Sorrow and Extinction - Pallbearer (2012)
Nell'attesa del loro nuovo album, che dovrebbe uscire in questi giorni, e del quale si dice già un gran bene, ripesco questo debutto della band di Little Rock, Arkansas (la città che ha "lanciato" Bill Clinton nell'arena politica), che già lascia intravedere un futuro roseo (anche se, per il genere suonato, bisognerebbe dire scuro) per il quartetto statunitense. Cinque pezzi della durata che varia tra gli otto e i dodici minuti, musica che quindi si prende tutto il tempo necessario per trasportare l'ascoltatore nel mondo dei "portatori di bare" (pallbearer, appunto). Un mondo decisamente doom, l'ennesima variazione sul tema sabbathiano, fatto di riff tremendamente muscolari e "ribassati" (come le accordature chitarristiche, necessarie per disegnare traiettorie ed armonie cupe), sezione ritmica martellante e rallentata, voce che oserei definire stentorea ma efficace (con alcuni yeah che naturalmente richiamano tantissimo il miglior Ozzy) di Brett Campbell (anche ad una delle chitarre), che a volte insiste con il riverbero, effetto che però, come sappiamo noi a cui questo genere piace, ci sta tutto. Lunghe suite dall'effetto psichedelico, inframezzate da riflessivi arpeggi cristallini. Da riscoprire, aspettando come detto il 19 agosto, data in cui sarà rilasciato il nuovo Foundations of Burden.
I'm waiting for their second album, so in the meantime I was listening again their debut. It seems that this band has a bright future, if they proceed like this. Doom melodic metal, well played.
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