi al detective Spooner, robofobico ma "bionicamente modificato", che inizia ad avere più di un sospetto che la sua paranoia sia fondata.

Lo aiuterà a sventare una vera e propria rivoluzione, l'assistente del dottor Lanning, dottoressa Calvin, ma non solo.


Storia intrigante (non per niente l'ha scritta Asimov), straordinario impiego di computer graphic ed effetti speciali, marchettoni colossali per alcuni grandi marchi (Audi WV e All Star su tutti), il film è un polpettone prevedibile e semi-ironico, che, nonostante le premesse (in cosa differiamo dalle macchine?), non arriva mai in profondità.

Will Smith non aiuta il decollo, e risulta, alla fine, molto meno espressivo del robot Sonny.

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